3 settembre 2015

A #Cogne si studia il processo di #branding

E' iniziato a Cogne il 3 e il 4 settembre il “5th International Colloquium on Place Brand Management”, organizzato dall’Università della Valle d’Aosta in collaborazione con la Lincoln University e con la Middlesex University.

Il tema dominante del convegno, il "Place Brand Management", riguarda la concezione, la trasformazione e la gestione di un territorio in chiave di branding, ovvero di marca. Non si tratta semplicemente di studi di scienze turistiche, ma di un ripensamento globale dei territori volto a potenziarne la capacità di attrazione. Il processo di branding coinvolge numerosissimi attori, tra cui a buon titolo anche le università che hanno tra le proprie mission quella di sviluppare conoscenze e competenze allineate alle necessità del luogo in cui sorgono.

Il convegno si aprirà, dopo i saluti istituzionali del Rettore Fabrizio Cassella e dell’Assessore regionale al turismo Aurelio Marguerettaz, con la relazione dell’ospite d’onore Keith Dinnie, Senior lecturer in Branding, Middlesex University, visiting professor in università di tutto il mondo, fondatore della società di consulenza Brand Horizons e autore del primo testo sul concetto di nazione come brand.

Il convegno, giunto alla quinta edizione e ospitato per la seconda volta (la prima fu nel 2013) dall’Università della Valle d’Aosta, fa il punto della situazione sulla disciplina del marketing turistico e del branding. I 30 partecipanti, provenienti da Italia, Regno Unito,

Tailandia, Canada, Finlandia, Brasile, Spagna, Svizzera e Turchia, presenteranno i risultati delle loro ricerche circa il processo di branding dei loro territori di provenienza.

Gli studiosi discuteranno di eredità e cultura dei luoghi, di coinvolgimento degli stakeholder nella gestione delle destinazioni turistiche, di sostenibilità del processo di branding, dell'uso dei social media nel promuovere il brand, di destination brand equity.

Le ricerche Univda

Tra i paper che saranno presentati e discussi nel corso del convegno, sei sono il risultato di studi condotti all’Università della Valle d’Aosta da professori, ricercatori e titolari di assegni di ricerca:

  • "From ski to snow: rethinking package holidays in a winter mountain destination". Chiara Mauri, Lorenzo Turci. Indagine sul comportamento dei turisti che trascorrono vacanze invernali in montagna per individuare vie di riprogettazione dell'offerta. Indagine empirica a Courmayeur, Pila e Chamonix.
  • "Place brand architecture optimization: the case of Aosta Valley". Chiara Mauri, Carmine Tripodi, Lorenzo Turci. Individuazione di tutti i marchi di un territorio, classificazione dei marchi in tipologie e riconfigurazione della loro gerarchia. Applicazione ai marchi del territorio della Valle d'Aosta.
  • "Targeting leisure and business passengers with unsegmented pricing". Marco Alderighi, Marcella Nicolini, Claudio Piga. Analisi della strategia di pricing della Ryanair in base al tempo di prenotazione e alla percentuale di saturazione degli aerei con distinzione tra viaggi per leisure e viaggi per business.
  • "Tourism animation, cultural heritage and experiential learning. A case study in the Aosta Valley Region". Teresa Grange, Francesca Bracci, Claudia Iorio, Saverio Favre. Analisi dell'offerta turistica del Bureau Regional pur l'Ethnologie et Linguistique in termini di soddisfazione dei visitatori.
  • "Cuture-driven development local processes: the approach of cultural destination management". Azzurra Gigante. Revisione e sistematizzazione della letteratura che ha affrontato il tema dei distretti culturali e dello sviluppo dei luoghi trainati dalla cultura.
  • "Creating local identities. Cultural themes generation: a theoretical proposal and the application to Valle d'Aosta cultural heritage”. Azzurra Gigante. Classificazione dei temi culturali e applicazione alla Regione Valle d'Aosta.

Il ruolo della VDA e di Univda

La Valle d'Aosta è una candidata ideale a ospitare un convegno così innovativo, sia perché offre una location invidiabile che ultimamente sta puntando proprio sul turismo congressuale, sia perché costituisce un “laboratorio” vivente di branding e destination management con tutto il corredo di ricchezze naturalistiche, storico-culturali e sportive.

«Per l’Università della Valle d’Aosta ospitare questo simposio, che si incentra su un filone di ricerca “giovane” (quella di Cogne sarà solo la quinta edizione del convegno accademico), significa percorrere una strada ancora poco battuta e approfittare di un’occasione di crescita ma anche di costruzione di visibilità internazionale e di credibilità scientifica”– ha spiegato Chiara Mauri, Direttore scientifico del convegno. Sono incoraggianti i primi segnali di riconoscimento pervenuti: l’Ateneo valdostano è stato infatti chiamato a costituire l’International Place Branding Association, la cui fondazione sarà annunciata proprio al Colloquium».

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