27 dicembre 2007

Eurotravel: per il turismo servono grossi investimenti

260 milioni di fatturato e 340 mila passeggeri sono questi i numeri (per ora si tratta ancora di stime ritenute però sufficientemente affidabili) con cui si concluderà il 2007 di «Et Holding», società nata nel 2001 per volontà di Cleto e Angelo Benin per far confluire tutte le attività di famiglia sotto il cui cappello oggi si trovano il Tour operator Eurotravel, fondato nel 1983, l’’Et Hotels & Resort, società di gestione alberghiera costituita nel 2005, e la rete di agenzie
di viaggio T.S. Travelshop. «La nascita della catena alberghiera – spiega il Presidente Cleto Benin nel suo ufficio situato all’ultimo piano della sede operativa di Quart – è l’ultimo tassello della nostra strategia che prevede un contatto diretto con il cliente in modo da assicurare
standard qualitativi il più possibile omogenei
».
Con undici strutture di proprietà, 20 in gestione e management e 24 affiliate in commercializzazione esclusiva sul territorio italiano il gruppo ha sotto il suo diretto controllo 66
strutture (tra alberghi e villaggi) delle quali 39 personalizzate come Eurotravel Club o Style con
capacità ricettiva totale in Italia pari a 6.665 unità abitative. «I numeri parlano chiaro. Come offerta – osserva Benin – siamo la prima catena alberghiera italiana». Per Benin è fondamentale espandere il brand della società in modo da ottenere l’obiettivo della qualità in tutta la filiera.
In questa logica rientra l’obiettivo, a partire dal novembre 2007, di dare il via ad un processo
di affiliazione di nuovi soggetti alla rete Travelshop che attualmente conta circa 60 agenzie.
L’obiettivo entro il 2008 è di accogliere in Travelshop 50 nuove agenzie. Ma i numeri dell’azienda non finiscono di stupire. Et Holding ogni anno produce e distribuisce 19
cataloghi monotematici in 24 edizioni, con una tiratura complessiva di 4.500.000 copie distribuite su tutto il territorio nazionale. Programma 700 destinazioni nel mondo con oltre 2.800 strutture. Lavora con 8.000 agenzie di viaggi. Annovera 50.000 titolari di Eurotravel
Card e conta 170 dipendenti e collaboratori. Pur operando su un mercato internazionale – i
suoi cataloghi vanno dall’Italia passando per la Grecia fino a Cuba – l’azienda tuttavia non dimentica le sue origini e mantiene uno sguardo attento sulla realtà del turismo
valdostano con un catalogo ad hoc denominato «Noi la Valle d’Aosta» dove l’offerta turistica della piccola regione autonoma è declinata davvero a 360°. «Come società – commenta Benin - siamo proprietari di numerose strutture sul territorio regionale ed è chiaro che
guardiamo con attenzione al mercato locale. Devo però dire che nonostante le difficoltà del turismo di montagna, legate in particolare alla clientela italiana che si è riversata sui mercati esteri più degli anni passati, il catalogo in questione è riuscito a far registrare un +12% rispetto all’anno precedente
».
Interrogato sulle strategie portate avanti dalla pubblica amministrazione per promuovere l’immagine della Valle d’Aosta e comunicarne il potenziale turistico il presidente dell’holding dal suo osservatorio privilegiato evidenzia la necessità di investimenti maggiormente significativi.
«Le strategie – precisa Benin – sono note e credo che l’assessore al turismo abbia intrapreso la strada giusta, resta però il grosso poblema che se si vuole ttenere dei risultati importanti
si deve investire i più. L’assessore competente non può essere lasciato da solo. Occorre
che tutta la Giunta regionale concentri risorse finanziarie su azioni importanti di promozione e di marketing territoriale. Gli attuali budget non sono sufficienti a fare breccia, a dare la giusta visibilità al prodotto Valle d’Aosta
».
Sul fronte degli investimenti la stessa Eurotravel non rimane di certo con le mani in mano. Negli ultimi mesi una cinquantina di milioni sono stati impegnati per l’acquisto di due strutture alberghiere, una in Sardegna e una in Sicilia e la fase di shopping non sembra assolutamente terminata. Tra l’estate 2008 e quella 2009 saranno aperte cinque nuove strutture, due in Puglia e tre in Sicilia. Ritornando comunque all’offerta turistica valdostana Benin non dimentica di sottolineare come al di là delle strategie messe in campo dalla pubblica amministrazione esista, in particolare per Aosta, un problema di una maggiore sinergia tra le associazioni di categoria. «Commercianti e albergatori – conclude – devono collaborare di più. Avvertirsi maggiormente come parti di uno stesso comparto. Serve una maggior sintonia fra i due settori. Non si può soltanto criticare la politica. Ci vorrebbe qualche possibilità in più di shopping, qualche vetrina in più illuminata nelle vie del centro». (Pubblicato sul Corriere della Valle d'Aosta dell'11 ottobre 2007)

3 commenti:

Unknown on 26 novembre 2010 alle ore 17:30 ha detto...

Arriva l'anno 2010: FALLITI

ImpresaVda on 26 novembre 2010 alle ore 17:48 ha detto...

Sic

giancarlo borluzzi ha detto...

Non capisco queste cattiverie nei commenti. Meglio chi fa e sbaglia di chi si intruppa in strutture organizzate da altri. Nessun tifo personale per Benin che vota Lttanzi a guida ( sic !) del PdL, solo la constatazione che il mondo avanza con le iniziative individuali e non con gli intruppamenti.

 

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