13 dicembre 2007

Musumeci: valorizzare l'atout della francofonia


L’editore Paolo Musumeci é stato recentemente nominato Amministratore Delegato di PCL
Holding SA, importante gruppo grafico della Svizzera Romanda all’interno del quale due anni fa’ era entrata la Musumeci spa di Quart. «Con questa operazione – aveva spiegato Musumeci – diamo un nuovo futuro all’azienda passando da un assetto societario a carattere famigliare,
non più adatto alle attuali caratteristiche del mercato, come rilevato anche da diversi studi, ad una dimensione di respiro internazionale grazie alla quale apriremo una nuova fase di sviluppo della Musumeci sul mercato europeo
». Musumeci era entrato, attraverso un’operazione di concambio di azioni, a far parte del Consiglio di amministrazione della holding elvetica in qualità di secondo socio, preceduto soltanto dalla fondazione Sandoz, che controlla il pacchetto di maggioranza del Gruppo.
Il Gruppo, fondato nel 1930, è attualmente presieduto dall’avvocato François Carrard, che vanta un illustre passato all’interno del Comitato internazionale olimpico e dopo l’entrata della Musumeci presenta un fatturato di 31 milioni di franchi svizzeri e 160 dipendenti. Musumeci è stato così di parola permettendo alla sua azienda di affacciarsi da protagonista sul mercato continentale.
«Credo che sia evidente come la mia nomina alla guida del Gruppo – prosegue l’imprenditore – dimostri concretamente che non si è trattato di una mera operazione finanziaria, ma di un passaggio necessario per un progetto industriale di grande respiro ». «Spesso – prosegue
Musumeci - gli imprenditori sono stati criticati di attendere l’intervento della pubblica amministrazione come unica panacea. Io credo che i reciproci ruoli siano chiaramente definiti. Come imprenditori dobbiamo essere pronti a cogliere le evoluzioni del mercato, a cercare
nuove soluzioni per dare un futuro alla nostra azienda; mentre alla pubblica amministrazione
spetta di creare un territorio attrattivo per gli investimenti e favorevole a chi già fa industria nella nostra regione, spetta dare a questa Regione una politica industriale
».
Musumeci affronta il suo nuovo incarico con una mission perfettamente definita. «Gli azionisti – sottolinea Musumeci – hanno chiaramente indicato la loro volontà che il gruppo si affermi
quale attore centrale dell’industria grafica in Svizzera ed in Europa, consolidando le sue competenze sui mercati specifici del libro e delle edizioni d’arte. In particolare mi è stato affidato il compito di compito di realizzare una nuova e più incisiva strategia di sviluppo, caratterizzata da una cultura di gruppo che miri a rinforzare le sinergie e le complementarietà tra le diverse filiali: PCL Presses Centrales SA, Imprivite SA, Imprimerie Cornaz SA, Imprimerie Vaudoise SA e Musumeci Spa
».
Musumeci ricoprirà anche l’incarico di amministratore delegato e direttore della Pcl Presses Centrales, rimanendo ovviamente contemporaneamente ad della Musumeci spa con i suoi 43 dipendenti e i 6,2 milioni di fatturato. «La mia vicenda si fonda su tre pilastri: il primo – osserva Musumeci che ricopre anche l’incarico di Presidente regionale della Piccola impresa – è la consapevolezza che si può affrontare un mercato maturo o comunque una congiuntura negativa puntando sull’aggregazione tra aziende, il secondo è l’atout della francofonia, il terzo, infine, è la necessità di ragionare anche al di fuori dei tradizionali canoni dell’impresa familiare, a prescindere dalla proprietà, arrivando addirittura a rilanciarsi in un ruolo di tipo più manageriale».
Per il futuro sembra un po’ delinearsi il sogno di Musumeci di dare vita in Valle d’Aosta ad un polo grafico di eccellenza che utilizzi il bilinguismo come un atout commerciale per proporsi ai mercati svizzero e francese. L’idea piace e affascina ma Musumeci preferisce prudentemente evitare annunci troppo prematuri e che per ora possono rischiare di limitarsi a pure dichiarazioni di intenti. Di certo nel futuro della Pcl c’è l’intenzione grazie ad un cash flow corposo di acquisire nuove aziende funzionali all’attuale asset del gruppo.
Tuttavia i nuovi scenari non impediscono a Paolo Musumeci di guardare alle radici di un’azienda nata nel 1837 con il nome di «Imprimerie Lyboz» e poi divenuta nel 1962 Industrie Grafiche Musumeci, sotto la guida attenta del padre Sergio, una storia lunga costellata spesso da scelte innovative e controcorrente, alla ricerca sapiente dell’onda più alta. «In questo momento – conclude Paolo Musumeci – il mio pensiero va proprio a mio padre che è stato il mio grande maestro, con la sua enorme voglia di fare e il suo carattere forte, e a mia madre. A loro sono riconoscente per i valori che mi hanno trasmesso e che io spero di trasmettere a mia volta alle mie figlie». (pubblicato sul Corriere della Valle d'Aosta del 4 Ottobre)

0 commenti:

 

© ImpresaVda Template by Netbe siti web