14 febbraio 2008

Massobrio e il turismo enogastronomico di alta montagna

Segnalo un’iniziativa di promozione come piace a me. Sinergica, che sa scegliersi i testimonial, destinata a durare e, soprattutto, realizzata grazie all’ingegno imprenditoriale di un gruppo di privati. Leggete con attenzione credo ci sia un’interessante lezione da imparare.
Alla Borsa Internazionale del Turismo (BIT), in programma dal 21 al 24 febbraio nella nuova fiera di Milano/Rho una parte del padiglione 9 è riservato a CerticiBit, il nuovo evento dedicato al turismo delle buone abitudini alimentari e delle produzioni di qualità. Paolo Massobrio – giornalista e autore de Il Golosario, – è stato chiamato ad identificare «certi cibi» che hanno promosso fenomeni di ricettività turistica in Italia. Così ogni giorno, sfileranno sotto forma di talk show «le pillole di CerticiBit» col racconto delle case history più curiose legate al cibo che produce un nuovo modo di intendere il turismo: dagli «alberghi diffusi», alle stazioni ferroviarie in disuso, dai relais di charme nel Monferrato all'agriturismo del vino sui Colli Euganei. Ogni giornata termina poi con l'incontro di artisti e scrittori che parleranno con Massobrio del loro viaggio, attraverso musiche antiche e moderne. «Il fenomeno del turismo enogastronomico in Italia - dice Paolo Massobrio - cresce del 6% annuo e le motivazioni per un viaggio oggi sono le più diverse. Il successo del Golosario ne è un esempio, essendo passato da guida per il prodotto artigianale di qualità a guida turistica dove è particolarmente apprezzato il negozio di prodotti o il caffè storico di una città». Papillon, il movimento di consumatori fondato da Massobrio (www.clubpapillon.it) ha poi registrato il successo per tre iniziative di carattere gastronomico legate al turismo: da Goloway, il software per il palmare satellitare con 1000 segnalazioni del Golosario, da scaricare gratuitamente dal sito, a Golosaria, la manifestazione che il 7 - 8 - 9 marzo prossimo aprirà 30 castelli del Monferrato per accogliere oltre 40 mila persone (http://www.golosaria.it/). E infine l'itinerario d'autore "Se dici gusto dici Sedici" creato da Papillon per Fiat, che ogni mese conduce gli appassionati in 16 luoghi imperdibili. E il prossimo, dopo Valle D'Aosta e Valtellina, sarà proprio Il Monferrato.
«In Valle d’Aosta – spiega Massobrio - stiamo assistendo ad una vera e propria rivoluzione del turismo d’alta montagna, non solo itinerari sui monti, ma anche viaggi enogastronomici alla ricerca del prodotto tipico del territorio, percorsi all’insegna della buona cucina, ma anche spa dove passare momenti di totale relax».
La giornata dedicata alla Valle d’Aosta sarà giovedì 21 febbraio alle 12 nell’incontro dal titolo: «Valle d'Aosta: la rivoluzione qualitativa del turismo enogastronomico d’alta montagna». Massobrio presenterà quattro case history rappresentative dell’offerta turistico-enogastronomica della Vallè, oltre ad approfondimenti su Fontina, Seupa Valpellinentze, vini e altre specialità scovate nei suoi innumerevoli viaggi.
«L’incontro – spiega ancora Massobrio - esordirà con il caso dell'Hotel Bellevue di Cogne, villaggio con offerta diversificata: ristoranti, cantina, grotta per la stagionatura dei formaggi, ma anche spa e proposte di percorsi e attività sportive su tutto il territorio; si passerà poi al caso di Valgrisa di Aosta con Andrea e Alessandra Nicola che hanno ideato una linea di capi di abbigliamento ispirati alla tradizione valdostana e realizzati con la lana della pecora Rosset, razza ovina autoctona. Ogni capo è confezionato a mano e numerato. Si parlerà poi del Grand Hotel de la Ville di Saint Vincent la cui titolare Silvana Perucca, ha puntato la sua offerta sulla colazione d'autore, un modo per fidelizzare i clienti. Infine Marilena Bertolin, produttrice dell'inimitabile lardo d'Arnad, ma anche creatrice di uno show room unico, La Maison Bertolin di Arnad (Ao), dove è possibile incontrare in un solo colpo tutti i prodotti della Vallèe».

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