13 aprile 2008

Termovalorizzatore in Valle d'Aosta: perchè sì (2)

Prosegue l'intervista (la prima parte è stata pubblicata nel post precedente) all'Assessore al Territorio, Ambiente e Opere Pubbliche Albert Cerise sulle motivazioni che hanno indotto la Giunta regionale a sostenere l'ipotesi del termovalorizzatore.

La preoccupazione maggiore di molti è la sostenibilità ambientale del progetto. Cosa dice in merito lo studio?
Dal punto di vista degli impatti, dallo Studio comparativo e dagli studi di approfondimento, emerge sinteticamente quanto segue:

a) per quanto concerne gli impatti ambientali, sulla base del confronto fra i due scenari attraverso la tecnica del ciclo di vita LCA (Life Cycle Assessment), emerge quanto segue:
- L’indicatore di riscaldamento globale (effetto serra), è sostanzialmente uguale per entrambi gli scenari;
- La soluzione alternativa basata sulla realizzazione del termovalorizzatore in Valle d’Aosta risulta invece nettamente più vantaggiosa rispetto alla soluzione di Piano per tutti e tre i restanti indicatori (acidificazione, formazione fotochimica di ozono e tossicità umana): la compensazione della tossicità umana in particolare, operata dalla soluzione alternativa, è superiore di ben quattro volte rispetto a quella della soluzione di Piano.

b) per quanto concerne gli impatti igienico-sanitari: Sulla base delle conclusioni riportate nel documento specifico emerge che sia l’accumulo al suolo dei principali microinquinanti persistenti derivanti dalla presenza dell’impianto di termovalorizzazione, sia l’ingresso nella catena alimentare, assumono valori frazionari rispetto ai valori massimi ammessi dalla vigente legislazione ovvero rispetto ai valori attualmente permessi negli alimenti (carne e uova). Lo studio conclude pertanto che si può ragionevolmente ritenere che l’eventuale attivazione dell’impianto di termovalorizzazione non determinerà un incremento significativo dell’esposizione della popolazione ai microinquinanti presi in considerazione.
E’ stata, altresì, valutata la compensazione ambientale derivante dalla presenza dell’impianto di termovalorizzazione la cui ubicazione è prevista in prossimità della città di Aosta. Dal punto di vista della cogenerazione tale ubicazione è favorevole in quanto vi è la possibilità di intercettare un numero di utenti importante per l’erogazione di calore in teleriscaldamento in sostituzione delle centrali termiche attualmente utilizzate dagli utenti. In questo caso gli impatti evitati corrispondono in modo univoco con quelli degli impianti effettivamente sostituiti. Nella stesura di un bilancio ambientale i due termini citati di impatto evitato rappresentano una compensazione del carico introdotto dal termovalorizzatore.
La collocazione dell’impianto sul sito di Brissogne ottimizza tale compensazione (a livello locale).
Da elaborazioni effettuate si è stimato che grazie al recupero energetico realizzabile con l’impianto di termovalorizzazione sarà possibile, in un anno, fornire calore a circa 5.000 appartamenti, sostituendo quindi una quota parte dell’energia termica prodotta dagli impianti termici civili presenti ed eliminando quindi i relativi impatti.
In particolare per ciò che riguarda le emissioni di polveri sottili e di ossidi di azoto, poiché da elaborazioni effettuate è emerso che il quantitativo prodotto ed emanato dagli impianti termici civili è molto superiore rispetto allo stesso emanato dagli impianti di termovalorizzazione è possibile ottenere a livello locale una riduzione di tali concentrazioni inquinanti.

Ci descriva i numeri dell’operazione: costi, tempistiche, tonnellate bruciate, energia prodotta...
All’impianto di termovalorizzazione saranno destinati circa 83.471 t/a di rifiuti, corrispondenti a una potenzialità di 250 t/g, così suddivisi:
· Rifiuti effettivamente prodotti a fine 2012 (anno assunto a riferimento per l’avvio del nuovo sistema di smaltimento dei rifiuti): 48.671 t/a, corrispondenti ad una potenzialità di 136 t/g, costituiti più dettagliatamente da:
· Rifiuti indifferenziati (RU + assimilabili): 45.223 t/a, corrispondenti ad una potenzialità di 120 t/g;
· Fanghi essiccati: 2.844 t/a corrispondenti ad una potenzialità di 9 t/g;
· Farmaci + rifiuti sanitari + carogne animali: 603 t/a, corrispondenti ad una potenzialità di 2 t/g.
· Rifiuti derivanti dall’attività di bonifica delle discariche di Brissogne: 34.800 t/a, corrispondenti ad una potenzialità di 104 t/g.
Le caratteristiche tecniche di un impianto di termovalorizzazione, individuato ai fini dello studio in un forno a griglia, idoneo a soddisfare le necessità della Regione sono:
- N° linee 1 linea
- Carico termico 32 MW +/- 20%
- Portata Nominale giornaliera 250 ton/giorno
- n° ore di funzionamento annue 8.000 h/a
- Energia elettrica cedibile ca. 55.000 MWh/anno


Qual è la durata dell’attuale discarica. Entro quanto tempo si dovrebbe realizzare il termovalorizzatore o comunque una soluzione alternativa?
Con la prossima realizzazione del IV lotto di discarica controllata, l’autonomia di smaltimento è di circa sei anni. Il nuovo sistema di trattamento e smaltimento finale, qualunque sia la scelta che il Consiglio regionale formulerà, dovrà essere assolutamente operativo entro la fine del 2012.
Quale sarà l’impatto sulle tariffe della nuova struttura: il costo all’utente in generale dovrebbe crescere. Voi avete ipotizzato che la vendita di energia possa abbattere le tariffe applicate agli utenti. E’ un’ipotesi fatta sulla base di quali dati? E l’abbattimento permetterà il mantenimento delle tariffe attuali con leggeri scostamenti?
Lo studio predisposto dalla Regione affronta in modo approfondito le problematiche legate all’adeguamento delle tariffe che dovranno essere praticate agli utenti finali. Nella tabella seguente sono riportati i valori economici emersi dal confronto effettuato su i due scenari assunti a riferimento. Tutte le valutazioni tengono già conto degli introiti che deriveranno dalla vendita dell’energia prodotta.
In ogni caso non sarà possibile l’applicazione di tariffe come quelle attuale. Ciò in quanto i sistemi di trattamento e smaltimento che in ogni caso saranno realizzati sono più complesse rispetto a quello attuale che si basa sulla sola discarica.
Tabella riepilogativa dei costi di smaltimento

Costo unitario (€/t)
A – Configurazione attuale (che si basa sulla presenza della sola discarica per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati): 77,00


B – Configurazione di pianificazione prevista dal vigente Piano regionale (approvato nel 2003) che non prevede la realizzazione di un termovalorizzatore in Valle d’Aosta: 132,00


C – Configurazione alternativa, che prevede la realizzazione di un termovalorizzatore in Valle d’Aosta, senza i costi di bonifica delle discariche di Brissogne: 106,00


C1 – Configurazione alternativa, che prevede la realizzazione di un termovalorizzatore in Valle d’Aosta, con i costi di bonifica delle discariche di Brissogne: 150,00

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