19 giugno 2008

Deval: «abbiamo le linee di alta tensione più alte d'Europa»

Venticinque minuti di interruzioni complessive (59,58 minuti) di trasmissione di energia elettrica lungo tutto l’arco dell’anno a cliente nel 2007 (contro i 43 minuti del 2006), medie migliori possono vantarle soltanto il Molise con 20 e l’Emilia Romagna con 22. Sono questi alcuni dei numeri che danno un’idea della qualità del servizio offerto da Deval (azienda al 51% Enel e al 49% dell’amministrazione regionale che possiede e gestisce le linee elettriche della piccola regione alpina) che ripetutamente negli anni passati ha ricevuto dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas il riconoscimento di un premio commisurato agli standards di qualità raggiunti che ha portato nelle casse circa 4 milioni di euro negli ultimi cinque anni, di cui 452.000 nel 2006. «Non si tratta di medaglie da mostrare con orgoglio o di muscoli da esibire fine a sé stessi –spiega il direttore Pierpaolo PieriniDeval ottiene dei vantaggi economici ad essere fra le prime società di distribuzione di energia. Un primato raggiunto partendo da un territorio molto particolare con caratteristiche quasi uniche, dovute essenzialmente all’orografia del territorio, che fa inevitabilmente lievitare il costo dei nostri interventi, ed alla forte vocazione turistica della Valle d’Aosta». Le linee a media tensione sono tra le più alte d’Europa tanto da arrivare fino ai 3500 metri di Punta Helbronner e il 40% della potenza immessa in rete è venduta oltre i 1500 metri. «Soltanto nel Domaine Skiable di Plan Checruit a Courmayeur all’altezza di 1600 metri e ai 2600 metri di Plan Maison a Cervinia –aggiunge Pierini- è concentrata una potenza sufficiente ad alimentare uno stabilimento siderurgico. Inutile dire che garantire il servizio a queste altezze è una vera scommessa quotidiana in certi periodi dell’anno». Inoltre la presenza di 49.000 seconde case che consumano 650 Kwh all’anno contro i 2400 della media, concentrati in 15 giorni all’anno costringe Deval a mantenere impianti dimensionati e gestiti per far fronte alle esigenze di un intero anno. «Maggiori costi – precisa Pierini - che i nostri tecnici sono riusciti a dimostrare ottenendo così, prima regione in italia, quella che viene chiamata una perequazione specifica aziendale. Cioè che le nostre tariffe, pur essendo calcolate sulla base dei costi medi nazionali, vedessero riconosciuta dall’Autorità una somma in grado di correggere lo squilibrio derivante dai maggiori costi senza danneggiare i consumatori». In pratica 3,1 milioni per il biennio 2004-2005, contabilizzati nel bilancio 2006, e 1,5 per gli anni successivi. Deval arriva da un 2007 particolarmente impegnativo. Fra gli atti sicuramente rilevanti per il futuro della società la cessione obbligatoria (gestione delle reti e commercializzazione per legge devono avvenire in regime di separazione societaria) del ramo aziendale di vendita dell’energia elettrica che ha portato alla nascita di Vallenergie (51% Enel e 49% Finaosta), segnata anche da alcuni momenti di tensione per i ritardi di fatturazione delle bollette che hanno inquietato non poco molti consumatori. Tensione rientrata con le assicurazione delle aziende interessate in merito alle modalità di pagamento e, soprattutto, con l’arrivo delle prime bollette che, per ora, non sembrano avere causato sgradite sorprese. Ma il 2007 è stato anche il primo anno dell’apertura del mercato che ha fatto registrare uno spostamento dei consumi dal mercato vincolato a quello libero con alcune parziali ricadute sui ricavi per vendita e trasporto di energia passati da 52,8 milioni a 47,4. E’ poi proseguito il piano di sostituzione dei contatori tradizionali con i gruppi di misura elettronici, i cosiddetti impianti di tele gestione, che al 31 dicembre 2007 sono 24.792. L’obiettivo per la fine del 2008 è quota 60 mila. Nel 2008 Deval prevede investimenti per migliorare la qualità del servizio pari a 15,2 milioni circa. (Pubblicato sul Corriere della Valle d'Aosta del 29 maggio 2008)

1 commenti:

Anonimo ha detto...

visto che funzioniamo così bene, perché dicono che vogliono acquisire la Deval per migliorare un servizio che già è fra i migliori?
non è che si nasconde altro sotto questa acquisizione?

 

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