29 settembre 2008

Leonardi (Valfidi): «Ci iscriveremo all'articolo 107 anche da soli. Chi verrà dopo potrà aggregarsi, ma alle nostre condizioni»

«Iscriversi all’articolo 107 del Testo unico bancario non è un’opzione, ma un’esigenza. Ecco perché, comunque, noi, una volta raggiunti i requisiti, lo faremo anche da soli». Andrea Leonardi, presidente del Consorzio Valfidi (artigiani e Pmi), con i suoi 3511 soci e 153 milioni di affidamenti, ha già ormai da tempo tracciato la rotta. In mancanza di compagni di viaggio – l’iniziativa del Consorzio regionale unico, pur caldeggiata dalla Regione, non sembra infatti fare grossi passi avanti – Valfidi punta nel 2009 a raggiungere l’obiettivo, già annunciato in occasione dell’ultima assemblea dei soci. «Il Cda da me presieduto – prosegue Leonardi – ha incaricato uno studio milanese di predisporre tutte le pratiche per l’iscrizione. Il requisito dei 75 milioni è già stato raggiunto e verrà ufficializzato in occasione della prossima approvazione del bilancio. Per adeguarci alla normativa della Banca d’Italia dovremo però prima di tutto fare un aumento di capitale». E dopo? «E dopo – aggiunge Leonardi - rimarremo sempre disponibili ad accogliere chi volesse aggregarsi, ma tenendo in adeguata considerazione i pesi di ciascun soggetto». «Un dato non sindacabile – conclude Leonardi – sono i finanziamenti concessi dall’Amministrazione regionale ai Consorzi di garanzia fidi per l'abbattimento dei tassi di interesse per i prestiti alle imprese elargiti sulla base dell’effettivo volume di affidamenti: 175mila euro a Confidal (alberghi, imprese turistico-ricettive, commerciali e servizi), 490mila a Confidivda (commercio e turismo) e 1.236.271 a Valfidi». Gli altri Confidi (Industriali, Commercianti, albergatori, agricoltori) proseguono invece l’attività di ordinaria amministrazione. Nessuno si dice contro la fusione ma per ora non sembrano avvertirne la necessità. «Dopo che la finanziaria ha stabilito che anche con l’articolo 106 è possibile distribuire fondi pubblici – spiega Pierluigi Genta di Confidivda, il secondo consorzio per numero di associati – è venuta meno una delle nostre principali preoccupazioni rispetto alla possibilità di operare nel nuovo contesto. Inoltre attualmente nei rapporti con le banche non riscontriamo particolari criticità. Iscriversi al 107 può sicuramente essere un atout importante, però non è da sottovalutare la difficoltà del rimanerci. Occorre infatti strutturarsi in maniera estremamente solida». Federico Jacquin, presidente del Consorzio Industriali, la seconda realtà come importo globale di affidamenti, messa definitivamente alle spalle l’ipotesi di una fusione con Fidindustria Biella, segnala una «gestione serena all’insegna dell’ordinaria amministrazione». Basilea 2 sembrerebbe non fare più paura. (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 24 settembre 2008)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

vedo che anche Valfidi non può fare a meno di mamma Regione:
"un dato non sindacabile sono i finanziamenti concessi dall'Amministrazione regionale ai consorzi di garanzia fidi per l'abbattimento dei tassi di interesse ...".

ma c'è qualcuno in questa valle di "mantenuti" che riuscirebbe a stare in piedi con le proprie gambe?

Mi scusi l'indiscrezione:
anche il Corriere gode dei finanziamenti regionali sulla stampa (chiamiamola così) locale?

ImpresaVda on 29 settembre 2008 alle ore 21:45 ha detto...

Calcolando che Valfidi garantisce affidamenti per circa 153 milioni di euro con 3511 soci non mi sembra che punti sui soldi della Regione per stare in piedi.Il contributo alla fine va a vantaggio delle aziende che pagano il denaro un po' meno. In merito alla legge sull'editoria tutte le testate regionali usufruiscono di un contributo che corrisponde ad una percentuale sugli investimenti e ad una sulle spese di stampa. Quest'anno come Corriere non abbiamo ancora percepito un quattrino (ma dovrebbero arrivare) e l'anno scorso, mi sembra, circa 16 mila euro. Per stare in piedi ci servono lettori in edicola e per abbonamento oppure clienti pubblicitari. Mamma Regione di certo non è sufficiente.

Anonimo ha detto...

Tengo a precisare che i contributi indicati dal dott. Leonardi non sono contributi che vanno a rimpinguare le tasche di Valfidi ma rappresentano per la cooperativa una partita di giro in quanto vengono distribuiti agli associati in relazione agli interessi pagati rata per rata sui finanziamenti accesi.

ImpresaVda on 30 settembre 2008 alle ore 21:55 ha detto...

Perfettamente d'accordo. Ma mi sembrava si intuisse già dalla mia risposta a Curthoud. Comunque... Spero che l'anonimo in questione intervenga in futuro nuovamente su argomenti inerenti il mondo del credito e, soprattutto, evitando l'anonimato.

Anonimo ha detto...

Buonasera chiedo scusa per il mio precedente messaggio "anonimo" ma ho trovato un pò di difficoltà a creare l'account. Un saluto cordiale.

ImpresaVda on 30 settembre 2008 alle ore 23:34 ha detto...

La ringrazio. E le rinnovo l'invito ad intervenire. Se ci fossero altri visitatori con problemi a creare l'account (effettivamente non è molto intuitivo) firmate pure il post.

 

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