29 ottobre 2008

Maria Luisa Di Loreto: anch'io appoggio la candidatura di Romeo nel Cda della Rai

In merito al mio appello per la candidatura di Carlo Romeo nel Cda della Rai (leggete qui) ho ricevuto una scritto di Maria Luisa Di Loreto che pubblico con piacere. Eccovi il testo.

Caro Fabrizio,
il titolo degli elzeviri di Carlo Romeo sul «Corriere della Valle» (1998-2002) era la sintesi di un progetto. Quelle «ombre lunghe» hanno permesso ai valdostani di conoscere ed apprezzare una persona aperta al dialogo, al confronto, all’impegno civile. E Romeo di «ombre lunghe» in Valle d’Aosta ne ha lasciate tante! Ne sono una prova i tanti amici e le visite frequentissime. Il suo bisogno di conoscere e integrarsi nella vita sociale valdostana lo impegnava ad imparare il patois, a conoscere la realtà dei paesi (leggi Etroubles dove era solito trascorrere le vacanze), e a parlare con la gente «del posto» per cercare di capire e approfondire la «valdostanità». La sua curiosità mi stupiva e nel suo carattere decodificavo alcune sfumature del compianto Roberto Costa. Tutti percorsi dialettici che ho vissuto in prima persona durante gli anni della loro Direzione alla Rai di Aosta. Con Romeo ho collaborato a programmi che perseguivano un obiettivo preciso: rendere il radio-telespettatore valdostano protagonista delle dirette da studio. Insomma ritornare ad essere un vero servizio pubblico. Aprirsi ai bisogni della gente ed individuare ogni possibile soluzione dei problemi, senza piegarsi al potere della politica e del mercato.
Carlo Romeo direttore era una presenza senza filtri. Una porta aperta per tutti: dipendenti Rai o semplici cittadini. Con Romeo si discuteva, ci si scontrava, si poteva anche «fargli salire la mosca al naso», ma nello scontro dialettico gli obiettivi professionali condivisi superavano idee e posizioni personali. Chi conosce bene Carlo Romeo, sa che anche il sarcasmo è parte del suo modo di interagire, sempre intelligente e, per certi versi, persino stimolante. Il suo impegno per «un mondo che non c'è» poneva la Rai di Aosta all'apice della comunicazione regionale. E non solo. Il suo lavoro presso il Segretariato sociale è oggi un punto di forza dell'associazionismo e del terzo settore. Un occhio vigile e attento verso realtà internazionali troppo spesso dimenticate. Un «memento» per chi ha dimenticato come operare scelte di responsabilità. Per questo e per tante altre cose appoggio la candidatura di Carlo Romeo come Consigliere del Consiglio di Amministrazione della Rai e ti ringrazio per il tuo atto simbolico. Cordialmente.

p.s. ti scrivo in ritardo perché ero fuori valle per lavoro.

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