22 novembre 2008

Diminuiscono le spese correnti, ma per la minoranza il bilancio non tiene conto a sufficienza della crisi economica

«Per l’esercizio 2009 si evidenzia che a fronte di un totale di spesa di euro 1.628,6 milioni, al netto delle contabilità speciali e delle quote capitale per rimborso prestiti, il 67,64% è destinato alla spesa corrente, mentre il 32,36% agli investimenti. L’incidenza delle spese correnti registra un miglioramento rispetto al 2008 quando il rapporto si attestava al 69,06%». Per l’assessore al Bilancio Claudio Lavoyer (Fédération Autonomiste), pur nella freddezza del documento contabile, è questo uno degli aspetti più qualificanti della futura legge finanziaria 2009-2011 unita all’aumento rispetto al 2008 degli interventi per lo sviluppo economico pari a 249 milioni (contro i 245 dell’anno precedente). Dagli stessi dati si desume anche che il bilancio regionale per l’anno 2009 è composto per il 22,35% da spese di funzionamento, per il 68,96% da spese di intervento (20,30% a carattere generale e 48,66% a carattere specifico) e per l’8,69% da oneri non ripartibili. Le spese di funzionamento registrano così un aumento rispetto alle previsioni per l’anno 2008 del 2,15% e le spese di intervento crescono del 16,73% mentre gli oneri non ripartibili diminuiscono del 15,45%.
Un altro aspetto che caratterizza questo bilancio di previsione, nella parte entrata, è l’iscrizione, per l’anno 2009, del presunto avanzo di amministrazione, derivante dal confronto della previsione dei residui attivi e passivi, per euro 160.000.000. La crescita prevista delle risorse disponibili deriva interamente dall’andamento delle entrate correnti, mentre si riducono, rispetto alle previsioni per il 2008, le entrate derivanti da alienazioni di beni, e, soprattutto, si riduce significativamente la previsione di ricorso all’indebitamento, conseguente alla mancata previsione di un mutuo a pareggio per il 2009. «Le entrate nel triennio – precisa Lavoyer - sono previste praticamente costanti in termini reali, tenendo conto del tasso di inflazione programmata; il tasso di crescita, in termini nominali, è di circa l’1% nel 2010 e di circa il 2% nel 2011». La previsione di spesa relativa agli Interventi a carattere specifico passa da 484,10 milioni a 496,55 ed è suddivisa per il 62,78% al settore della Sicurezza sociale, per il 20,02% al già citato Sviluppo economico, per il 10,91% alla Promozione sociale e per il 6,28% all’Assetto del territorio e tutela dell’ambiente. Il bilancio – si legge nella relazione che accompagna tradizionalmente la legge finanziaria - fa anche registrare una riduzione della previsione di indebitamento. «Il peso delle entrate derivanti da tributi propri – è scritto - e dal gettito dei tributi erariali supera comunque, in tale confronto, il 55% delle risorse totali. Si nota come l’incidenza delle entrate derivanti da mutui e prestiti sia ridotto a meno del 2% di incidenza sul totale, mentre circa il 7% è costituito dalla previsione di avanzo di amministrazione». Anche la crisi finanziaria trova spazio nella finanziaria con l’iscrizione di un fondo globale iniziale di tre milioni come prima misura di contrasto agli effetti sull’economia regionale derivanti dalla crisi finanziaria internazionale. Il documento fissa anche certezza di risorse alla Finanza degli enti locali cui destina 227 milioni per l’anno 2009 in aumento di circa 16 rispetto al 2008. Forte la priorità alla sanità e alle Politiche sociali con uno stanziamento di 257 milioni di risorse finanziarie di sola parte corrente, Sempre nell’ambito sociale è stato autorizzato l’aumento del Fondo per le politiche sociali di due milioni. Lo stanziamento nel triennio dello stesso fondo ammonta invece a 95,6 milioni. Soddisfatto anche il Presidente della Giunta regionale Augusto Rollandin per il quale la manovra, rientra in una logica di federalismo fiscale: «ci stiamo preparando - ha spiegato - ad avere una serie di analisi, nell'ambito del nostro modello di gestione, che ci permettano di giustificare il più possibile il rapporto tra investimenti, costi e benefici e di essere nelle condizioni di poter dare delle risposte puntuali sulle mostre capacità di spesa e di finanziamento». Da notare che con la nuova legge è stata anche autorizzata l’istituzione di un fondo per accogliere i risparmi derivanti dal patto di stabilità concordato con lo Stato, per destinare gli stessi a specifici interventi infrastrutturali e di attuazione del programma».
Sul fronte delle critiche al documento contabile da segnalare le dichiarazioni di Robert Louvin (VdaVive-Renouveau) rilasciate al terme della seduta della II Commissione consiliare "Affari generali", presieduta dal Consigliere Andrea Rosset (Uv), che ha approvato ieri, a maggioranza, con il voto contrario di Louvin, i disegni di legge relativi alla finanziaria regionale, al bilancio di previsione e all'abrogazione del PreFin.
«Il Bilancio proposto dalla Giunta - sottolinea Louvin - si limita a ripartire contabilmente le tante risorse ancora disponibili in modo da non scontentare nessuno e rinvia di fatto le decisioni più importanti. D'altra parte, la Giunta ha ritenuto di informare il mondo economico e le parti sociali delle sue scelte quando ormai tutto era definito, senza lasciare spazio ad un confronto e a un dialogo costruttivo. E' un documento che non riflette la benché minima visione strategica di cambiamento nemmeno a scala triennale. Osserviamo perciò con preoccupazione che mentre le altre Regioni e lo Stato affrontano già adesso scelte impegnative di riqualificazione della spesa pubblica, qui l'apparato non sembra essere minimamente toccato dalla crisi». «E' singolare - conclude Roberto Louvin - come ciò che sta mettendo in difficoltà quasi tutto il pianeta, e la recessione di fatto già in atto anche da noi con conseguenze drammatiche per l'occupazione e per le iniziative economiche, sembri non coinvolgere l'amministrazione di questa Valle, che non si prepara per tempo alle grandi trasformazioni che ci aspettano. La domanda che ci facciamo è fino a quando?».

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