29 novembre 2008

Grimod: «Nel 2009 un Forum per pensare l'Aosta del futuro» (1)

Sul Corriere ho iniziato una serie di interviste alla giunta comunale di Aosta sulla falsariga di quanto già fatto per la Giunta. Come sempre le ripropongo ai visitatori del blog nella speranza che diventino anche lettori del Corriere. Cominciamo dal primo cittadino Guido Grimod con il quale ho affrontato vari nodi della vita cittadina. L'intervista è divisa in due parti. Domani potrete leggere la seconda.

Si parla tanto di piano strategico. Un lavoro imponente che andrà avanti sicuramente oltre la fine di questa legislatura. A che punto siamo?
Il Piano strategico come noi lo intendiamo deve essere uno strumento di programmazione a mediolungo termine. E’ uno sforzo attraverso il quale puntiamo a produrre materiali, documenti sufficienti per arrivare poi a convocare nei prossimi mesi – pensiamo all’inizio del 2009 – un Forum allargato a tutti i cittadini che vorranno essere della partita. A loro sarà presentato un documento finale che sarà il risultato degli approfondimenti dei gruppi di lavoro che, in questi mesi, coordinati da esperti, si stanno interrogando su quella che è e che vogliamo che sia l’identità della città di Aosta, sul suo sviluppo economico e sugli aspetti sociali che la interessano, dall’immigrazione fino alle trasformazioni più evidenti della nostra società. Il Forum sarà il primo passo per creare consenso su alcuni punti fondamentali di evoluzione della città di Aosta. Il lavoro di valutazione del materiale raccolto occuperà tutto il 2009 fino ai primi mesi del 2010, tra gennaio e febbraio, in modo da arrivare, prima dello scioglimento del Consiglio comunale, a presentare un documento in Consiglio e avere così, una volta approvato, un indirizzo generale, una cornice ben delineata, che permetta poi di sviluppare i programmi delle successive legislature. E’ chiaro che in questa fase dove elaboriamo proposte, facciamo analisi, sviluppiamo suggestioni per il futuro la quotidianità amministrativa continua e va gestita. Penso a quei progetti che stanno andando avanti e che modificheranno comunque il futuro volto di Aosta. Intendo la caserma Testafochi, dove sorgerà la cittadella universitaria, l’allargamento dell’Ospedale e, a sud della città, la famosa zona F8, cioè il parcheggio di attestamento. Sono scelte che influenzeranno anche il piano strategico.

A proposito dell’ospedale. Come sarà modificata la viabilità…
Andiamo per ordine. In questo momento stiamo sviluppando uno studio in merito a tutta l’area dove ora sorge la Caserma Testafochi che si chiamerà Piano urbano di dettaglio. Non sarà soltanto uno strumento urbanistico autorizzativo in modo da permettere di dare le concessioni edilizie, ma sarà l’occasione per valutare attentamente cosa succede in quell’area inserendo una università, cioè concretamente mille studenti, studentato, facoltà… Cosa comporta questo e cosa dobbiamo fare per riqualificare l’area circostante. Non basta intervenire solamente sulla Testafochi. Bisognerà in realtà arrivare fino al Quartiere Cogne collegando il tutto con
Piazza della Repubblica e le aree circostanti. E questo diventa uno dei temi che farà discutere e sarà oggetto di profonde trasformazioni di Aosta. Invece per quanto concerne l’ampliamento dell’Ospedale noi abbiamo avuto un finanziamento ad hoc da parte dell’amministrazione regionale di circa 300mila euro che permetterà al Comune di Aosta nei prossimi mesi, di individuare, attraverso un avviso pubblico, una società e un gruppo di professionisti esterni di altissimo livello per approfondire tutte le tematiche legate alla mobilità della città. Anche perché la risistemazione della Testafochi implica la chiusura di via Lexert e l’ampliamento dell’Ospedale significa la chiusura di viale Ginevra. Noi abbiamo sempre sostenuto la possibilità di chiudere viale Ginevra, ma bisogna trovare delle alternative. E secondo noi ci sono. Anzi sono convinto che troveremo delle soluzioni grazie alle quali sarà possibile finalmente togliere traffico da via Saint-Martin deve diventare una via residenziale a tutti gli effetti. Dove non passano più tutti per andare a lavorare…

Cioè?
Il traffico va portato più a sud dove saranno costruiti dei grandi parcheggi di assestamento con la possibilità di uscita direttamente in autostrada. Ovviamente l’autostrada dovrà trasformarsi in tangenziale. Questo è un obiettivo condiviso anche dalla Regione che lo ha inserito nel suo programma di legislatura. Poi c’è l’ultimo grande, importante intervento che va perseguito a tutti costi che consiste nell’abbassamento dell’asse ferroviario. I costi saranno elevatissimi, ma vuol dire fare realmente un’altra Aosta. Legare la parte sud della città a quella Nord è il futuro del capoluogo regionale. Senza dimenticare come nei prossimi mesi si discuterà anche molto del teleriscaldamento e della costruzione della metropolitana cittadina che attraverserebbe la città in due direzioni.

Ritenete che Aosta abbia davvero bisogno di una simile struttura? Mi riferisco alla metropolitana...
Il progetto di teleriscaldamento prepara in parte già la strada. La Regione visto che la Telcha, la società che è stata incaricata di realizzare le rete, deve costruirequesto tipo di gallerie si è detta “perché non studiamo la possibilità di una simile infrastruttura?” E’ una ipotesi che non ci dispiace. (Pubblicato sul Corriere della Valle d'Aosta del 20 novembre 2008)

1 commenti:

Anonimo ha detto...

ospedale e problema della relativa viabilità: insomma, per il momento, idee di possibili soluzioni, nessuna.
Metropolitana: perché non allarghiamo il buco, già che ci siamo!
intanto studiamo, quanto studiamo!
Piano strategico (?): un programma elettorale o poco più (sarà pronto alla vigilia delle elezioni, casuale?), chi lo firmerà e chi lo farà proprio? L'attuale maggioranza?
E' già una dichiarazione di future alleanze?

 

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