14 novembre 2008

TeamAlp e la sfida dell'aggregazione

«Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme un successo». La frase di Henry Ford si trova in calce ad una presentazione del neonato Consorzio TeamAlp.
L’idea risale ad un anno fa, ma è dall’inizio del 2008 che i professionisti Tullio Ballarino, Bruno Castagnole e le società Saec, Soluzione e Syrma Soluzioni Informatiche (complessivamente un fatturato di circa tre milioni di euro), da diversi anni presenti sul mercato valdostano, hanno dato vita ad un Consorzio valdostano di imprese Ict. «Il nostro obiettivo – spiega Clara Ferrari – è quello di realizzare progetti e fornire prodotti e servizi completi, integrati e di più elevata complessità, proponendoci ai clienti come riferimento per tutte le problematiche legate all’Ict». TeamAlp comprende infatti circa quaranta collaboratori appartenenti a diverse tipologie di profilo professionale, organizzati sulla base di gruppi di lavoro interaziendali, formati dinamicamente a seconda del tipo di attività da svolgere. Cinque le aree di azione: organizzazione e sistemi informativi, sistemi informatici, tecnologie e comunicazioni, formazione e gestione aziendale. Le aziende singolarmente vantano un ricco portfolio di clienti che va dal settore delle pubbliche amministrazione ed enti pubblici, a quello delle scuole e università fino alle aziende. «Noi – spiega Sergio Enrico - siamo interessati sia al settore privato, dove proprio in questi giorni abbiamo dato il via ad una azione di presentazione del Consorzio presso alcune aziende valdostane, sia a quello pubblico». Ma sul settore pubblico dimostrare le proprie capacità non appare così semplice. «Da tempo – prosegue Enrico – le aziende valdostane sono invitate ad aggregarsi in modo da assumere dimensioni più significative ed essere in grado di stare meglio sul mercato potendo affrontare progetti di più ampio respiro, ma una volta che lo abbiamo fatto ci siamo resi conto che per simili soggetti nel settore dell’Ict non ci sono gare cui partecipare che ci permettano di far vedere se siamo bravi oppure no. Noi aspiriamo ad essere appaltatori, non subappaltatori».
Per Enrico sul settore pesano gli scambi di knowhow che avvengono a livello di partecipate pubbliche nel settore Ict, in pratica le cugine piemontesi e liguri di Inva. «E’ in parte comprensibile – osserva l’imprenditore - che certe realtà agli occhi di Inva possano apparire più adatte a dare risposte al mercato della pubblica amministrazione, ma vorremmo almeno su alcuni lavori essere messi alla prova». Enrico teme un indebolimento del settore informatico nella piccola regione autonoma. «Se certi lavori restano in Valle – precisa – è un vantaggio per tutti. Inoltre da tempo i numeri del settore sono stabili, mentre nelle altre regioni l’Ict continua a crescere. Come mai? Eppure la Regione fa forti investimenti nel settore. Il fatto che il Politecnico di Verrès non sia riuscito a fare un corso d’informatica qualcosa vorrà pure dire. Un motivo ci sarà?». TeamAlp comunque, in attesa che il mercato pubblico si sblocchi, punta per ora a ritagliarsi un ruolo di rilievo a partire dal mercato privato. «Siamo anche particolarmente interessati – conclude Ferrari – a diventare un polo di attrazione per altre imprese valdostane». Come già scritto, Henry Ford docet. (Pubblicato sul Corriere della Valle d'Aosta del 23 ottobre 2008)

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