3 gennaio 2009

Mauro Baccega: «mantenere il welfare facendo crescere il Pil» (2)

Seconda parte dell'intervista all'assessore al Bilancio Mauro Baccega. La prima la trovate qui insieme alle altre fatte agli altri componenti della giunta comunale di Aosta.

Cioè?
Per esempio non vedremo più le locandine affisse in via de Tillier sui muri dei palazzi in modo poco dignitoso. Ma faremo anche sinergie con i privati, cercheremo cioè di esternalizzare i servizi là dove possibile per arrivare a quel famoso concetto di efficienza ed economicità che fin dall’inizio della legislatura perseguiamo in maniera sistematica.

Sull’Ici ci sono altre novità?
Cercheremo di ridurre al minimo il peso per quelle famiglie che danno l’alloggio al figlio. Passeremo dal 4 all’1 per mille avendo la possibilità della detrazione. Non aumenta poi la tassa rifiuti che ha raggiunto una copertura del 100%. La legge infatti dice che l’intero importo della spesa dell’igiene urbana, cioè pulizia strade e discarica, va pagata interamente dagli abitanti. Un obiettivo già raggiunto da tempo. Pur costando di più il servizio con l’introduzione del porta a porta abbiamo infatti ottenuto ulteriori entrate dall’operazione di recupero di una piccola sacca di evasione portata a termine grazie ad una normativa del 2005 che ci ha consentito di andare ad accertare le superfici catastali di alcuni appartamenti.

Il tema casa è sempre delicato…
E’ un problema sempre più grave. Va affrontato prima che esploda in tutta la sua drammaticità. Sono in aumento gli sfratti esecutivi. La gente non riesce più a pagare gli affitti e noi dobbiamo fare un intervento radicale.

La Regione intende anche aprire al microcredito…
E’ una iniziativa lodevole. Di certo lo può fare la Regione. Noi no. Anzi noi siamo andati ad un incontro con la Giunta regionale a chiedere solidarietà. Negli ultimi anni Aosta in parte investimenti ha speso molti soldi con la legge «Aosta capoluogo» dando vita ad una città, secondo
me, bella. Chi viene da fuori mi fa notare gli aspetti positivi del capoluogo. Alla Regione abbiamo fatto notare come tutti i costi legati agli investimenti si riflettano nella parte corrente della spesa che per l’82% è ingessata da costi vivi, effettivi e rimane poco per investire in nuove iniziative. Rimane così poco per far crescere quel Pil di cui ho parlato prima. Abbiamo perciò chiesto sostegno in questo senso. Cioè che si possa fare per Aosta, come si è fatto per St-Vincent, una legge speciale che possa favorire nei prossimi tre anni questo tipo d’interventi. In modo da avere una città che possa accogliere in modo speciale i suoi turisti con i suoi reperti romani, medioevali,
le sue chiese e tutto questo richiede investimenti per essere valorizzato. Già lo fa la Regione ma serve anche uno sforzo da parte dell’amministrazione comunale.

Iniziative particolari…
Siamo andati a chiedere a Pila uno sconto significativo per gli aostani su stagionali e giornaliere. E’ una trattativa che è in corso. Questo perché non dobbiamo soltanto ad applicare tasse ed imposte, ma dobbiamo anche cercare di valutare ipotesi di agevolazioni per i nostri cittadini.

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