10 febbraio 2009

La casa da gioco dà il suo brand in franchising

Diversificare l’offerta, promuovere il brand attraverso il franchising e, perché no, contrastare l’avanzata del gioco pubblico sul territorio. Sono questi in sintesi gli obiettivi di «4Games», società di cui è azionista al 51 per cento la Casa da Gioco di Saint-Vincent in partnership con Cogetech spa, leader nel settore giochi e scommesse. Nel corso del 2009 la start up ha aperto due sale in gestione diretta con il marchio «Casinò di St-Vincent Slot Club», a Quart e a Torino, facendo registrare risultati nettamente superiori alle previsioni del business plan triennale di 4Games. Il negozio di gioco valdostano (vietato ai residenti) ha incassato circa 955 mila euro da agosto a dicembre. Da giugno a dicembre il capoluogo piemontese ha assicurato invece ricavi per un milione e 28 mila euro. Si sviluppa anche il franchising. E’ dei primi giorni di dicembre l’apertura di una sala nel centro di Torino, nei pressi della stazione di Porta Nuova, frutto dell’accordo con l’imprenditore torinese Milanesio. La sala ha garantito nei primi 24 giorni di attività ricavi netti pari a 14 mila euro. E altre domande saranno oggetto di valutazione da parte dello staff dirigenziale nei prossimi giorni. Sullo sfondo rimane ancora il settore dell’online, sempre nel core business del nuovo soggetto imprenditoriale, ritenuto dai vertici aziendali di grande interesse per il suo enorme potenziale, anche se molto dipenderà dalle strategie che lo Stato vorrà mettere in atto e che saranno determinate dall’evolversi del nuovo quadro legislativo in materia di regolamentazione del gioco d’azzardo. (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 21 gennaio 2008)

2 commenti:

Eddy on 10 febbraio 2009 alle ore 10:31 ha detto...

Altra è la quistione.
Il bilancio di questa operazione di franchising è nero o rosso per il nostro Casinò?
Aprendo a Torino e altrove (fuori valle, altro è il discorso di Quart) sale slot in franchising, perde o guadagna clienti a Saint-Vincent?
E, se ne perde, la royalty sul franchising compensa o no la perdita di volume di gioco?
IOnsomma, qual'è la bottom line?

Mirko Gastaldo Brac on 11 febbraio 2009 alle ore 08:37 ha detto...

Sono stato nella sala giochi di Torino, Corso Vittorio Emanuele, a dare un'occhiata.
La sala e' cosi' composta: piano terra diviso in due, con una sala slot e una sala videogiochi dedicata ai minori, e un bar che divide e opera sulle due sale.
Poi c'e' una scala che porta al piano inferiore, dove si trova un'altra sala, ancora dedicata alle slot. In questa sala, c'e' una roulette elettronica (accesa ma ferma: il cartello dice "in attesa di autorizzazione") e un black jack elettronico.
Un altro minibar completa la sala.

Non credo che questo possa far concorrenza al casino' di saint-vincent... l'offerta e' completamente diversa, e peraltro molto simile a quella delle sale giochi che si trovano ormai ovunque.

Devo dire che a mio giudizio l'immagine generale e' piu' gradevole rispetto a quella di altri franchising del settore.

Curioso che Quart sia vietato ai residenti: forse in quella sala ci sono giochi da casino? Io non ci sono mai stato, ma provero' a farci un giro oggi stesso... sempre che, da residente, mi autorizzino a entrare a dare un'occhiata!

 

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