22 febbraio 2009

L'attento operato dell'Ufficio delle Dogane di Aosta

Realizzando il mio articolo sull'autoporto sono entrato in contatto con la locale Agenzia delle Dogane, diretta da Leonardo Stillavato. Il direttore , molto cortesemente, mi ha inviato alcune informazioni sull'attività dell'Agenzia. Siccome molti dati non ho potuto utilizzarli per l'articolo mi sembra che potrebbe essere di qualche interesse renderli noti ai miei visitatori.
Ecco il testo della nota:

«L’Ufficio delle Dogane di Aosta ha riscosso nell’anno 2008 diritti doganali per oltre 7.250.000 euro, mentre ammontano ad oltre 7.350.000 euro quelli riscossi nell’anno 2007.
Da evidenziare però che i dazi rappresentano soltanto circa l’1% delle somme riscosse.
Ciò è dovuto all’applicazione di trattamenti preferenziali, con applicazione di aliquote daziare ridotte o esenti, per via di accordi con Paesi terzi (es. Svizzera). La restante parte riscossa è dovuta all’IVA all’importazione per circa l’87% e ad altri diritti per circa il 12%.

Da evidenziare che dal 1993 buona parte delle operazioni di import/export controllate dagli Uffici doganali si sono trasformate, a seguito dell’abolizione delle barriere doganali fra gli Stati europei, in operazioni di cessione/acquisti intracomunitari, al cui controllo è attivamente impegnata l’Agenzia delle Dogane per le rilevanti evasioni fiscali scoperte nello specifico settore (frodi carosello).

Colgo l’occasione per illustrare le innumerevoli attività istituzionali dell’Agenzia delle Dogane, che contemplano, oltre al contrasto all’evasione fiscale (Dazi, Accise ed IVA intracomunitaria), la tutela della produzione nazionale (contraffazione, made in Italy), del patrimonio culturale, dell’ambiente, della sicurezza, della salute ed il contrasto al traffico di droga.

L’Agenzia delle Dogane facilita gli adempimenti degli operatori anche attraverso una mirata informazione professionale ed un corretto e fiduciario rapporto con gli stessi e le associazioni di categoria, applicando metodologie di controllo finalizzate alla compliance doganale, anche attraverso la promozione della innovativa figura dell’Operatore Economico Autorizzato Comunitario (A.E.O.), per rispondere alla duplice esigenza di garantire la sicurezza degli scambi internazionali e la velocità delle pratiche e dei controlli doganali».

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