22 aprile 2010

Dalla Plastica Bio di Ribes Ricerche al Progetto di ricerca Top Secret di Cogne Acciai Speciali

Una strumentazione del laboratorio chimico-biologico di Ribes Ricerche
Le imprese valdostane combattono la crisi mantenendo pigiato l’acceleratore della ricerca. Dopo i 7,25 milioni stanziati dalla Regione nel 2009 attraverso la legge 84 del 1993 (46,39 milioni distribuiti tra il 2000 e il 2008) cui corrisponde un investimento nella R&S circa doppio per le aziende valdostane, il 2010 si apre all’insegna di un nuovo finanziamento pari a 1,99 milioni per la realizzazione di progetti di ricerca industriale.

Le aziende interessate sono Ribes Ricerche (500mila euro), Thermoplay (133mila per il 2010 e 135mila nel 2011), Cogne Acciai Speciali (516mila nel 2010, 811mila nel 2011 e 375 nel 2012) e la Datalogic Automation s.p.a. che nel corso del 2009 ha incorporato la Laserval spa di Donnas (864.269,00 per l'esercizio 2010, 405.479,00 per il 2011 e 42.877,00 per il 2012).

Il progetto di ricerca di Ribes Ricerche ha come scopo la realizzazione di un materiale plastico biodegradabile partendo da un sottoprodotto dell’industria agro-alimentare: nel caso specifico, il siero di latte. Questo progetto risponde a due ordini di criticità ambientali: da una parte affronta il problema della dipendenza dei materiali plastici dal petrolio, dall’altro non mette in competizione materie prime ad uso alimentare con quelle destinate alla produzione di bioplastiche (come avviene ad esempio per la produzione di mais), risolvendo, al contempo, un’alternativa all’annoso problema dello stoccaggio dei rifiuti nelle discariche o negli impianti di compostaggio. «La ricaduta del progetto sarà, in primis, sul territorio della Valle d'Aosta – commenta Umberto Bena, AD di Ribes Ricerche- offrendo un elemento di competitività e l’ingresso in un mercato oggi ancora di nicchia ma con forti prospettive di crescita. Hanno espresso interesse sui risultati della ricerca Lampoplast srl, azienda di Issogne già specializzata nei processi di lavorazione, colorazione ed estrusione di materie plastiche, con produzione di semi-lavorati od oggetti finiti, e il Centro Essicamento Siero (Ass. Agricoltura e Risorse Naturali)».

La Thermoplay di Pont-Saint-Martin, azienda specializzata nei sistemi di iniezione a canale caldo per stampi di materie plastiche, è impegnata invece nella realizzazione di ugelli di nuova generazione con innovativi sistemi di otturazione. Una tecnologia che dovrebbe garantire all’azienda della Bassa Valle un significativo vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza sulla quale aveva investito molte energie Piero Enrietti, il fondatore dell’azienda, prima della sua recente scomparsa avvenuta all’inizio del mese di marzo.

La Datalogic Automation è impegnata nella realizzazione di un nuovo sistema laser per la marcatura industriale con l’impiego di architetture laser DPSS e in fibra ottica per la generazione di impulsi laser di elevata qualità temporale e spaziale.

La Cogne Acciai Speciali di Aosta invece sta lavorando ad un progetto di ricerca strategico nei futuri progetti aziendali e perciò particolarmente riservato tanto, che oltre al nome del progetto, peraltro piuttosto criptico, «CCO2012» come indicato nella delibera 864, dall’azienda fanno soltanto trapelare come si tratti di un progetto «articolato in varie fasi che dovrebbe consentire di arrivare ad ottenere un nuovo prodotto che va ampliare la gamma degli acciai inossidabili». Di più non è dato saperne per non dare punti di riferimento alla concorrenza. Sembra proprio che si dovrà per forza attendere il 2012 per svelare il mistero.

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