31 maggio 2010

Jacquin (Confidi Industriali): il mio Bilancio di questi 13 anni

Il 18 maggio, nella sala conferenze dell'albergo «Etoile du Nord» di Sarre, si è svolta trentacinquesima assemblea del Confidi Industriali, l’ultima da Presidente eletto di Federico Jacquin. All'argomento avevo già dedicato un post più che altro dedicato al personaggio Jacquin.

Questa volta ti offro un po' di elementi sull'attività del Consorzio. Lascio sullo sfondo la problematica 107 cui il presidente del Confidi Industriali ha dedicato ampi passaggi del suo intervento facendo i complimenti a Valfidi per essere uno dei 21 confidi italiani ad avercela fatta ad ottenere l'autorizzazione da Banca d'Italia, ma allo stesso tempo sottolineando quanto fosse dura rimanervi. Argomento su cui è tornato il Presidente della Giunta Augusto Rollandin nel suo saluto ribadendo quanto fosse necessario valutare un cammino comune per i confidi valdostani. Inutile dire che dell'argomento scriverò ancora.

Jacquin ha offerto ai presenti una sorta di excursus che ha ben illustrato come si è modificato il Confidi sotto la presidenza dell’imprenditore edile di Issogne. E su questo ho deciso di concentrare l'attenzione del mio post. «La gestione del Consorzio - ha spiegato - è passata dalle banche convenzionate alla segreteria interna al fine di avere un controllo diretto sull’attività e da due anni a questa parte ci siamo dotati di una sede operativa autonoma. Abbiamo creato nel 2000 un consistente fondo alluvione insieme a Confindustria Valle d’Aosta e alla Sezione Edile per aiutare le imprese e i nuclei familiari colpiti dal tragico evento dell’ottobre 2000. Nel 2003 abbiamo assegnato due borse di studio intitolate al nostro beneamato Presidente “Efisio Noussan” per la partecipazione a due master universitari. Siamo stati assegnatari dei Fondi antiusura L. 108/1996 e abbiamo aderito alla controgaranzia di MedioCredito Centrale. Già da ottobre 2008 ci siamo attivati nei confronti dell’Amministrazione regionale per chiedere il rinvio delle rate sui mutui».

In questi anni sono state create diverse linee di finanziamento ad hoc allo scopo di: aiutare le aziende consorziate coinvolte nel fallimento OP Computer (1999); concedere liquidità attraverso le esigenze di metà anno che sono andate ad aggiungersi a quelle di fine anno (dal 2000); soccorrere le imprese coinvolte nell’alluvione (2000); finanziare gli investimenti connessi all’introduzione dell’Euro (2001); sostenere l’occupazione mediante il “Bridge 3”(2003); assistere le imprese che vantano crediti nei confronti di aziende sottoposte a procedura fallimentare (2005); sviluppare le fonti energetiche alternative (2008); sostenere la liquidità mediante il “Bridge 4” (2008).

Oggi i soci sono 270; lo stock dei finanziamenti complessivi al 31 dicembre 2009 ammonta a 41 milioni di euro di garanzie con un forte incremento rispetto allo scorso anno (€ 35,9 milioni). Le pratiche deliberate nel 2009 sono state 547. Il patrimonio del Consorzio è salito a €15,6 milioni grazie anche alle risorse di cui alla l.r. 1/2009, che l’Amministrazione regionale ha destinato a incremento dei fondi rischi consortili. L’indice di copertura delle garanzie è del 38% e dunque un valore di tutto rispetto se paragonato alla realtà dei Confidi nazionali.

Il Consorzio è intervenuto nel corso del 2009 a copertura di insolvenze per €18.766, mentre sempre nello stesso periodo sono state recuperate somme per €52.966. Ciò significa che lo scorso anno i recuperi sono stati maggiori dei pagamenti effettuati, con una differenza a nostro favore di €34.200. La percentuale di insolvenza per il 2009 è dello 0,05% delle garanzie in essere; se, però, si tiene conto dei recuperi la percentuale di insolvenza è addirittura negativa. Grazie alla Regione Autonoma Valle d’Aosta, in applicazione alla l.r.75/1990, sono stati erogati ai nostri consorziati nel corso del 2009 (competenza 2008) contributi in c/interesse per un totale di €1.580.162.

«Ho condotto in tutti questi anni – ha concluso Jaqcuin - il Consorzio con amore e entusiasmo. Sono contento di lasciare al mio successore un Confidi in salute. I comportamenti sono una parte costitutiva e ineliminabile del nostro essere uomini. L’essere umano come tutti gli esseri viventi è per natura egoista, di conseguenza la necessità stessa di sopravvivenza lo spinge a comportamenti finalizzati al proprio interesse. Naturalmente l’egoismo di un soggetto porta inevitabilmente a danneggiare o comunque a limitare gli interessi del prossimo. Essere egoisti significa far del male a sé stessi e agli altri, ma per fortuna l’uomo possiede forze contrarie che equilibrano l’umanità: l’altruismo e la solidarietà».

30 maggio 2010

Aosta è la Nostra Città

Anche se l'argomento non è strettamente economico ti propongo visitatore l'editoriale che ho pubblicato questa settimana sul Corriere della Valle.

Augusto Rollandin interpellato venerdì scorso, al termine della tradizionale conferenza stampa di giunta, su cosa dicessero gli ultimi sondaggi non aveva ovviamente risposto alla domanda (è vietato citarli nelle ultime settimane di campagna) limitandosi ad un sibillino «dice, dice». Il sorriso, trattenuto a forza, per non lasciarsi sfuggire altro, tuttavia doveva far pensare che nel quartiere maggiore unionista il risultato di Domenica fosse atteso.

Bruno Giordano e Alberto Follien sono infatti rispettivamente il nuovo sindaco e vice della città di Aosta, eletti con il 59,78%, (10.858). Su 28.897 elettori, i votanti sono stati 19.079 (66,02%). Il dato dell'astensione (che ormai è un must nazionale) è indubbiamente secondario rispetto ad una affermazione netta e che, nelle dichiarazioni più volte rese dai leader dell’attuale maggioranza, ufficializza l’apertura di un dialogo tra le forze regionaliste e l'attuale governo di centrodestra.

Tanti i temi sul tavolo, dal federalismo fiscale al capitolo tutto particolare dell’Iva da importazione. Un’affermazione che – sempre a detta dei diretti interessati – non modifica però gli equilibri regionali. Validità della strategia ed evoluzioni nelle alleanze saranno però meglio valutabili nei prossimi mesi. Lo scenario economico, i fatti della Grecia e la necessità di Tremonti di rimettere i conti a posto di certo non sembrano dei facilitatori di questi scenari. Ovviamente se ci limita a preoccuparsi della “cassa”.

Le tre forze autonomiste (anche per merito dell'eccezionale performance della Stella Alpina) hanno sfiorato, per una manciata di voti, la soglia del 50%. Il Pdl non è andato oltre il 10% e la lega Nord non è entrata in Consiglio comunale. Se si aggiunge che il Pd chiude al 12,2% ci si rende conto che i partiti regionalisti sono sempre più padroni del territorio dove ormai, in maggioranza o all'opposizione, leggasi Alpe, rappresentano il 69% dell'elettorato.

Ad una prima lettura sembrerebbe evidente che per questo elettorato il riferimento all'area di centrosinistra o di centrodestra non appare particolarmente vincolante, anche se è un dato di fatto che l'Uv rispetto al 2005 ha perso un migliaio di suffragi che però sembrerebbero essere stati intercettati dalla Stella Alpina o essere confluiti nel mare magnum dell’astensione. Quello che è certo è che quasi nessuno di questi voti ha trovato al di fuori della coalizione di maggioranza una casa sufficientemente accogliente.

Già la scorsa settimana sul futuro amministrativo di Aosta avevo espresso alcuni auspici sintetizzati dall’affermazione «dare una speranza a questa città». Vorrei oggi aggiungere che per dare speranza occorre agire avendo ben presente come il servizio politico sia una delle massime forme di carità e – mi auguro – che in tutti gli eletti questo profondo desiderio sia presente con passione. E mi rivolgo anche a coloro che sono rimasti fuori dall’assemblea consiliare affinché il loro impegno per il bene comune – che avevano manifestato con la scelta di candidarsi – non venga meno. Tutti dobbiamo percepirci responsabili di questa città e questo è possibile già a partire da piccolissimi gesti quotidiani che possiamo compiere tutti i giorni. Aosta è la nostra città.

29 maggio 2010

Delibere di Giunta: Segnalazioni per le Aziende (53) - Fiction di Rai Uno con Luciana Littizzetto in Valle d'Aosta

PRESIDENZA DELLA REGIONE


Censimento agricoltura
La Giunta ha approvato il Piano regionale per la realizzazione del 6° Censimento generale dell’agricoltura e la costituzione dell’Ufficio regionale di censimento e della Commissione tecnica regionale. (delibera 1.483)


ATTIVITA’ PRODUTTIVE

Certificazione energetica
La Giunta ha approvato le modalità di riconoscimento dei corsi di formazione utili ai fini dell’accreditamento dei soggetti abilitati al rilascio dell’attestato di certificazione energetica degli edifici. (delibera 1.448)



Foire d'été
Sono state approvate le azioni di promozione delle manifestazioni estive di artigianato di tradizione: la 57ª Mostra-Concorso dell’artigianato valdostano di tradizione, la 42ª Foire d’Eté, l’Atelier, le Mostre permanenti delle lavorazioni tradizionali e la Scultura dal vivo, con l’adesione alle offerte pubblicitarie, per una spesa complessiva di 84 mila euro. L'impegno di spesa è di 84mila euro. (delibera 1.449)


 
ISTRUZIONE E CULTURA

Fiction Rai Uno con Luciana Littizzetto in Valle d'Aosta
L’Esecutivo ha approvato le riprese televisive al Castello di Fénis, al Teatro romano di Aosta,  e in particolare presso il Casino de la Vallée, il Grand Hôtel Billia ed il Centro congressia cura della ITC Movie srl di Bologna, nell’ambito della produzione della serie televisiva «Fuori classe», con attrice protagonista Luciana Litizzetto, in onda su Rai uno, nella prossima stagione autunnale. L'impegno di spesa è di 19mila euro. Le riprese avverrano tra il 25 giugno e il 2 luglio.   (delibera 1.498)

28 maggio 2010

Zone Franche Urbane Addio. E le Montane? Non Pervenute!

Le zone franche urbane non esistono più. Nell'ultima finanziaria si parla di «zone sburocratizzate» e, per ora, si parte dal Sud. Leggete qui.

L'impressione è che per le zone franche montane la strada più che in salita ormai non sia più neppure segnata sulle cartine. Manco un sentierino...

Pierantonio Genestrone (Camera di Commercio) Presenta gli Obiettivi Ineludibili della sua Presidenza

Seconda parte dell'intervista al presidente della Chambre Pierantonio Genestrone su Rigenergia 2010. La prima è stata pubblicata ieri.

I numeri di Rigenergia?
Innanzitutto 140 espositori, 190 marchi presenti e 8000 visitatori attesi.

Gli orari della manifestazione?
Venerdì e sabato dalle 10 alle 21 e Domenica 30 maggio: dalle 10 alle 19.

È un’iniziativa insomma aperta a tutta la città?
Sì e da quest’anno puntiamo a coinvolgere anche gli amministratori di condomini.

La manifestazione sarà ospitata all'Autoporto in merito a questa'area la Chambre ha un progetto...
Il progetto parte dall’amministrazione regionale. Si è costituita una commissione che vede seduti allo stesso tavolo Regione, Autoporto e Chambre per arrivare alla creazione di un Centro fieristico. Non bisogna avere fretta, non deve essere una cattedrale nel deserto e si deve capire se esistono i presupposti per realizzarlo.

Fra le iniziative di rilievo della Chambre c'è Buy in Vda, la Borsa internazionale del turismo di montagna, la cui prima edizione è stata lanciata nel 2008...
Sicuramente Buyin'VdA ha rappresentato l'avvio di un percorso di revisione del modo di strutturare il turismo in Valle d'Aosta. Dopo due edizioni "lancio", con la Regione stiamo approfondendo la questione per capire come proseguire il cammino. Il 2008 e il 2009 hanno infatti rappresentato due momenti utili per riunire intorno ad un tavolo gli operatori e, per così dire, obbligarli a ragionare su come eventualmente aggregarsi per presentare dei prodotti da lanciare sul mercato che fossero qualcosa di più del semplice soggiorno o del soggiorno + ski pass. Non è stato facile, perché ogni operatore ha la sua visione del mercato e i suoi interessi e trovare un minimo comune multiplo dal quale partire come momento di contatto è complicato.Per facilitare il confronto e l'aggregazione sono stati proposti dei corsi di formazione e, devo ammettere, che tra la prima e la seconda edizione si sono potute notare delle grandi differenze in positivo tra le proposte presentate. Il lavoro di formazione dei nostri operatori costituisce solo una parte di Buy. Difatti, la Borsa del turismo di montagna prevede un incontro tra chi vende e chi compra. E qui sta il secondo punto. Come scegliere i tour operator o le agenzie da invitare a Buy? Quali sono i mercati di riferimento e come individuarli? Con la Regione stiamo ragionando per definire una strategia comune.

Ci sono altre iniziative in programma?
La Giunta camerale ha dato mandato al rappresentante del commercio di approfondire la possibilità di organizzare una sorta di salone del commercio di montagna. Stiamo lavorando avendo come prospettiva il prossimo autunno.

La sua presidenza dura fino al 2013. Quali sono i suoi obiettivi di lungo periodo. Le priorità ineludibili...
L’aspetto più importante è dialogare con la Regione. Noi siamo un suo ente strumentale e quindi stiamo portando avanti iniziative sempre in accordo con l’ente pubblico Poi c’è la necessità di un maggiore contatto e scambio con i rappresentanti del mondo delle imprese. La Chambre in effetti ha avuto il grande merito di mettere seduti tutti intorno ad uno stesso tavolo le associazioni di categoria. Infine il fatto di avere una sede unica tutta nostra.

La Chambre è un osservatorio eccezionale della vita economica della nostra regione. A breve avremo proprio un evento che va in questa direzione.
Esattamente. Si tratta della giornata dell’economia che si svolgerà l’8 giugno presso l’Università della Valle d’Aosta in occasione della quale cercheremo di capire, con i dati forniti da Unioncamere, lo stato di salute del mondo economico valdostano. Concentreremo la nostra attenzione sul credito e sull’edilizia.

27 maggio 2010

Consiglio Regionale: I Temi economici dell'Ultima Seduta (8)

Torno a proporre i temi economici dell'ultima seduta del consiglio regionale che si è svolta nella giornata di  mercoledì 26 maggio.

Il Vicepresidente del Consiglio Valle, Albert Chatrian (Alpe), ha chiesto, con un'interrogazione, notizie circa l'attuazione del Piano operativo dei lavori pubblici del 2010.
Il Consigliere Raimondo Donzel (PD) con una interpellanza ha posto l'attenzione sulla situazione occupazionale dei lavoratori del Gruppo Engineering di Pont-Saint-Martin.
Il Consigliere Gianni Rigo (PD) ha voluto conoscere con un'interpellanza la situazione gestionale e organizzativa della società Vallenergie.

In apertura di sessione europea e internazionale, convocata oggi, mercoledì 26 maggio 2010, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha illustrato all'Assemblea le attività di rilievo europeo e internazionale svolte dalla Regione nel 2009. Esaurita la relazione del Presidente della Regione sulle attività di rilievo europeo e internazionale svolte dalla Regione nel 2009, il Consiglio ha esaminato il documento pluriennale di indirizzo sulle attività della Regione in campo europeo e internazionale. Il testo è stato approvato con 24 voti favorevoli e 8 astensioni (Alpe e PD). L'Assemblea regionale ha invece approvato all'unanimità il disegno di legge comunitaria regionale 2010, riguardante l'attuazione delle direttive dell'Unione europea in materia di servizi nel mercato interno.

L'Assemblea ha espresso, infine, parere favorevole all'unanimità sullo schema di decreto legislativo concernente le norme di attuazione dello Statuto speciale sull'istituzione di una sezione di controllo della Corte dei Conti.

Pierantonio Genestrone Presenta la Sua Rigenergia 2010: Business, Ambiente e Spettacolo (1)

Da sinistra Pierantonio Genestrone (Presidente della Chambre di Aosta) con il titolare di questo blog nella sala di registrazione di Radio Proposta in Blu
In vista dell'appuntamento con Rigenergia vi propongo, suddivisa in due parti, il testo dell'intervista fatta a Pierantonio Genestrone, 65 anni, presidente della Chambre e dell'Ascom Valle d'Aosta, l'associazione dei commercianti valdostani aderente a Confcommercio, per il programma di Radio Proposta in Blu «ImpresaVda». L'intervista è stata anche ospitata sulle colonne del Corriere della Valle. Cosa aspettati ad abbonarti? Soltanto 38 euro... Se poi dimostri di essere un lettore di ImpresaVda...

Genestrone, la Valle d'Aosta ha finalmente la sua Camera di Commercio. Che cosa ha significato e significa questo per gli imprenditori valdostani?
La Camera funziona dal 2005. Il dato più importante è la possibilità del mondo imprenditoriale di
poter collaborare con la Regione nel creare iniziative a favore di tutto il tessuto economico regionale
nei più importanti settori. Proviamo ad illustrare i servizi, gli atout che garantisce una simile struttura...

Ricordiamo che prima le funzioni camerali erano in capo alla Regione...
Noi abbiamo ereditato dalla Regione alcuni servizi importanti. Prima di tutto quello di anagrafica e di certificazione, che ci permette di avere dei dati su tutte le imprese valdostane. Informazioni che potrebbero
essere sviluppate attraverso la creazione di un ufficio Studi. E poi la regolazione del mercato con il servizio di conciliazione e arbitrato. Nel corso del 2010 verrà avviata, ad esempio, la promozione di contratti tipo: – uno è stato già fatto con i carrozzieri e un altro prossimamente riguarderà le lavanderie. Iniziative avviate anche nell’interesse dei consumatori. Non dimentichiamoci che in Camera di Commercio c’è anche un
rappresentante delle associazioni consumatori come dei sindacati e delle professioni. Molto probabilmente
poi per fine anno avremo il primo prezzario edili e verrà ampliata l'attività di vigilanza metrica, che riguarda soprattutto i distributori di benzina. Ci terrei a precisare che il nostro ruolo consiste principalmente nell’aiutare le imprese dove ci sono delle manchevolezze che potrebbero portare a multe. Lo Stato ci ha anche dato mandato per controllare i prodotti made in Italy.

E poi c’è un’attività di promozione...
Questa non era un’attività regionale. Possiamo dire che è la grande novità. In questo settore oltre ad
avviare una collaborazione con la Regione nella programmazione di attività di animazione tecnologica e
di cooperazione transfrontaliera sull'innovazione, la Chambre è impegnata a organizzare, fra gli altri,
Rigenergia 10 e ad approfondire la possibilità di organizzare altre manifestazioni nel settore del commercio
e dell'enogastronomia.

Dal 27 al 30 maggio ci sarà Rigenergia 2010. Spieghiamo di che cosa si tratta?
Con la quarta edizione Rigenergia diventa un progetto per trasformare la Valle d'Aosta in un laboratorio
alpino di eccellenza su risparmio energetico, energie rinnovabili efficienza energetica degli edifici e mobilità sostenibile. Confermata la location della fiera nell'area dell'autoporto di Pollein, alle porte di Aosta, dove verrà allestito un Palaexpo in grado di accogliere su 5.000mq fino a 150 espositori, il programma è stato arricchito affinché la nostra fiera delle rinnovabili possa offrire molto di più di una delle tante esposizioni che
stanno nascendo in ogni angolo d'Italia sull’argomento. In tale ottica, si è deciso di trasformare la cosiddetta
area istituzionale, posta all'ingresso della fiera in un Villaggio scientifico. Qui saranno presentate le maggiori innovazioni e alcune best practice, tra le quali la monoposto elettrica della squadra corse del Politecnico di Torino. Sempre nell'area d'ingresso, come per le passate edizioni, troverà posto il Laboratorio CoaLaB.

Cioè?
È un percorso didattico-espositivo interattivo dove saranno mostrati ed illustrati impianti mobili per la produzione di energia rinnovabile e fornite informazioni relativamente al risparmio energetico, ai materiali da costruzione naturali, ai sistemi di arredo e di mobilità sostenibile e all'utilizzo razionale delle risorse. Nel villaggio scientifico ci sarà poi la fattoria delle rinnovabili, uno spazio ricreativo interno con animazione,
per disegnare e giocare con i cubetti di happymais. L'area sarà arricchita dai disegni/collage realizzati
dalle classi delle scuole dell'infanzia e dagli alunni delle scuole primarie che parteciperanno all'iniziativa "I colori dell'Energia". A completamento del programma sono organizzati corsi di formazione e seminari per imprese e professionisti, convegni tematici, incontri con buyers esteri, workshop tecnici e divulgativi e
una mattinata dedicata all'incontro tra studenti, imprese e mondo scientifico. Inoltre, sabato è previsto
uno spettacolo del comico di Zelig Paolo Migone dal titolo «L'Arca di Migonoé», dove il comico sarà  il patriarca che vuole salvare – e promuovere - non gli animali, ma le soluzioni che coniugano business e sostenibilità, e domenica ci sarà la «Sfida impossibile» tra una monoposto elettrica, un’auto da rally e un aereo. (continua)

26 maggio 2010

I Giovani Imprenditori Fanno Impresa sul Blog ImpresaVda

Un piccolo promo, diffuso oggi da Confindustria Valle d'Aosta attraverso una nota dell'associazione, di una iniziativa che se sei un visitatore attento di ImpresaVda ricorderi essere stata lanciata qualche giorno fa e che puoi leggere qui. Ti rinnovo il mio invito a dire la tua, a porre quesiti, ad esprimere riflessioni.

Informare dialogando. Non uno slogan ma l’obiettivo che accomuna il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Valle d’Aosta, guidati da Oliviero Gobbi, e il blog ImpresaVdA, diretto dal giornalista Fabrizio Favre.

Da alcuni giorni, infatti, è nata una collaborazione tra il gruppo giovanile industriale valdostano e il mondo del giornalismo economico e di impresa valdostano. Nei dettagli il blog ospiterà una rubrica del gruppo Giovani Imprenditori, aggiornata con cadenza quindicinale. A proporre degli scritti, dedicati al fare impresa, saranno alcuni componenti dell’associazione. Gli argomenti spazieranno da chi sono i giovani imprenditori, passando per i pro e contro del fare impresa in Valle d’Aosta fino a temi pratici quali i rapporti con le banche. La finalità è, dunque, anche quella di parlare ad altri giovani che siano interessati ad entrare nel mondo dell’imprenditoria oppure che, con una loro attività, ne facciano già parte. L’obiettivo, come già accennato, è dunque quello di dialogare, di confrontarsi e di riflettere su argomenti pratici, riguardanti il mondo del fare impresa in Valle d’Aosta.

«Per puntare a questi ambiziosi obiettivi - fa rilevare il Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Valle d’Aosta, Oliviero Gobbi - abbiamo scelto il blog ImpresaVdA, ritenendolo uno strumento moderno e sicuramente giovane che ci offre la possibilità di confronto, interventi, domande e risposte».

L'aostana Niso Biomed fra le 18 Imprese Finaliste del Concorso «Il Talento delle Idee»

Terza tappa delle premiazioni locali del concorso nazionale «Il Talento delle Idee», indetto dal Gruppo UniCredit con i Comitati Territoriali UniCredit e dai Giovani Imprenditori di Confindustria per valorizzare le migliori idee imprenditoriali innovative in Italia.

Delle 66 candidature pervenute da Piemonte – Valle d’Aosta – Liguria – Lombardia, la commissione esaminatrice - formata da esponenti dei Comitati Territoriali di UniCredit, dai Giovani imprenditori di Confindustria e da esperti della Fondazione FinancIdea - ha selezionato le migliori tre.

Per la NISO BIOMED di Aosta ha ritirato il premio Michele Guala. La società aostana, attiva nel settore biomedicale, propone di commercializzare un dispositivo, chiamato MT 21-42, che integra e potenzia l’esame del tratto digestivo superiore, conducendo in tempo reale le analisi chimiche. Grazie a questo dispositivo, la gastroscopia diventerà polifunzionale e avrà un potere diagnostico superiore rispetto alle analisi tradizionali. Il dispositivo diagnostico ha già condotto la sperimentazione clinica ed è in fase di industrializzazione.

Lo stesso riconoscimento è spettato a Daria Tirone di SENSABILE di Torino. La giovane imprenditrice, con esperienza nel settore dei servizi per disabili, vince con un’innovativa soluzione per la progettazione e produzione di ausili personalizzati per disabili para-tetraplegici. Grazie a tecniche innovative di rapid manufacturing la società è in grado di realizzare oggetti personalizzati che si distinguono per il basso costo e la rapidità di produzione. L’obiettivo dell’impresa è di servire il 30% del mercato in 5 anni.

Premiato anche Alessandro Daniele della EPoS di Torino, per la proposta di produrre matrici metalliche con grani sensibilmente più piccoli di quanto finora prodotto, sia a livello scientifico che industriale. Il processo messo a punto da EPoS, secondo le previsioni, dovrebbe portare ad un aumento del 30-50% della durezza e della tenacità del materiale. Il processo potrà essere utilizzato nei settori biomedicale e automotive.

Per NISO BIOMED, SENSABILE ed EPoS sono previsti finanziamenti personalizzati e un programma di Master/Training altamente qualificato.

«La rete dei Comitati Territoriali UniCredit, anello di congiunzione fra banca e territorio, ha fornito un utile supporto all’individuazione e alla valutazione dei progetti imprenditoriali più promettenti - commenta Alessandro La Porta, responsabile Territorial Relations Department UniCredit Group - I Comitati, in questo progetto, hanno confermato, ancora una volta, il proprio ruolo a sostegno del territorio e la capacità di essere propulsori di innovazione: tema quanto mai prioritario per lo sviluppo del nostro Paese».

«Il Talento delle idee ci permette di fare leva sui giovani, ideatori e suggeritori di proposte innovative - sostiene Giuseppe Bordon presidente SAVDA Spa, Società Autoservizi Valle d’Aosta e presidente del Comitato Territoriale UniCredit Valle d’Aosta - L’innovazione nelle sue varie declinazioni permette anche alla classe imprenditoriale del nord ovest di crescere e di confrontarsi con le sfide lanciate costantemente dai mercati».

«Le start up e le proposte imprenditoriali selezionate sono state scelte dalla commissione in base a precisi criteri – spiega Alberto Piantoni amministratore delegato del Gruppo Sistemi 2000 e presidente del Comitato Territoriale UniCredit Brescia – I vincitori si sono distinti per originalità, realizzabilità tecnica e potenzialità di sviluppo, adeguatezza delle competenze del management team, interesse del progetto per gli investitori, attrattività del mercato di riferimento, qualità e completezza dell’esposizione delle informazioni».

Quella del capoluogo piemontese, svoltasi presso la sede di UniCredit Private Banking, è la terza delle 6 premiazioni in corso nelle altrettante aree territoriali interessate dal concorso (Trentino Alto Adige - Friuli Venezia Giulia – Veneto; Piemonte – Liguria - Valle d’Aosta – Lombardia; Emilia-Romagna – Toscana; Umbria – Marche – Lazio; Abruzzo – Molise – Basilicata – Puglia – Campania – Calabria; Sardegna - Sicilia).

I 18 vincitori locali concorreranno, inoltre, all’assegnazione di 3 premi a livello nazionale, che saranno assegnati l’11 giugno a Santa Margherita Ligure in occasione del Convegno annuale dei Giovani Imprenditori di Confindustria.

«Voglia di fare impresa e mettersi in gioco, qualità e originalità: queste – secondo Vincenzo Nasi, Vice Presidente Nazionale con delega all’Università, Scuola e Formazione Giovani Imprenditori Confindustria – le parole d’ordine che hanno contraddistinto le numerose proposte imprenditoriali pervenute. Un chiaro segnale di come ci sia in Italia un terreno fertile per la ricerca e l’innovazione, insieme a giovani pronti ad impegnarsi per tramutare in realtà idee imprenditoriali, frutto spesso della collaborazione con incubatori universitari e centri scientifici, a favore dello sviluppo del territorio e dell’intero Paese».

Federmanager e Cida: Invecchiamento, Risparmio, Previdenza

Il marasma elettorale non mi ha permesso di dare la giusta rilevanza ad una iniziativa ad una iniziativa promossa da Federmanger Valle d’Aosta e dalla Confederazione italiana dirigenti e alte professionalità (Cida) - Unione regionale della Valle d'Aosta che ieri, alle 18,30, presso l’incubatore d’impresa di Aosta hanno proposto un incontro sul tema «Invecchiamento, risparmio, previdenza».



Fortunatamente il Presidente di Cida e Federmanager Marco Farinet mi ha inviato un suo commento che volentieri ospito nel mio blog.

Nello scenario di crisi che costantemente i media ci descrivono, può essere difficile rivolgere la propria attenzione alle questioni di lungo periodo, ma solo in questa prospettiva si possono cogliere gli aspetti dell'evoluzione della società.

Nel mondo "occidentale" lo scenario è caratterizzato dall’invecchiamento della popolazione che si accompagna ad importanti questioni sociali che rischiano di compromettere in modo significativo gli equilibri che esistevano in passato, già oggi in corso di modifica, tra le fasce dei giovani e quelle degli anziani e dei vecchi.

L'equilibrio delle risorse economiche tra chi è attivo e produce valore e chi ha superato questa fase e forzatamente ne consuma mediamente più di quante ne crea, deve poter contare sul "capitale" di risorse che quest’ultimo ha contribuito a creare nel periodo della propria attività.

L'invecchiamento in sé rischia inoltre di condurre ad un decremento dell'innovazione e, in ultima analisi, ad un impoverimento dello sviluppo, con un'azione sinergica negativa sulla capacità della società di rinnovarsi e di progredire. È quindi fondamentale controbilanciare questi meccanismi con una visione prospettica che permetta di graduare gli sforzi atti a favorire un bilancio neutro tra la produzione e il consumo delle risorse nell'arco della durata dell'esistenza di ciascun individuo, anche attraverso la creazione di regole che favoriscano il risparmio e la rendita differita, che incentivino un'interazione efficace tra le diverse generazioni e stimolino comportamenti che permettano di ritrovare costantemente e flessibilmente il punto di equilibrio con l'evolversi della situazione anagrafica.

Su questo tema sono intervenuti la Professoressa Elsa Fornero, esperta di questioni previdenziali, Docente di Economia presso l'Università e Direttore del CeRP di Torino, e il Dr. Giuseppe Coppola, Direttore della sede dell'INPS della Valle d'Aosta.

Le relazioni di entrambi sono disponibili, per chi fosse interessato, presso l'Ufficio dell'Unione Regionale CIDA della Valle d'Aosta (aofndai@tin.it).

Marco Farinet (Pres. U.R. CIDA e Federmanager Valle d'Aosta)

25 maggio 2010

Assemblea Confidi Albergatori

Giovedì 27 maggio, alle 15, presso il centro congressi dell’hotel Etolie du Nord di Sarre, si terrà l’Assemblea Generale Ordinaria della CONFIDAL, societa cooperativa di garanzia collettiva fidi fra gli albergatori, le imprese turistico-ricettive, commerciali ed attività di servizi della Valle d’Aosta. All'ordine del giorno  la relazione del Presidente del Consiglio di Amministrazione della cooperativa, Pericle Calgaro, sull’esercizio chiuso al 31.12.2009, la presentazione del bilancio per l’approvazione con le relative deliberazioni di nomina della società di revisione per la certifica.

«In estrema sintesi - spiega Calgaro in una nota - si può dire che i 284 soci della cooperativa rappresentano più del 70% delle Aziende Alberghiere delle Valle d’Aosta, di cui 254 con affidamenti residui per euro 28.636.305,00. Gli affidamenti globali ammontano ad euro 40.306.841,00, gli affidamenti a breve termine a euro 10.116.205,00 e il fondo rischi ad euro 3.865.375. Il patrimonio societario ammonta a euro 7.423.417,00, cioè 28.740,00 euro per ogni azienda affidata. L’esposizione media per azienda è di euro 112.299,00. Le garanzie rilasciate dal Confidi ammontano a euro 12943.152,50 mentre le garanzie personali ricevute dai soci testimoniano 4.030.684,10 euro. L’utile netto del 2009 è di euro 15.236,87 di cui 10.665,80 andranno ad incrementare il Fondo Rischi mentre 4.571,07 euro implementeranno la Riserva legale. Il rapporto patrimonio/soci, fondo rischi/soci, dimostrano la buona salute della CONFIDAL».

Gli amministratori della Società Cooperativa sono Calgaro Pericle (Presidente), Truchet Renzo (Vice Presidente), Perucca SilvanaDemichelis Giuseppe e Maquignaz Luciano. Il Collegio dei Sindaci è composto da Girardi Corrado (Presidente), Odisio Gianni (Effettivo), Pressendo Paolo (Effettivo), Bertelli Franca (Supplente) e Piaggio Roberto (Supplente).

24 maggio 2010

Elezioni Comunali 2010: Voti e Commento

Rollandin interpellato venerdì scorso, al termine della tradizionale conferenza stampa di giunta, sugli ultimi sondaggi non aveva ovviamente risposto alla domanda (non si possono citare i sondaggi) limitandosi ad un sibillino «dice, dice». Il sorriso, trattenuto a forza, per non lasciarsi sfuggire altro tuttavia doveva far pensare che nel quartiere maggiore unionista il risultato di oggi fosse atteso.

Bruno Giordano e Alberto Follien sono infatti rispettivamente il nuovo sindaco e vice della città di Aosta, eletti con il 59,78%, (10.858): 23,68% Union Valdôtaine, 8,63% Stella Alpina, 9,92% Il Popolo della Libertà, 7,73% Fédération Autonomiste e 1,61% Lega Nord). Sconfitti i ticket Carlo Curtaz- Iris Morandi che ha ottenuto il 26,52% (4.822 voti) (19,05% Alpe e 5,50% Sinistra per la Città) e quello Michele Monteleone -Fabio Platania con il 13,76% dei voti (2.502): 12,21% Partito Democratico e 1,68% Italia dei Valori. Su 28.897 elettori, i votanti sono stati 19.079 (66,02%). Le schede bianche sono state 210 (1,10%), le schede nulle 687 (3,6%).

Il dato dell'astensione (che ormai è un must nazionale) è indubbiamente secondario rispetto ad una affermazione netta e che consolida l'obiettivo delle forze regionaliste di aprirsi un ponte con l'attuale governo di Roma continuando però a pesare sul territorio regionale. Le tre forze autonomiste (anche per merito dell'eccezionale performance della Stella Alpina, con un Mauro Baccega re assoluto delle preferenze) hanno infatti sfiorato, per una manciata di voti, la soglia del 50%. Il Pdl non va oltre il 10% e la lega Nord non entra in Consiglio comunale. Se si aggiunge che il Pd chiude al 12,2% ci si rende conto che i partiti regionalisti sono sempre più padroni del territorio dove ormai, in maggioranza o all'opposizione, leggasi Alpe, rappresentano il 69% dell'elettorato. Tuttavia è evidente che per questo elettorato il riferimento all'area di centrosinistra o di centrodestra non appare particolarmente vincolante, anche se è un dato di fatto che l'Uv rispetto al 2005 ha perso un migliaio di suffragi che però sembrerebbero essere stati intercettati dalla Stella Alpina.

In conclusione appare evidente una forte investitura al nuovo sindaco per dare il via al piano grandi opere (metropolitana o people mover che sia in testa) su cui si era concentrato il dibattito elettorale.

Gli eletti
Oltre al sindaco Bruno Giordano e al vice-sindaco Alberto Follien, sono stati eletti nel Consiglio comunale di Aosta: Marco Sorbara, Lorella Zani, Aldo Di Marco, Cristina Galassi, Celestino Liparoto, Ezio Riccio, Valerio Lancerotto, Luca Merighi (Union Valdotaine); Mauro Baccega, Stefano Borrello, Delio Donzel, Guido Cossard, Flavio Serra, Carlo Marzi (Stella Alpina); Patrizia Carradore e Salvatore Luberto (Federation autonomiste); Andrea Paron, Luca Mantione e Ettore Vierin (Pdl); Carlo Curtaz e Iris Morandi - candidati sindaco e vice sindaco -, Secondina Squarzino, Mario Vietti, Gianpaolo Fedi, Loris Sartore (Alpe), Paolo Momigliano Levi (Sinistra per la città); Michele Monteleone e Fabio Platania - candidati sindaco e vice sindaco - e Giuliana Ferrero (Pd).

23 maggio 2010

I Giochi Sono Fatti

...si accettano pronostici

22 maggio 2010

Delibere di Giunta: Segnalazioni per le Aziende (52) - Lavori ex-Splendor e Imprenditoria Giovanile

AGRICOLTURA E RISORSE NATURALI


Contributi aziende agricole
Sono stati concessi contributi, a favore di cinque aziende agricole, per la realizzazione di locali per la lavorazione e la trasformazione di prodotti agricoli aziendali. L’impegno di spesa è di 581 mila euro. (delibera 1.369)

ATTIVITA’ PRODUTTIVE


Convenzione con Finaosta per il Coa
L’Esecutivo ha deliberato la convenzione tra la Regione e la società Finaosta per il funzionamento del COA, il Centro Osservazione e Attività, sull’energia. (delibera 1.366)

Imprenditoria giovanile
E’ stato concesso un contributo di 60 mila euro, in conto capitale a favore di un’impresa industriale, ai sensi della legge regionale n. 3 del 2009 Interventi regionali per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile. Si tratta del birrificio «Chaco» di Etroubles. (delibera 1.361)

Contributo cooperativa sociale
E’ stato corrisposto un contributo di 55 mila euro a favore della cooperativa sociale «Le Soleil» di Hône, ai sensi della legge regionale n. 27 del 1998 Testo unico in materia di cooperazione. (delibera 1.362)


OPERE PUBBLICHE, DIFESA DEL SUOLO ED EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

Lavori ex-Splendor
La Giunta ha deliberato l’aggiudicazione definitiva al raggruppamento di imprese, con sede in Padova, per la progettazione, la realizzazione delle opere e la fornitura degli arredi del Teatro regionale (ex Splendor), in via Festaz ad Aosta. Si tratta del raggruppamento denominato «Decima Italia s.r.l - Idro Erre Spa - Tecnologie Industriali s.r.l.». L'impegno di spesa è di 3,5 milioni di euro.(delibera 1.413)


TURISMO, SPORT, COMMERCIO E TRASPORTI

Nuovo autobus
Sono stati concessi contributi per spese di investimento nel settore del trasporto pubblico, per l'anno 2010, per la gestione del sistema di integrazione tariffaria e per la sostituzione di autobus. L’impegno di spesa è di 2 milioni di euro. (delibera 1.360)

21 maggio 2010

Dare una Speranza a questa Città

Vi propongo il fondo che ho pubblicato sul Corriere della Valle che trovate in edicola questa settimana, dedicato, ovviamente, alle elezioni comunali.

Un’agenda di speranza concreta ispirata coerentemente alla Caritas in Veritate, che vuole essere voce e strumento del popolo italiano con l’Eucaristia quale fondamento della dottrina sociale e del bene comune. Sono queste le indicazioni del Documento-Agenda preparatorio per la 46a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani che si svolgerà a Reggio Calabria dal 14 al 17 ottobre 2010. Viene da chiedersi se anche la città di Aosta abbia bisogno di qualcosa di simile. Di certo c’è necessità di un progetto che parta da una vocazione, c’è necessità di capacità di ascolto e allo stesso tempo di guida.
Di saper distinguere i malumori che nascono da piccoli egoismi da quelli che sono frutto di giuste rivendicazioni. Non deve essere facile fare il primo cittadino di una città di neppure quarantamila anime che, per giunta, è pure capoluogo di regione. Sottoposti a mille pressioni. Dico questo perché voglio evitare di affacciarmi da un pulpito (anche se il Dna di questo giornale lo autorizzerebbe più di altri). Vorrei però non limitarmi al semplice invito al voto – che è peraltro importantissimo –. Per questo sempre attingendo dal documento vi propongo alcune parole chiave, declinabili a livello nazionale,regionale come comunale. Frammenti di una piccola bussola utili a chiunque si prepari a governare la città,
tasselli di un puzzle che aiutano il compiersi del bene comune. Ovviamente senza dimenticare anche l’importante appello del Forum delle Associazioni familiari che il Corriere ha pubblicato integralmente la scorsa settimana.

Una parola importante per il documento è “intraprendere”. «In Italia – si legge - c’è ancora una riserva di capacità di lavoro e di impresa che non teme il mercato. È certo questa una delle condizioni che ci consente di guardare realisticamente alla ripresa delle crescita secondo e verso il bene comune, e in particolare di quella sua componente che è la crescita economica». Credo che questo possa tradursi in un ascolto più attento delle associazioni di categoria da parte della politica che non soltanto possono offrire la loro personale visione della città, ma anche offrire un contributo creativo. Per chi si occupa di turismo in città sta per suonare l’ultima campanella. O si mette in campo uno sforzo comune oppure la città si avvierà al declino.

L’altra parola  è educare. «In un momento di emergenza educativa, - si legge ancora nel documento
- c’è una particolare risorsa che va liberata. Si tratta di quelle persone adulte che non vengono meno alla vocazione a crescere come persone e ad accompagnare nell’avventura educativa i giovani e i piccoli. Non c’è bene comune se ai soggetti dell’educazione non viene riconosciuto per intero il loro prezioso e insostituibile ruolo anche pubblico. L’emergenza educativa si manifesta come grave crisi di bene comune». Qui il piano comunale può tradursi nell’attenzione ai luoghi e alle strutture dove l’educazione si trasmette. Penso alle scuole, ai luoghi del tempo libero. Alla valorizzazione delle attività educative per l’attività ordinaria che quotidianamente compiono, come ad esempio gli Oratori. Quali riflessioni si sono fatte in tal senso rispetto ad una struttura come può essere la Cittadella?

Una città non è fatta soltanto di mura, ma soprattutto della voglia di viverci dei suoi cittadini.


Il Testo dell'appello del Forum così come è stato pubblicato sul numero della scorsa settimana del Corriere della Valle.

A ImpresaVda (Radio Proposta in Blu) Maurizio Goi Anticipa il Progetto della Segretaria Virtuale

Maurizio Goi, presidente Cna Valle d'Aosta
Ti consiglio oggi alle 14 e domenica alle 18,30 di riascoltarti in replica su Radio Proposta in Blu la terza puntata di ImpresaVda, programma sponsorizzato dalla Camera di Commercio di Aosta.

Maurizio Goi, presidente di Cna Valle d'Aosta racconta le mille difficoltà di un artigiano nel portare avanti oggi la sua attività (pensate che sono circa 12 gli enti che possono sanzionarlo) e dà un primo assaggio di un progetto futuro con il quale cercare di venire incontro come associazioni di categoria al piccolo artigiano: la segretaria virtuale.

Qui puoi riascoltarla direttamente sul tuo Pc.

Ne approfitto per anticiparti che l'ospite della prossima settimana sarà Vincent Grosjean, presidente dell'Associazione Piccoli produttori di vino.

Le elezioni di Aosta Presentate a chi non è della Valle

Ti propongo l'articolo di presentazione della tornata elettorale che ho pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest di questa settimana, mercoledì 19 maggio.

Domenica 23 maggio gli elettori di 68 Comuni valdostani (su 74) saranno chiamati alle urne per eleggere il Sindaco, il Vice Sindaco e il Consiglio comunale. Fra questi ci sono anche i quasi 28mila elettori della città di Aosta che saranno chiamati a dare, qualunque sia il risultato, una nuova guida alla città. Guido Grimod, primo cittadino dell’Union Valdôtaine dopo dieci anni non si ricandida più e la sua giunta si presenta in ordine sparso. L’Union Valdôtaine, per la prima volta, ha abbandonato l’alleanza di centrosinistra per formare una coalizione con Pdl e Lega, insieme a due altri alleati storici, i movimenti autonomisti Stella Alpina e Fédération. Candidati della coalizione come sindaco e vicesindaco sono due assessori uscenti Bruno Giordano, e Alberto Follien, rispettivamente alle Attività Produttive e alle Opere Pubbliche. In gara anche altre due coalizioni di centrosinistra. La prima composta da Alpe, che raggruppa alcuni movimenti scissionisti dell’Uv e il locale movimento ambientalista, e Sinistra per la Città, sigla sotto la quale hanno trovato casa i partiti di estrema sinistra. A guidare la città sono stati indicati come primo cittadino Carlo Curtaz, un’esperienza fra i banchi del Consiglio regionale, e come vice Iris Morandi, insegnante, nota nel mondo culturale regionale. Infine il Partito Democratico con l’Italia dei Valori raccoglie la sfida di tornare a governare la città proponendo Michele Monteleone, consigliere comunale uscente ed esperto di politiche del lavoro, come sindaco e Fabio Platania, bancario, in qualità di vice.


I programmi
Sul fronte delle ricette per il rilancio economico della città il ticket Curtaz-Morandi suggerisce che «alcune opere, quali la trasformazione della Caserma Testafochi in Università e il restauro del Collège Saint- Bénin, vanno fatte. Altre, come il folle progetto del metrò di un chilometro, al costo di 50 milioni di euro, vanno decisamente accantonate». La coppia Giordano-Follien sostiene invece che «gli interventi di grande trasformazione del nostro programma, non mancheranno di presentare ricadute basilari per il rilancio economico del tessuto cittadino, dal momento che l'investimento complessivo per la loro attuazione è stimabile in un miliardo di Euro». Per Monteleone e Platania, infine, «l’amministrazione municipale può giocare un ruolo di primo piano per il rilancio delle attività economiche sia attraverso i lavori pubblici di piccola entità che possono essere affidati con procedure di evidenza pubblica più snella sia attraverso la sburocratizzazione delle procedure per ottenere permessi, autorizzazioni nei vari settori produttivi».

Le attese
Inutile dire come stia crescendo anche l’interesse della società civile per questa tornata elettorale. Monica Pirovano, presidente di Confindustria Valle d’Aosta e amministratore delegato della Cogne Acciai Speciali, vede un’Aosta che punti definitivamente sulla sua vocazione turistica suggerendo come possa essere utile «l’allargamento del centro storico con una maggiore pedonalizzazione in modo da dare più visibilità ai negozi», inoltre pone come nodo da affrontare in una prossima legislatura la vicinanza dell’area industriale alla città. «Posso capire che sia un problema per i cittadini, ma lo è anche per le industrie. Non so quale sia una possibile soluzione, ma probabilmente il prossimo sindaco dovrebbe interrogarsi sulle eventuali alternative». Roberto Sapia, presidente di Cna Costruzioni, esprime il desiderio che i candidati dicano chiaramente quale Aosta vogliono. «Il sogno di molti imprenditori è che si sia coinvolti su una possibile progettualità dell’Aosta del futuro. Se si pensa, ad esempio, ad una città turistica, capitale dello sci, è chiaro che Aosta e Pila non possono più essere percepite come due entità a sé stanti». Giuseppe Sagaria, vicepresidente di Ascom Confcommercio, chiede «prima di far partire qualunque tipo di cantiere per realizzare grandi opere di chiudere tutti quelli attualmente aperti in città. Diversamente si mette in ginocchio il commercio». Infine Paolo Tripodi, vicepresidente dei ristoratori aderenti ad Ascom, ritiene necessari «un piano d’azione e di proposte concrete di partecipazione diretta alla fase ascendente e discendente delle decisioni che riguardano il nostro settore e le nostre attività» e «la creazione di eventi di richiamo a carattere puntuale e ricorrente in grado di aumentare i flussi turistici, soprattutto mei periodi di bassa frequentazione e di sviluppare nuovi mercati quali quello congressuale, oggi ancora poco sviluppati soprattutto nella città di Aosta».

I numeri 
Quasi 35mila abitanti (di cui oltre 8000 over 65) su 127.819 residenti su tutto il territorio della piccola regione autonoma, 3.793 imprese insediate, su 12.337 attive, fra cui 1006 esercizi commerciali (su un totale regionale di 2.438) e 767 imprese di costruzione (2.798 il dato valdostano). Sono questi alcuni dei numeri che danno un’idea del peso economico di un città che in virtù del fatto di essere anche capoluogo ha la possibilità di attingere ad ingenti risorse, ma allo stesso tempo deve co-gestire determinati dossier con l’amministrazione regionale con tutte le difficoltà del caso nel definire i reciproci spazi di intervento. E’ sufficiente leggersi l’elenco dei vari accordi di programma, in massima parte sottoscritti con la Regione, per comprendere quanti siano i fronti aperti, molti dei quali destinati ad incidere sull’identità della città per i prossimi quindici anni. Si va dall’accordo per la realizzazione del presidio unico ospedaliero regionale “Umberto Parini” a quello della Caserma Testafochi da adibire a polo universitario. Fino a quello, per ora ancora sulla carta, che potrebbe definire la nascita del nuovo «MiniMetrò» o «People Mover», evoluzioni col senno di poi di quella che inizialmente, in occasione delle elezioni regionali del 2008, era stata presentata come la futura metropolitana cittadina, uno dei temi su cui appare più evidente la distanza fra le tre coalizioni in gara. Ma qual è la situazione dei conti comunali? Il bilancio pareggia, per il 2010, sulla cifra di 86 milioni 50 mila 182 euro. Nei capitoli delle entrate, 12 milioni 282 mila euro arriveranno da entrate tributarie, oltre 33 milioni da trasferimenti statali e regionali, quasi 12,5 milioni da entrate extratributarie e poco più di 20 milioni da alienazioni e crediti. Per quanto riguarda le uscite, oltre la metà (59 milioni 972.963 euro) se ne andranno in spese correnti.

20 maggio 2010

Elezioni Comunali Aosta 2010: Candidati a Confronto - 9 Domande per Decidere per chi Votare Domenica 23 maggio

Ho creato questo mini-post esclusivamente per te che non visiti con costanza questo blog o addirittura lo hai scoperto in queste ultime ore in cui - disperato - non sai proprio decidere per chi votare e, magari, ti sei rivolto a «santo Google» per capirci qualcosa di più.

Se tu fossi stato abbonato al Corriere della Valle tuttavia già la scorsa settimana avresti potuto gioire della lettura che stai per fare. Clicca qui.

Fammi sapere se ti è stato utile...

A Issogne GPS Standard e Si.Pro Realizzano il più grande Impianto di Videosorveglianza della Valle d'Aosta

Inserito nella graduatoria approvata dal Ministero degli Interni per la realizzazione di interventi in materia di sicurezza urbana, Issogne è il primo dei tre comuni valdostani che ha visto la concretizzazione del Fondo sicurezza in un sofisticato impianto di videosorveglianza, realizzato per difendere la popolazione da furti e atti di vandalismo.

Attivo dal 12 Maggio, oggi il sistema prevede 32 telecamere IR, 3 in più rispetto al progetto iniziale, tutte
di ultima generazione con visione notturna e immagini in tempo reale, e di una rete Hiperlan dimensionata
per coprire l’intero territorio comunale e quindi sorvegliare, in modo capillare, le aree maggiormente a
rischio del paese, dal parco giochi al campo sportivo, dai piazzali di chiesa e castello al cimitero e ora
anche alle aree di fronte a municipio, banca e posta.

Il progetto è costato circa 150.000 euro, di cui 109mila ottenuti da finanziamenti statali (più del 70% del totale) e ha coinvolto due importanti realtà del territorio: la GPS Standard di Arnad, leader nel settore della
sicurezza e in particolare nella realizzazione di sistemi di protezione perimetrale e delle più avanzate applicazioni di videosorveglianza, e la Si.Pro. di Aosta, che si occupa di progettazione ed installazione di
sistemi di videosorveglianza, reti wireless, sistemi di sicurezza ed impianti elettrici.
Da un punto di vista tecnico, tutte le immagini riprese dalle telecamere sono registrate con qualità DVD e, cosa molto importante, la registrazione delle stesse è «ridondata», vale a dire che le stesse immagini sono registrate sia dal centro di controllo in comune cha a bordo telecamera.

Inoltre le telecamere utilizzate dispongono di «intelligent video», una nuova e innovativa tecnologia che
permette alle stesse di valutare situazioni anomale come oggetti abbandonati, rimossi, movimenti in aree
particolari. Il tutto in totale autonomia, allertando il personale preposto attraverso il centro di controllo
in Comune o anche direttamente sul cellulare.

La rete wireless di interconnessione è realizzata su due dorsali con traffico netto pari a 72 Mbit per un
totale di 144 Mbit, permettendo cosi, oltre ad un eventuale ampliamento, la possibilità di utilizzare la
stessa per servizi alternativi, quali telefonia VOIP, controllo dispositivi remoti.
 
Il tutto è stato realizzato nel pieno rispetto della privacy: le immagini raccolte dalle telecamere arrivano infatti nei server del comune e vi rimangono archiviate per un massimo di tre giorni, al termine dei quali si cancellano automaticamente. I dati sono analizzati esclusivamente nel centro di controllo, accessibile solo da vigili urbani e dalle forze dell’ordine.

Elezioni Comunali Aosta 2010: Le risposte di Michele Monteleone e Fabio Platania

Michele Monteleone e Fabio Platania
Michele Monteleone e Fabio Platania sono i candidati sindaco e vicesindaco della coalizione che raggruppa il Partito Democratico e l’Italia dei Valori. Anche loro hanno risposto alle mie 9 domande pubblicate sul Corriere della Valle (mi raccomando l'abbonamento!).

Quali sono le vostre priorità per la città? Tre impegni che ritenete ineludibili…
Primo impegno: il lavoro attraverso sia il rilancio dell’economia della città quindi attività affidate alle piccole imprese artigiane locali sia attraverso il sostegno al reddito, per piccoli periodi, di quelle persone che non hanno nessuna copertura sociale e hanno perso il lavoro sostenendole nella fase di reinserimento. Secondo impegno: il mantenimento dei livelli raggiunti nelle politiche sociali migliorandole ulteriormente attraverso l’attuazione del piano di zona. Le politiche sociali sono anche motore integrante dello sviluppo economico locale, sono un investimento nelle politiche di sicurezza sociale nei quartieri cittadini e danno lavoro a centinaia di persone nella città. Terzo impegno: favorire attraverso attività concrete lo sviluppo della città turistica quali ad esempio iniziative a favore dei commercianti, strutture per l’accoglienza dei giovani, programmazione culturale e offerta del tempo libero all’altezza di un capoluogo regionale.

Qual è il vostro atout in più rispetto alle altre due coppie di candidati?
Siamo la coppia più giovane, con idee concrete e realizzabili e attenta ai veri bisogni della popolazione aostana. Rappresentiamo un efficace sintesi tra l’esperienza amministrativa maturata in questi anni di governo in Consiglio comunale e la freschezza delle idee e una visione nuova di affrontare e risolvere i problemi tipica dei giovani. Siamo inoltre supportati da due liste ricche di candidati di spessore, in grado di guidare con competenza la futura Giunta di centrosinistra della città. Infine, abbiamo un programma molto concreto, ricco di progetti immediatamente realizzabili per rilanciare il lavoro in città, supportare le attività commerciali aostane, aumentare le risorse disponibili per i servizi agli anziani, alle famiglie, ai giovani e alla prima infanzia.

Il vostro giudizio sull’operato della Giunta Grimod?
Il nostro parere sulla Giunta Grimod è positivo per il forte contributo dato alle politiche sviluppate lungo i dieci anni di governo dal Partito Democratico con i suoi assessori presenti in giunta. In particolare vogliamo
rilevare che gli stessi candidati delle altre coalizioni mettono sempre in risalto le politiche portate avanti dai nostri rappresentanti in Giunta quali i servizi sociali, i trasporti ecc. che hanno ricevuto premi nazionali per l’eccellenza e l’innovazione. Insomma, la parte migliore della Giunta Grimod è stata rappresentata in questi ultimi dieci anni dagli assessorati guidati dal PD: i servizi alla persona, le risposte al problema casa, la mobilità sostenibile. E’ su queste basi che vogliamo costruire l’Aosta dei prossimi anni.

Rilancio economico della città: quali strategie intendete mettere in campo?
Innanzitutto l’amministrazione municipale può giocare un ruolo di primo piano per il rilancio delle attività economiche sia attraverso i lavori pubblici di piccola entità che possono essere affidati con procedure di evidenza pubblica più snella sia attraverso la sburocratizzazione delle procedure per ottenere permessi, autorizzazioni nei vari settori produttivi. Inoltre è indispensabile preparare le professionalità necessarie per l’Aosta turistica del futuro. Un ruolo decisivo, infine, lo giocherà l’Università, che noi vogliamo più legata al territorio e aperta all’Europa.

Dal punto di vista urbanistico e della viabilità come intendete operare?
La città del futuro è ben disegnata nel Piano strategico che costituirà la nostra bussola per tutte le scelte politiche future che impatteranno sulla città.. Inoltre le indicazioni che saranno contenute nel redigendo Piano del Traffico saranno il nostro punto di riferimento per la viabilità ricordando che obiettivo principale è togliere le auto dal centro. Per questo non torniamo indietro sul progetto di pedonalizzazione dell’Arco d’Augusto e intendiamo rendere stabile il progetto del ‘Cityporto’ per trasportare le merci in centro con mezzi elettrici, a impatto ambientale zero.

Cosa pensate di proporre sul fronte delle politiche familiari?
Le politiche per la famiglia sono da sempre al centro della nostra azione politica attraverso le politiche sociali. L’ottica è di fornire servizi che agevolino e sostengano fin dalla nascita le famiglie. L’accesso ai servizi,
dagli asili nido alle micro comunità, deve essere garantito a tutti con tariffe che siano effettivamente alla portata delle famiglie e che tengano conto delle reali condizioni economiche che si sono create a causa della situazione di crisi attuale. Per questo intendiamo aprire un tavolo permanente di confronto con le associazioni familiari che operano in città con l’obiettivo di mettere in campo politiche e interventi concordati.

In caso di diminuzione delle risorse economiche disponibili come pensate di farvi fronte?
Dando delle priorità come quelle evidenziate sopra e cercando di rilanciare le attività economiche nella città che possono portare risorse economiche anche nelle casse comunali. Favorendo poi quei progetti che prevedono la partecipazione di privati alla realizzazione di opere o iniziative economiche che possono liberare risorse pubbliche destinandole ai bisogni primari dei cittadini.

Il rapporto con l’amministrazione regionale?
E’ indispensabile che anche le scelte della regione siano governate dalle stesse priorità che sono definite nel già citato Piano strategico di qui la necessità di costituire un tavolo permanente “paritario” tra Amministrazione comunale e Regione che concerti tutte le iniziative siano esse urbanistiche, economiche, culturali e sociali che impattano sulla città.

Cosa farete nei primi 100 giorni?
Innanzitutto le priorità sono quelle già evidenziate: lavoro, riattivazione dell’economia locale e servizi sociali. Poi proseguire le politiche di centro sinistra che hanno portato la città ai livelli attuali quindi la continuità e il miglioramento di tutti i servizi attivati. In ultimo la garanzia dell’avvio delle proposte concrete descritte nel
nostro programma.

Elezioni Comunali Aosta 2010: Le risposte di Bruno Giordano e Alberto Follien

Bruno Giordano e Alberto Follien
In questa intervista anche i candidati Bruno Giordano e Alberto Follien rispondono alle nove domande proposte dal Corriere della Valle. I due assessori uscenti sono sostenuti da una coalizione di cui fanno parte Union Valdôtaine, Popolo della Libertà, Lega Nord, Stella Alpina e Fèdération Autonomiste.

Quali sono le vostre priorità per la città? Tre impegni che ritenete ineludibili…
Vogliamo elevare Aosta da capoluogo regionale a Capitale dell'autonomia, attraverso un progetto globale, mirato a offrire un senso di prospettiva, a costruire la città in cui vivranno i nostri figli e nipoti. Ci prefiggiamo di raggiungere tale risultato anzitutto attraverso quattro opere di grande trasformazione: la conversione della caserma “Testafochi” in Polo universitario, l'ampliamento del presidio ospedaliero “Parini”, la realizzazione della rete urbana di teleriscaldamento e, contestualmente, la costruzione di un sistema di trasporto sotterraneo a fune. Tutto ciò sarà però affiancato dalla massima attenzione alla quotidianità e da un processo di riforma dell'Amministrazione comunale. Non ha senso parlare di singoli impegni. Il nostro è un progetto.

Qual è il vostro atout in più rispetto alle altre due coppie di candidati?
Il programma che proponiamo agli elettori parte da un'analisi del passato e dell'esistente, per elaborare le linee dello sviluppo futuro della città. È un progetto per Aosta. Non è un elenco di idee, più o meno realizzabili, o di critiche alle ipotesi altrui. Abbiamo guardato a ciò che vogliamo che accada, non a ciò che vogliamo impedire ad altri, mettendolo nero su bianco con orgoglio e senso di responsabilità. Riteniamo che proprio nel programma di Governo di cui rappresentiamo gli interpreti sia il valore aggiunto della nostra proposta.

Il vostro giudizio sull’operato della Giunta Grimod?
Dal momento che entrambi ne facciamo parte, la risposta a questa domanda non spetta a noi. Saranno i cittadini a darla, esercitando il loro diritto al voto. Tuttavia, come abbiamo avuto modo di sottolineare nei vari comizi tenutisi sinora, se possiamo presentare credibilmente un programma ambizioso, che vuole trasformare il volto di Aosta, è perché le condizioni lo consentono, perché il lavoro svolto sinora è stato condotto nella direzione appropriata.

Rilancio economico della città: quali strategie intendete mettere in campo?
Gli interventi di grande trasformazione sui quali è imperniato il nostro programma, non mancheranno di presentare ricadute basilari per il rilancio economico del tessuto cittadino, dal momento che l'investimento complessivo per la loro attuazione è stimabile in un miliardo di Euro. Altrettanto significativa, per lo sviluppo di Aosta, sarà poi la politica nel campo turistico. Due gli assi sui quali lavorare in quest'ambito: la valorizzazione di Pila, quale domaine skiable e paesaggistico naturale, nonché la creazione di una cultura dell’accoglienza, della tolleranza nei confronti dei visitatori e di una maggiore peculiarità dell’offerta commerciale che meglio connoti la natura alpina della nostra città.

Dal punto di vista urbanistico e della viabilità come intendete operare?
Aosta ha completato l'adeguamento del Piano Regolatore Generale al Piano Territoriale Paesistico. Possono ora essere avviate tutte quelle varianti che consentiranno di qualificare ulteriormente il territorio, nonché di soddisfare alcune legittime esigenze di privati, nell’ottica di rilancio economico che è trasversale al nostro intero progetto. Chi desidera intraprendere, deve essere messo in condizione di farlo. Sul piano viario, intendiamo migliorare la fluidità della circolazione, anche grazie alle nuove possibilità di monitoraggio offerte dall'innovazione tecnologica.

Cosa pensate di proporre sul fronte delle politiche familiari?
Riteniamo che la famiglia costituisca l'elemento istituzionale fondante della società. Per questo, vogliamo renderla ancor più partecipe delle scelte, tramite incontri e dibattiti che attivino maggiore consapevolezza e conoscenza delle opportunità e degli incentivi utili alla conciliazione tra impegni lavorativi e vita familiare. Quanto alle misure concrete, esse dovranno guardare con attenzione ai nuclei che, spesso con difficoltà economiche e logistiche, assistono in casa i loro anziani, ai quali vanno garantite cure nel contesto di serenità e protezione dell'ambiente domestico.

In caso di diminuzione delle risorse economiche disponibili come pensate di farvi fronte?
La consapevolezza sul momento non semplice che la nostra società sta attraversando viene prima di tutto. Animati da ciò, nel nostro programma abbiamo inserito principi cardine, quali l'introduzione di correttivi ed agevolazioni nella determinazione delle tariffe dei servizi pubblici e nel computo di tasse ed imposte comunali. Un'eventuale variazione delle disponibilità economiche non dovrà condurre al venir meno di tale proposito, ma ad una sempre maggior precisa analisi della spesa, per poter intervenire su di essa.

Il rapporto con l’amministrazione regionale?
Lo ripetiamo in ognuno dei nostri comizi. Non facciamo un momento imprescindibile della paternità delle idee. Ci interessa di più che siano valide e che ne possa beneficiare la comunità aostana tutta. Per i grandi progetti di cui abbiamo detto, l'Amministrazione regionale concentrerà su Aosta, nel futuro, risorse economiche di assoluto rilievo. Occorre esserne consapevoli, facendo comunque salvi i rispettivi ruoli e prerogative.

Cosa farete nei primi 100 giorni?
Alcune delle idee insite nella riorganizzazione cui intendiamo sottoporre l'Amministrazione comunale sono particolarmente innovative. È il caso, ad esempio, dell' “Amico in Comune”, ovvero un referente su cui ogni famiglia potrà contare per qualsiasi tipo di esigenza relativa a prestazioni o servizi forniti dal Comune. Indirizzeremo da subito le nostre energie in quella direzione, curando nel contempo la comunicazione dell'Amministrazione. Per dialogare concretamente con la cittadinanza, occorrono strumenti moderni e all'altezza della situazione. In particolare, grande attenzione sarà rivolta da subito alla revisione del sito Internet dell’Amministrazione comunale, che nell’ottica di promozione turistica in cui ci poniamo, dovrà diventare il vero “biglietto da visita virtuale” della città.

19 maggio 2010

Roberto Nicco: Sulla questione Enginering.it il Governo non si Limiti ad Essere Arbitro ma Intervenga

Alla questione Enginering.it (di cui questo blog ha già scritto in passato) i parlamentari valdostani, il deputato Roberto Nicco e il senatore Antonio Fosson, si erano interessati in occasione del recente presidio allestito in piazza Chanoux ad Aosta da alcuni dipendenti.

Oggi si registra una prima interrogazione a risposta immediata da parte di Nicco. Qui sotto trovate il testo dell'interrogazione che, oltretutto, offre alcuni dati particolarmente interessanti sull'azienda e qui, invece, potete leggere il resoconto del dibattito in aula.

Il testo dell'interrogazione

NICCO. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:

il 18 gennaio 2011 terminerà il periodo biennale di cassa integrazione guadagni straordinaria autorizzato con decreto ministeriale n. 45182 del 2 marzo 2009, per cinque sedi di Engineering.it (Pont-Saint-Martin, Torino, Assago, Roma, Pozzuoli) e per 236 lavoratori su un totale di 2177 dipendenti occupati nel 2008;
in applicazione dell'accordo sottoscritto il 22 dicembre 2008 a Roma con le organizzazioni sindacali del comparto dei metalmeccanici, risulta a tutt'oggi che 55 lavoratori siano stati collocati in mobilità volontaria ed incentivata, mentre 37 lavoratori siano stati reintegrati in azienda;

permangono nelle cinque sedi 95 lavoratori in cassa integrazione guadagni straordinaria, di cui 25 nella sede di Pont-Saint-Martin (Aosta), la cui ricollocazione nel mercato del lavoro è resa estremamente problematica per la crisi che continua a gravare in Valle d'Aosta, come nel restante territorio nazionale, anche in questo specifico settore; peraltro, il gruppo Engineering, che conta 6000 dipendenti, del quale fa parte anche Engineering.it, ha raggiunto risultati fortemente positivi, pur nella difficile congiuntura economica del 2009, con un utile netto di 34,3 milioni di euro, con un balzo rispetto al 2008 del 131 per cento, al punto che il consiglio di amministrazione ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,565 euro per ogni azione;
il valore della produzione registra un aumento del 2,9 per cento, pari a 724 milioni di euro, e il risultato operativo migliora a 69,9 milioni di euro rispetto ai 39,8 milioni di euro del 2008; l'utile di esercizio del 2009 di Engineering.it è stato pari a 10,202 milioni di euro, più del doppio rispetto a quello del 2008 (4,484 milioni di euro);

i dati esposti evidenziano una situazione aziendale più che positiva, tale da richiedere che i responsabili del gruppo Engineering pongano in essere tutte le azioni utili per una ricollocazione in azienda dei lavoratori collocati in cassa integrazione guadagni straordinaria, ivi compreso l'utilizzo del recente decreto del Ministro interrogato n. 49281 del 18 dicembre 2009, recante «Utilizzo dei lavoratori percettori di sostegno al reddito nei progetti di formazione in azienda», emanato in attuazione del decreto-legge 10 luglio 2009, n. 78, recante provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, che consente l'applicazione dei lavoratori in cassa integrazione guadagni straordinaria presso la propria azienda per processi formativi abbinati all'impiego lavorativo, come proposto dalle organizzazioni sindacali del comparto dei metalmeccanici in un recente confronto svoltosi nella sede romana di Confindustria;

nel corso dell'incontro svoltosi il 13 maggio 2010 presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, i rappresentanti di Engineering.it hanno respinto le richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali -:

se il Ministro interrogato ritenga opportuno intervenire, e secondo quali modalità, in merito alla questione esposta in premessa per consentire il reintegro dei lavoratori nel processo produttivo.

Elezioni Comunali Aosta 2010: Le risposte di Carlo Curtaz e Iris Morandi

Anche in vista della tornata elettorale del 23 maggio il Corriere della Valle, come già fatto per quelle passate, ha sottoposto ai candidati sindaco e vice una serie di domande uguali per tutti. Testi che ora ripropongo on line partendo dal presupposto che il rilancio del capoluogo regionale è un motore essenziale dello sviluppo economico della nostra regione. L’ordine della pubblicazione è quello presente sulle liste. Oggi trovate le risposte di Carlo Curtaz e Iris Morandi, candidati sostenuti dalle liste Alpe e Sinistra per la città. Seguiranno a ruota le interviste agli altri due ticket.

Quali sono le vostre priorità per la città? Tre impegni che ritenete ineludibili…
La città soffre le conseguenze della crisi economica. Dunque le priorità sono l’attenzione ai problemi occupazionali e del costo della vita, gli aiuti alle persone e alle famiglie in difficoltà. Il Comune deve muoversi, di concerto con la Regione, per attuare politiche a sostegno di chi soffre maggiori disagi. Altrettanto ineludibile è l’approvazione del piano urbano del traffico, in modo da affrontare rapidamente i problemi della viabilità, oggi caotica, e destinata a  omplicarsi in un prossimo futuro a seguito degli interventi previsti per la realizzazione delle grandi opere.

Qual è il vostro atout in più rispetto alle altre due coppie di candidati?
Per quanto riguarda il candidato a Sindaco, Carlo Curtaz, non è stato scelto dai capi dei partiti, ma indicato direttamente dai cittadini che l’hanno votato alle primarie della coalizione autonomista/ progressista lo scorso 11 aprile. La candidata a Vice, Iris Morandi, è l’unica donna in competizione. Espressione dell’area autonomista, ha maturato esperienza nel corso della passata consigliatura. Riteniamo che la sensibilità e il punto di vista femminili, troppo spesso trascurati dalla politica, possano invece essere preziosi nell’affrontare i problemi della città. In più, pensiamo di essere persone totalmente libere: non abbiamo avuto bisogno di nullaosta romani e dietro di noi non ci sono personaggi ingombranti del passato e del presente politico.

Il vostro giudizio sull’operato della Giunta Grimod?
Tanta ordinaria amministrazione, in alcuni ambiti anche buona, tante rotonde, qualche errore clamoroso (ponte sul Buthier), una sudditanza totale nei confronti dell’Amministrazione regionale rispetto al progetto di ampliamento ad est dell’Ospedale e in relazione a tutte le decisioni più rilevanti per la città. Insufficiente capacità di programmazione a lungo raggio che ha comportato spesso scelte rivelatesi contraddittorie e non in linea con le reali esigenze della città.

Rilancio economico della città: quali strategie intendete mettere in campo?
Aosta va riqualificata con il riassetto dell’arredo urbano, la creazione di piste ciclabili, il collegamento con il piazzale Pila, l’abbattimento delle barriere architettoniche: tutte nuove opportunità di lavoro. La città va soprattutto resa vivibile per gli abitanti e quindi accogliente per i turisti. Il benessere dei cittadini passa anche attraverso interventi, in apparenza minimali, ma di grande aiuto al miglioramento della qualità della vita. Alcune opere, quali la trasformazione della Casema Testafochi in Università e il restauro del Collège Saint-Bénin, vanno fatte. Altre, come il folle progetto del metrò di un chilometro, al costo di 50 milioni di euro, vanno decisamente accantonate. Il bene di tutti prima degli interessi degli affaristi!

Dal punto di vista urbanistico e della viabilità come intendete operare?
Aosta necessita di un integrale riordino urbanistico che tenga conto dei gravi problemi di traffico. Questi vanno risolti spostando il traffico veicolare fuori dalle mura romane, ampliando le zone pedonali, costruendo
idonee piste ciclabili, potenziando i parcheggi periferici da collegare con il centro con rapide e frequenti navette ecologiche. La realizzazione di tutte le grandi opere previste dalla coalizione che sostiene Giordano avrebbe un effetto devastante sulla città. Trasformare Aosta in un immenso cantiere per 10-20 anni significherebbe renderla invivibile, allontanare i turisti, affossare il piccolo commercio, già oggi in difficoltà, che dovrebbe, invece, essere incoraggiato con opportuni interventi per favorire l’immagine di una città vivace, operosa ed accogliente.

Cosa pensate di proporre sul fronte delle politiche familiari?
Noi riteniamo che le risorse risparmiate con l’accantonamento di fondi destinati ad opere faraoniche ed inutili, perché sovradimensionate rispetto alle esigenze di una piccola città alpina, vadano investite nei servizi alla persona e alla famiglia, soprattutto in tempi di crisi quando le difficoltà economiche inducono a rivolgersi sempre di più al sostegno pubblico. Anche nella nostra città si registrano sacche di povertà e di disagio sociale verso cui si dovranno sviluppare politiche di intervento mirate, facendo ricorso anche a quel grande patrimonio sociale rappresentato dal volontariato, particolarmente attivo e sensibile nella nostra realtà. Le difficoltà di bilancio,che incidono ormai su tutti i Comuni, impongono la ricerca di percorsi nuovi di cooperazione e di solidarietà sociale: la presa in carico collettiva dei bisogni delle fasce più deboli può contribuire ad accrescere il senso civico e ad integrare in modo efficace l’intervento pubblico. Vogliamo ampliare e potenziare le strutture di servizio e aiuto per gli anziani inabili e per i giovani in difficoltà. A questo proposito vanno rivisti i progetti della nuova Cittadella dei Giovani, nata anche per offrire accoglienza e sostegno a quei giovani che vivono un preoccupante disagio. Aiuti specifici alle famiglie vanno garantiti attraverso la realizzazione di punti di incontro, di socializzazione e di scambi di esperienze. Da prevedere anche agevolazioni contributive e fiscali per le famiglie più numerose e per quelle a monoreddito.

In caso di diminuzione delle risorse economiche disponibili come pensate di farvi fronte?
Sebbene a breve non siano immaginabili consistenti diminuzioni di risorse finanziarie, bisognerà evitare gli sprechi, limitarsi ai soli interventi utili, razionalizzare la macchina amministrativa, ottenendo maggiori
risorse dalla ripartizione dei fondi regionali per i Comuni, in considerazione del fatto che su Aosta gravitano molti servizi utilizzati anche dagli altri Comuni della Regione.

Il rapporto con l’Amministrazione regionale?
Il rapporto con la Regione non deve essere di sudditanza, ma improntato alla massima collaborazione nel rispetto delle proprie reciproche competenze. Il nostro Comune deve riconquistare una dignità perduta.

Cosa farete nei primi 100 giorni?
Vogliamo porre attenzione subito alla fasce deboli colpite dalla crisi economica. Ci siamo impegnati per un intervento risolutivo nell’eliminazione delle barriere architettoniche e nel reperimento di fondi per le piste ciclabili. A questo proposito, Carlo Curtaz, se eletto, si doterà a sue spese di una bicicletta nuova per attraversare la città, verificare l’andamento dei lavori pubblici, controllare metro per metro l’arredo urbano, incontrare e discutere con i cittadini dei bisogni reali della città.

Federico Jacquin: Imprenditore Umanista

Federico Jacquin è un imprenditore umanista e lo ha dimostrato anche in occasione della trentacinquesima assemblea del Confidi Industriali, ospitata ieri pomeriggio nella sala conferenze dell'albergo «Etoile du Nord» di Sarre, la sua ultima da Presidente avendo raggiunto il limite dei dieci anni, in attesa della prossima che sarà elettiva.

Tralasciando per una volta i numeri (su cui tornerò in un post fra qualche giorno), Jacquin è riuscito a citare con grande acume nel suo, come sempre, dettagliato intervento (merito anche della professionalità del suo direttore Dino Marchetti), due frasi di scrittori lontanissimi dal mondo dell'economia. Questo perchè da sempre convinto che nel fare impresa i valori umani contino di più delle voci di un bilancio e la recente crisi economica di certo non gli dà torto.

Mi permetto di riportarvi le due chicche, come piccole luci per la vostra giornata, anzi per la vostra settimana.

«Il banchiere è uno che vi presta l'ombrello quando c'è il sole e lo rivuole indietro appena comincia a piovere» (Mark Twain)

«Non è stato un martello a rendere le rocce così perfette, ma l'acqua, con la sua dolcezza, la sua danza e il suo suono. Dove la forza può solo distruggere, la gentilezza può scolpire» (Paulo Coelho)

Fra un anno quando non sarà più occupato dagli impegni del Confidi dovrei proprio proporgli una piccola rubrica su ImpresaVda. Non è una buona idea?

18 maggio 2010

Giovani Imprenditori (1): «L'Italia Non è un Paese per Giovani»

A partire da oggi ImpresaVda avvia una collaborazione con il Gruppo dei Giovani Imprenditori di Confindustria Valle d'Aosta, guidati da Oliviero Gobbi.

Due volte al mese alcuni componenti dell'associazione proporranno degli scritti dedicati al fare impresa. Partendo da chi sono i giovani imprenditori, passando per i pro e i contro del fare impresa in Valle d'Aosta fino a temi di estrema praticità come il rapporto con le banche. 
L'obiettivo è di parlare ad altri giovani che siano interessati ad addentrarsi in questo mondo oppure che, con una loro attività, ne facciano già parte.

Si tratta però di un dialogo e non di un monologo. Lo spazio dei commenti servirà a capire se l'intervento proposto coglie nel segno e se ci sono dei temi che vorresti vedere trattati o, ancora, se per proporre una tua riflessione sul tema.
Si comincia con Oliviero Gobbi, il presidente, di cui trovi al termine del post un mini curriculum.

Perché questa rubrica?

I fratelli Cohen, celebrati registi di fama mondiale, non avrebbero potuto girare il loro pluripremiato film del 2007 “Non è un paese per vecchi” in Italia. O meglio, avrebbero potuto, ma adeguando il titolo al contesto nazionale: “non è un paese per giovani”! Di questo infatti si tratta. Non può essere un caso che il nostro Presidente della Repubblica compia a fine giugno 85 anni, e che il Presidente del Consiglio vada per i 74, a fronte di un Presidente francese che ha 55 anni, un neo premier britannico 44 e un Presidente USA 49. In Italia gli unici giovani “famosi” sono sportivi (calciatori) o personaggi dello spettacolo, mentre la “classe dirigente” ha i capelli grigi. Infatti solo lo 0,9% dei politici, lo 0,6% dei professionisti e lo 0,4% dei rappresentanti del mondo economico ha meno di 35 anni. E forse il dato peggiore di tutti è relativo alla disoccupazione giovanile, che in Italia è il doppio rispetto alla media OCSE!

Viviamo dunque in una società spesso controllata da “non giovani” e verso i giovani poco aperta. Si potrà obiettare che sono i giovani i primi a non darsi da fare e a cercare la vita comoda, ma è proprio qui che vogliamo intervenire. Probabilmente in ogni momento storico, dal passato al futuro, la generazione che si apprestava a passare il testimone ha guardato la nuova generazione con occhi critici e sospettosi. Sicuramente in molti casi ha avuto ragione. Ma la spinta dei giovani arriva e avanza, e il futuro appartiene a loro, adeguati o inadeguati che siano. Ed è proprio a loro che intendiamo parlare.

Vorremmo convincerli a buttare il cuore oltre l’ostacolo, a rischiare e a mettersi in gioco dandosi degli obiettivi e lottando per raggiungerli. Portando le nostre storie e i nostri esempi di giovani imprenditori, vorremmo mostrar loro che il percorso dell’imprenditore è un’alternativa possibile, ricca di sfide ma anche di grandi soddisfazioni.

Vorremmo anche parlare ai giovani che già seguono questa strada per «fare rete», trovando momenti di confronto costruttivo, condividendo esperienze e valutando possibili percorsi comuni.

Per puntare a questi ambiziosi obiettivi abbiamo scelto questo blog. Lo strumento, moderno e sicuramente giovane, ci offre possibilità di confronto, interventi, domande e risposte. E a nostro avviso proprio Impresa VdA dà ai temi economici e imprenditoriali della nostra Regione la giusta serietà e continuità.
Buona lettura.
                                                                                                                               Oliviero Gobbi

Chi è Oliviero Gobbi?
Oliviero Gobbi
Oliviero Gobbi ha conseguito una laurea in fisica teorica presso l’Università di Milano e successivamente un Master alla Bocconi. Dopo gli studi ha lavorato come consulente strategico di direzione presso la Bain & Company Italy e la Value Partners SpA a Milano, dove ha operato in diversi settori, dall’industria alla finanza, dall’energia al private equity e alle telecomunicazioni.

Nel 2007 è tornato in Valle d’Aosta a lavorare nella storica azienda di famiglia, la Grivel Mont Blanc di Courmayeur, azienda leader nell’attrezzatura da montagna. È Amministratore Unico della ABC Company srl di Verrayes (ex Rossignol Ski Poles Vallée d’Aoste), acquisita dalla famiglia nel gennaio 2008 e primario produttore di bastoni da sci e da montagna.

È Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Valle d’Aosta da giugno 2009.
Vive ad Aosta e ha un figlio.
 

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