30 settembre 2011

StatisticheVda (11) - Quando la Valle d'Aosta dà i Numeri: Gli Occupati in Valle d'Aosta

Occupati in Valle d’Aosta per tipologia di rapporto e settori (maschi e femmine) 
FONTE: OES su dati ISTAT - dal lavoro di Massimo Lévêque per la Giornata dell'Economia



4° trim 2008
        4° trim      2009
      4° trim 2010
Δ   2009-10
 (v.a. in 000)
Totale Occupazione (000)
57,3
56,9
55,4
-1,5
Dipendenti (%)
71,9
75,0
72,7
-2,4
Indipendenti (%)
28,1
25,0
27,3
+0,9
Agricoltura (%)
3,8
4,3
3,8
-0,4
Industria (%)
23,2
23,0
23,5
-0,1
di cui costruzioni
10,6
13,0
13,0
-0,2
Servizi (%)
72,9
72,6
72,7
-1,0
di cui commercio
12,0
10,2
10,8
+0,2
Tasso ATTIVITA’
70,8
70,3
69,2
Tasso OCCUPAZIONE   (15-65)
68,0
67,5
65,6
Tasso DISOCCUPAZIONE   (15-65)
3,9
4,0
5,2



Dopo  la flessione del 2009, nel 2010 il numero medio di occupati è tornato a livelli superiori al dato del 2008.
Il contributo maggiore è venuto dall’occupazione femminile (circa 600 dei 700 occupati aggiuntivi) che evidenzia incrementi più sostenuti rispetto al totale sia del tasso di attività (+0,9%) sia del tasso di occupazione (+1,1%) .
Anche il trend di medio periodo indica una dinamica della componente femminile del mercato del lavoro più marcata rispetto a quella maschile: posto uguale a 100 il dato del 2004, il numero complessivo di occupati  (media annua) del 2010 è pari a 102,8, quello delle donne è pari a 106,5 mentre il dato maschile, dopo la lieve crescita del biennio 2007-2008, è tornato sostanzialmente ai livelli del 2004.

Se si osservano invece i dati di fine anno, il quadro occupazionale appare più critico.
A fine 2010, l’occupazione complessiva, rispetto a fine 2009, fa registrare un’ulteriore flessione di circa 1.500 unità.
Mentre nel 2009 la contrazione degli occupati è avvenuta principalmente nel lavoro autonomo, in buona parte compensata dall’aumento degli occupati dipendenti, nel 2010 si è registrato il fenomeno opposto.
La perdita di posti di lavoro non si è proporzionalmente distribuita tra i principali settori economici.
In agricoltura si registra una flessione pari ad oltre ¼ di quella complessiva; nell’industria si è in presenza di una sostanziale  tenuta del comparto manifatturiero mentre nelle costruzioni si evidenzia un calo occupazionale.
Tra i servizi a fine dicembre risulterebbe una contrazione di un migliaio circa di posti di lavoro con il settore del commercio che, dopo un 2009 assai difficile in cui l’occupazione si era ridotta di circa 600 unità, torna in positivo (circa 200 unità).
Rispetto a fine dicembre 2008 l’occupazione si è contratta di circa 2.000 unità (il tasso di occupazione è sceso dal 68 al 65,6 per cento) e contestualmente il tasso puntuale di disoccupazione è cresciuto superando a fine 2010 la soglia del 5 per cento. 

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