28 febbraio 2011

Il Business delle Centraline Idroelettriche

«Le centraline idroelettriche sono diventate un business per pochi, alle spalle dei cittadini». Il Movimento cinque stelle della Valle d'Aosta lo ha denunciato in un dossier, che sarà presentato alla Procura della Repubblica nelle prossime settimane, dal titolo «La banda delle centraline - Cosa c'è nello sporco affare dell'energia pulita», presentato venerdì 25 febbraio, nella sala della Maison du boulodrome di Pont-Saint-Martin. Qui puoi leggerel'articolo di Alessandro Mano, pubblicato su Aostasera. Il tema per la sua delicatezza merita di essere analizzato con molta attenzione. Va anche detto che sullo stesso argomento si era espressa in maniera particolarmente dura anche Legambiente con un comunicato stampa del 1° febbraio dal titolo «Centrali idroelettriche: interessi pubblici e profitti privati».

Mi piacerebbe in merito sentire l'opinione di chi fa impresa in Valle d'Aosta. Anche il punto di vista dei diretti interessati, chiamati con forza in causa, sarebbe al quanto interessante. Il quesito è semplice. Ipotizzando comunque che tutto avvenga nel pieno rispetto delle regole non si pone in fondo, per lo meno, un problema di opportunità?

Servizio Rai sulle Novità della Gps Standard: dalla Germania a Hollywood

La brava Fulvia Ferrero ha fatto per il Tg 3 regionale della Valle d'Aosta un bel servizio sulle novità in casa Gps Standard. Sono davvero tante a partire dal balzo di fatturato (da 16 a 18 milioni di euro, cioè + 30% rispetto al 2009). Se te lo sei perso qui hai l'occasione di recuperare...

La Bit di Milano secondo Turismok: 3 Piccoli Insegnamenti

Gli amici di Turismok hanno preso in esame la presenza valdostana alla Bit di Milano. Ne è nata anche un'interessante analisi dell'evento che ti propongo.

Anche quest’anno la Bit ha attirato operatori turistici da tutta Italia, ansiosi di comparire in quella che è ancora la vetrina più importante per il turismo nel nostro Paese. Il dubbio comunque resta quello che la Bit sia ormai più importante per gli operatori stessi che per il pubblico, una vetrina a cui le destinazioni e le organizzazioni non vogliono rinunciare, indipendentemente dal riscontro che otterranno nei confronti dei visitatori.


Senza intenti provocatori è doveroso notare questa tendenza, tanto più che nelle stesse conferenze, workshop ed occasioni formative che si svolgono a margine della Bit si critica apertamente ormai da qualche anno la logica ancora poco interattiva e troppo tradizionale che regola questa ed altre fiere. Al di là degli aspetti positivi o negativi, è possibile trarre alcune indicazioni di massima da quest’ultima edizione.

1. Logica geografica vs. logica di prodotto: per quanto riguarda le destinazioni presenti in fiera, ci sono fondamentalmente due tipi di stand: quelli organizzati per aree geografiche/amministrative, e quelli organizzati per prodotti. Nei primi, generalmente i più grandi e dispersivi, si vaga tra banconi tutti uguali facendosi strada tra montagne di depliant, rischiando di non riuscire a farsi un’idea precisa di cosa proponga quella destinazione, anche perché a volte le distinzioni tra territori, province o comuni sono solo nella testa degli amministratori e non in quella dei turisti. Ci sono poi le destinazioni che si organizzano principalmente per prodotti, proponendo, all’interno della destinazione, non solo le diverse aree turistiche, ma anche e soprattutto i prodotti e le esperienze che si possono fruire: è il caso del Trentino ma anche della Valle d’Aosta, che presentano anche materiali promo-commerciali dedicati ai principali prodotti (famiglia, neve, natura, benessere, bicicletta, etc.). In particolare è da sottolineare lo sforzo della Valle d’Aosta verso un’organizzazione del prodotto sempre più tematica: da notare tra gli altri il prodotto fotografia, unica tra le destinazioni a proporre una brochure specifica su questo tema.

2. Logica di vetrina vs. logica di lavoro: vi sono stand palesemente diretti solo al pubblico, organizzati secondo una logica frontale che prevede l’addetto da una parte del bancone ed il turista dall’altra. La Valle d’Aosta fa parte di questa prima categoria. Altre destinazioni, prima tra tutte l’Alto Adige, adotta un approccio molto più improntato sul b2b (business to business), ovvero sulla trattativa commerciale. Lo stand assomiglia quindi più ad un ufficio, curato ma essenziale, dove lo spazio espositivo è ridotto in favore dell’area “workshop”, con tavoli e sedie dove si svolgono gli incontri e le trattative.

3. Logica “illustrativa” vs. logica promo-commerciale: questa distinzione è forse quella fondamentale. In fiere come la Bit si trovano ancora moltissime destinazioni che si presentano con brochure illustrative, alcune ricche di fotografie fine a sé stesse, altre fittissime di testo come manuali di istruzioni. Questo andava bene forse nell’800 per incuriosire i primi pionieri della vacanza, ma ora non interessa più a nessuno. Come detto in precedenza, ormai occorre adottare una logica di prodotto e soprattutto proporsi in un’ottica di promo-comercializzazione. Le destinazioni che adottano questo approccio propongono attività e temi di vacanza, promuovono prodotti e proposte commerciali. In stand come quello della Valle d’Aosta, del Trentino, del Tirolo si trovano brochure tematiche (come quelle elencate in precedenza) che contengono anche proposte commerciali, pacchetti, itinerari e attività, oltre che gli elenchi delle strutture ricettive associate ad ogni prodotto.

In conclusione, il bilancio dell’ultima Bit in riferimento alla Valle d’Aosta è tutto sommato positivo per quanto riguarda le modalità di presentazione dei prodotti e per l’impostazione promo-commerciale dell’offerta. Sicuramente negli ultimi anni sono stati fatti passi avanti ed anche lo stand si presenta in modo più efficace e concreto, seppure ancora frontale e “classico” nel modo di porsi verso i turisti e gli interlocutori commerciali.

27 febbraio 2011

L'Albergo Diffuso Riconosciuto come Azienda Alberghiera

L’introduzione dell’albergo diffuso ha sfiorato l’unanimità ed è ormai legge. L'Assemblea regionale della Valle d’Aosta ha approvato, con 26 voti favorevoli e 5 astensioni (Alpe), il disegno di legge che modifica le disposizioni in materia turistica ed urbanistica. Il testo legislativo, che si compone di cinque articoli, modifica una serie di leggi e introduce, tra gli altri, nell'ordinamento regionale che definisce l'attività ricettiva alberghiera e ne classifica le aziende (legge 33/1984) la fattispecie dell'albergo diffuso nella famiglia delle aziende alberghiere. 


L’obiettivo è quello di garantire il miglior utilizzo del patrimonio edilizio esistente e il recupero degli immobili in disuso. Per il testo legislativo sono alberghi diffusi le aziende che «forniscono alloggio e altri servizi alberghieri in camere dislocate in più stabili esistenti ubicati in un ambito territoriale definito e integrati tra loro dalla centralizzazione in un unico stabile dell’ufficio ricevimento, nello stesso o in altro stabile delle sale di uso comune e, eventualmente, degli altri servizi offerti». 


Il relatore in Consiglio regionale del disegno di legge Mauro Bieler (Uv) ha sottolineato come le principali modifiche siano state realizzate tenendo conto delle richieste delle associazioni di categoria, evidenziando anche come il testo approvato modifichi la durata dei mutui concessi a sostegno delle attività turistico-ricettive e commerciali, che passa da 15 a 20 anni. 


Favorevoli...
Il provvedimento in particolare piace alla locale associazione albergatori (Adava) in virtù del fatto che rende possibile ampliare la propria ricettività a costi più contenuti, potenziando, fra l’altro, «quelle località troppo piccole per fare vivere un albergo tradizionale» come fatto notare dalla Presidente di Adava Silvana Perucca. Il testo  è stato accolto positivamente anche dalle società di impianti a fune in quanto, mettendo anche in valore numerose seconde case attualmente inutilizzate, permette finalmente recuperare quel gap di posti letto che da tempo pesa sui bilanci, e, infine, il Ddl è gradito ai Comuni valdostani che vedono nel nuovo strumento turistico un importante volano per consentire lo sviluppo di piccole realtà, rivitalizzandone i borghi. 
Una convinzione così forte che l’assemblea del Consorzio degli enti locali, guidata da Elso Gerandin, ha già sollecitato la Regione a legiferare anche in materia di «Paese albergo», in virtù dell’esperienza già sviluppata a Saint-Marcel. 


Preoccupati...
Critiche particolarmente circostanziate sono arrivate dai banchi dell’opposizione anche se all’interno di una cornice tutto sommato gradita. Il Vicepresidente del Consiglio Albert Chatrian (Alpe) ha affermato che «la leva che assume più peso è la possibilità che gli ampliamenti siano realizzati anche con più interventi, purché l'incremento complessivo non superi il 40% esistente alla data del 31 marzo 2010, proprio per dare risposte alle piccole strutture». «Con grande rammarico – ha però poi aggiunto Chatrian - non abbiamo potuto esprimere un parere positivo al disegno di legge, soprattutto per la possibilità di cambiare la destinazione d'uso di qualsiasi ampliamento in RTA frazionate e la sostituzione del fabbricato anche in un Comune diverso, realizzato ex novo o con un recupero senza applicazione di sanzioni amministrative. Siamo contrari alle seconde case sulle piste da sci. Siamo comunque consci che con il disegno di legge si dà impulso a numerose risposte di cui il settore necessitava». «Speriamo – conclude il consigliere di opposizione non rinunciando ad una punta di polemica - che sui due ultimi punti non ci siano già i nomi dei beneficiari». 


Il quadro
La nuova struttura turistica si inserisce in un sistema ricettivo particolarmente variegato che attualmente nella piccola Vallée può contare su 422 alberghi (di cui 2 a cinque stelle), 82 affittacamere, 12 bed & breakfast, 66 Rta (Residenze turistico alberghiere), 33 Cav (Case appartamenti vacanze), 47 campeggi, 76 case per ferie, 9 ostelli della gioventù, 48 agriturismo, 54 rifugi alpini. Per un totale complessivo di 53.249 posti letto.


Il Paese-Albergo

A Saint-Marcel piace il Paese-Abergo

Il Paese albergo è una nuova forma di ricettività sostenibile che propone una gestione collettiva dei posti letto disponibili sul territorio comunale affittando case, appartamenti e alloggio che altrimenti rimmarrebbero sfitti.  A Saint-Marcel vede l’impegno di dieci soci fondatori raggruppati nell’associazione Tourbiillet. L'idea di “risparmio” del territorio è stata premiata con la Bandiera Verde di Legambiente nel 2007. «In questo modo il turista – si legge sul sito internet dell’associazione - diviene ospite dell’intera Comunità nella quale può ritrovare quel calore familiare e quell’autenticità delle relazioni che oggi manca soprattutto nella vita frenetica dei grandi centri. L’accoglienza dell’ospite non si limita solamente al suo alloggiamento in comode camere, ma si cerca di accoglierlo in un senso più ampio». Per saperne di più clicca qui.  


E' arrivato Impres@ Magazine: Nasce lo Sportello per il Credito

Secondo appuntamento con Impres@ Magazine, la newsletter di Confindustria Valle d'Aosta. Questa settimana scopriamo che Alpenzu è la società neo-associata del mese e che è nato lo sportello del credito di consulenza gratuita di informazione ed assistenza in materia credizia a favore delle imprese associate. E non solo.



Per saperne di più sullo Sportello richiedi un appuntamento allo 0165-237416 o manda una email a credito@confindustria.aosta.it. Si tratta di un supporto tecnico per facilitare il dialogo con gli istituti finanziari e creditizi e la predisposizione della documentazione richiesta.

Il servizio fornisce agli imprenditori gli strumenti per:


- migliorare le competenze necessarie a rappresentare il proprio status finanziario ed economico, attivando degli strumenti per conoscere l’andamento aziendale ed ottimizzare il controllo della propria azienda;


- rappresentare efficacemente lo stato di salute finanziaria, dalla stesura del bilancio, ad un piano finanziario, ad altre informazioni che fotografino l’attività;


- valutare e rappresentare le prospettive aziendali, conoscere gli strumenti che consentono di pianificare per tempo i fabbisogni finanziari che serviranno all’azienda per affrontare gli investimenti, per svilupparsi e raggiungere gli obiettivi prefissati.

Nello stesso numero leggo che i Giovani imprenditori valdostani sostengono, come presidente nazionale, Davide Canavesio, Amministratore Delegato di Saet Group e Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino. La sua candidatura, ad oggi, è sostenuta dai Giovani del Piemonte, Calabria, Lazio, Puglia, Valle d’Aosta e Veneto.

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26 febbraio 2011

Delibere di Giunta: Segnalazioni per le Aziende (91): Promozione Turistica Belgio e Paesi Bassi

ATTIVITA’ PRODUTTIVE

Convenzione con Camera di Commercio
E’ stata deliberata la convenzione tra la Regione e la Camera di Commercio per la realizzazione di attività a carattere transfrontaliero, inerenti all’animazione territoriale e al trasferimento tecnologico, nell’ambito del programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Alcotra 2007/2013. L'impegno di spesa è di 55mila euro. (delibera 409)


TURISMO, SPORT, COMMERCIO E TRASPORTI


Promozione in Belgio e nei Paesi Bassi
E’ stata approvata la realizzazione di azioni promozionali sul Belgio e sui Paesi Bassi, per l’anno 2011, secondo il piano proposto dall’agenzia GLENAKI BVBA. L’impegno di spesa è di 240 mila euro. (delibera 396)

Paola Carrea (Magneti Marelli) ai Dialoghi dell'Innovazione

Paola Carrea
Giovedì 3 marzo, a partire dalle 17,30, terzo appuntamento, presso la Pépinière d’Entreprises di Aosta, in via Lavoratori vittime del Col du Mont, 24, con «I dialoghi dell’Innovazione». Il tema è ancora una volta di grande attualità: «L'auto del futuro». Al centro della mia intervista pubblica il tema della mobilità sostenibile intesa come sicurezza, risparmio energetico e gestione del traffico. E anche questa volta avrò la fortuna di intervistare un ospite che può dire davvero molto sull'argomento. Si tratta di Paola Carrea, responsabile mondo dei sistemi telematici di Magneti Marelli.

Laureata in Ingegneria Elettronica, Carrea è responsabile della Business Line Advanced Technology for Mobility and Safety del Centro Ricerche FIAT, dove lavora dal 1990. Per i Settori del Gruppo Fiat è il riferimento sui temi della telematica e della sicurezza preventiva e cooperativa, occupandosi di innovazione tecnologica e sistemica dall’idea alla fattibilità e, in alcuni casi, al prodotto (es. Blue&Me). Promotrice di molti progetti di ricerca nazionali e internazionali, da alcuni anni sta lavorando sul territorio piemontese a progetti d’infomobilità e infologistica. Oggi è responsabile mondo dei sistemi telematici di Magneti Marelli.

Eccezionalmente per il 3 marzo invece di proporre la testimonianza locale di una sola impresa ne proporremo due. Interverranno, infatti, Domenico Zagari del Consorzio Sistra e Davide Bettoni della Mavel. Eccoti qualche informazione sulle due aziende in questione.

Consorzio Sistra
Automobili che comunicano e scambiano dati con la strada e con gli altri veicoli. Questa, a sentire i ricercatori del settore è la nuova frontiera della sicurezza stradale e dell’efficienza, sempre desiderata e mai ottenuta, del traffico. Si chiamano «Cooperative Systems» e grazie alle tecnologie di comunicazione «wireless», alla crescente presenza di elettronica nelle auto, sono chiamati a favorire una condotta di guida più sicura, una riduzione di consumi ed emissioni, un maggior confort; i Cooperative Systems prevedono lo scambio di informazioni e l’interazione tra le auto in movimento ed i sistemi fi ssi di terra . In questo spicchio di futuro molto promettente si innesta il consorzio valdostano Sistra che ha sviluppato un sistema per la gestione delle “Barriere Intelligenti”, in grado di rilevare eventi anomali di traffi co (code, congestioni, verso), ambientali (ghiaccio, nebbia) e fi sici (urti, pieghe). Uno dei prototipi più interessanti, già pronto per essere introdotto sul mercato, si basa su una tecnologia innovativa messa a punto da questa giovane azienda valdostana. Il sistema «Wrong Way Driver» ha lo scopo di proteggere gli utenti delle autostrade da chi, creando pericoli per se e per gli altri, «guida in contromano». Il sistema denominato REDWINE verrà installato dall’ATI Astaldi-Impregilo in Calabria, distribuito lungo tutta la nuova statale 106 Ionica di circa 39 km e svilupperà tutte le suddette prestazioni, compresi il segnalamento tempestivo di allerta mediante LED e l’integrazione con l’impianto di illuminazione stradale per l’ottimizzazione del consumo energetico.

Mavel
Si chiama Enfica Fc (Environmentally Friendly Inter City Aircraft powered by Fuell Cells) ed è – per i non anglofili poco amanti di certi acrostici particolarmente cacofonici – il primo progetto di sistema di propulsione per aerei a emissioni zero basato su celle a combustibile alimentate a idrogeno. Un progetto di 4,5 milioni (di cui 2,9 stanziati dalla Commissione europea nell’ambito del sesto programma quadro) coordinato dal Politecnico di Torino che vede, nella costellazione di 11 fra enti e industrie coinvolte nel progetto, anche un importante contributo di una impresa valdostana. Si tratta della Mavel di Pont-Saint-Martin, società fondata nel 1999 da Davide Bettoni e Alessandra Elisa, dodici dipendenti e circa 2 milioni di fatturato con una previsione di crescita fulminante nel settore dell’automotive nell’arco di un triennio. Mavel fino al 2005 si dedica allo sviluppo e alla produzione di motori per mandrini ad alta velocità ed attuatori linerai ad altissima dinamica per il mercato della produzione di circuiti stampati. Poi nel 2005 la svolta e l’entrata nel settore militare con lo sviluppo di progetti di azionamenti (motore con elettronica integrata) per applicazioni aeronautiche e militari. Il resto è storia di oggi.

25 febbraio 2011

Vino: Appello ai Produttori Valdostani


Ospito volentieri, anche quest'anno (qui trovi il post dell'anno scorso) un appello di Fabrizio Gallino (in rete Enofaber) per partecipare ad una importante manifestazione enoica in terra ligure.

Come lo scorso anno, seppur con minor enfasi e minor aggressività, torniamo a parlare di «Terroir Vino 2011». Lo scorso anno parteciparono la Cave du Vin Blanc de Morgex et de La Salle e L’Atouéyo di Fernanda Saraillon. Nei prossimi giorni cercheremo di raccogliere i ricordi di quell'esperienza. Però la Valle d'Aosta enoica ha tante altre realtà forti e rappresentative... perchè non partecipare a questa rassegna che dà sicuramente grande visibilità ed importanza?
I criteri di selezione sono sempre i medesimi, ossia basati su un discorso qualitativo e non meramente di «chiamata»... Visto il risultato del sondaggio indetto su queste pagine, perchè Les Crêtes e i Feudi di San Maurizio non rispondono a questa chiamata? O la stessa Cave Coopératives di Donnas o Maison Anselmet? Suvvia, pensateci... la Valle d'Aosta ha solo bisogno di essere conosciuta. I vostri prodotti sono notevoli, particolari e soprattutto frutto di una relazione di amore/odio/fatica con la montagna...

Andiamo, la VdA enoica ha bisogno di voi.....

Turismo: I dati di Gennaio

Sono positivi i dati comunicati dall’Assessorato al turismo, sport, commercio e trasporti riguardo ai flussi turistici del mese di gennaio di quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Per quanto riguarda gli arrivi, gli italiani hanno fatto registrare un incremento di 5mila747 unità (+9,4 per cento) e gli stranieri di 2mila543 (+9,3 per cento).

Per quanto riguarda le presenze, gli italiani sono in aumento di 9.253 unità (+4,3 per cento) e gli stranieri di 11mila850 unità (+8,1 per cento)

Complessivamente gli arrivi crescono di 8mila290 unità (+9,4 per cneto) e le presenze di 20mila833 unità (+5,8 per cento).

«I dati sui flussi turistici – commenta l’Assessore al Turismo Aurelio Marguerettazsono incoraggianti, anche agevolati dalle buone condizioni di innevamento delle piste che per adesso ci favoriscono rispetto ad altre località e dimostrano che il turismo tiene pur in un momento di difficoltà dovuto alla crisi economica ma anche agli eventi recenti che stanno agitando i paesi del nord africa e ingenerano preoccupazione nella comunità internazionale. In questo momento particolare la gente riscopre la possibilità di trascorrere vacanze prestigiose ed emozionanti a due trecento chilometri di distanza riscoprendo il fascino della montagna classica e vera. In Valle d’Aosta si possono trovare bellezze uniche al mondo come i nostri Quattromila: Monte Bianco, Cervino, Monte Rosa e il Gran Paradiso. Ma le bellezze naturali non sono sufficienti, bisogna continuare a lavorare sodo e far convergere gli sforzi su progetti condivisi dagli operatori e dalla comunità.
L’Assessorato al turismo è ora impegnato, in particolare con il booking on-line che offre la possibilità di prenotare direttamente la vacanza sul sito internet. La tecnologia però non basta, è soltanto un utile mezzo per farci conoscere sul mercato. Ad essa bisogna però associare l’accoglienza che per noi è un valore importante che deve essere fatto proprio da tutti i Valdostani. Infine, accanto all’ospitalità ricordo l’importanza per la nostra industria turistica di continuare ad investire sulla formazione e la preparazione linguistica dei nostri operatori».

Per approfondire e, soprattutto, comprendere gli andamenti nei vari comprensori clicca qui.

24 febbraio 2011

Consiglio Regionale (23): I Temi Economici dell'Ultima Seduta

Ecco i temi economici della seduta del Consiglio regionale del 23 febbraio. In questa seduta c'è poco da segnalare.


Il tema dei disagi degli utenti della tratta ferroviaria Aosta-Torino è stato affrontato dal Consigliere del Partito Democratico, Raimondo Donzel, che attraverso un'interpellanza, ha chiesto all'Assessore competente quali interventi sono previsti per limitare tale situazione.

Cva Interviene sulla Centrale di Chavonne

La sede di Cva
Cva interviene sulla centrale di Chavonne, tema mediaticamente caldo, e lo fa con una nota inviata da Barbara Bonetti dell'Ufficio Clienti Business. I commenti sono ben accetti. ImpresaVda, come, sempre dà spazio alla voce delle aziende.

Il progetto che riguarda il rifacimento totale dell’impianto idroelettrico di Chavonne, ultimamente è stato al centro dell’attenzione dei mezzi di informazione e quindi della pubblica opinione. Si tratta di uno studio particolarmente complesso che prevede la realizzazione di circa 20 km di gallerie e di un bacino accumulo d’acqua di circa 130.000 m3 previsto in Loc. Cretaz, nel Comune di Cogne.

CVA, proponente dell’iniziativa, da sempre è attenta all’impatto ambientale dei suoi impianti idroelettrici e, nel rispetto del Piano regionale delle acque, pone la massima cura nella progettazione degli stessi, anche attraverso un costante dialogo con i Comuni e gli Enti interessati dalle opere.

Con particolare riguardo al rifacimento della centrale di Chavonne, sin dal 2007, CVA ha avviato i contatti sia con i Comuni interessati, sia con l’Ente Parco Nazionale Gran Paradiso, aggiornandoli sullo sviluppo del progetto e recependo, ove manifestate, eventuali loro indicazioni, anche se in tutti questi anni non sono mai emerse particolari contrarietà.

Su questa linea, sempre per mantenere aperto il dialogo con gli Enti interessati, il 23 settembre 2010 è stata indetta una pre-conferenza dei servizi per illustrare lo studio che, redatto secondo le normative di riferimento e sulla base di studi preliminari composti da oltre 2.000 pagine e 218 elaborati grafici, illustrava nel suo complesso l’opera di rifacimento.

Non tutti i soggetti interessati si sono presentati alla pre-conferenza, mentre i partecipanti alla stessa non hanno espresso, anche in quest’occasione, particolari contrarietà, tranne la rappresentante della Lega Ambiente che ha contestato il progetto in quanto la Valle d’Aosta gode già attualmente di indipendenza energetica (vale a dire che produce più energia elettrica di quanto ne consumi).

Nel pieno rispetto della procedura, CVA nel mese di novembre 2010, ha quindi pubblicato all’Albo Pretorio dei Comuni interessati lo Studio d’Impatto Ambientale senza registrare, per contro, alcuna opposizione.

Negli ultimi giorni di dicembre il Comune di Cogne ha richiesto di sospendere il termine di opposizione per avviare un confronto sul progetto.

CVA, che da sempre fa del dialogo con gli Enti territoriali uno dei suoi valori aziendali, ha immediatamente risposto positivamente a tale richiesta, mettendo a disposizione dei Comuni i propri tecnici e consulenti per le necessarie verifiche e i successivi confronti.

Invece che nell’ambito del confronto tecnico offerto ai Comuni, CVA ha appreso le osservazioni degli stessi tramite gli organi d’informazione locali rilevando che, alcune delle richieste di variazione riportate dalla stampa, modificano significativamente il progetto iniziale.

Pertanto CVA, a questo stato dei fatti, rivaluterà il progetto alla luce delle indicazioni che perverranno in sede di procedura di valutazione ambientale, verificherà che alle dichiarazioni di disponibilità faccia seguito una reale volontà di trovare punti di accordo e controllerà pragmaticamente se tutte le richieste formulate renderanno ancora economicamente conveniente l’iniziativa.

La speranza è che tutto questo non porti all’impossibilità di realizzare il progetto con conseguenti minori canoni di concessioni per il Bacino Imbrifero della Valle d’Aosta e quindi anche per i Comuni (CVA ha versato complessivamente al BIM nel 2010 oltre 20 milioni di euro), nonché minori utili per CVA e, in un’ottica di federalismo fiscale, anche minor riparto fiscale per la Regione. Dal punto di vista ambientale la mancata realizzazione del rifacimento dell’impianto idroelettrico di Chavonne e la perdita del relativo aumento di produzione idroelettrica, non consentirebbe di evitare l’emissione in atmosfera di circa 125.000 tonnellate di CO2.

Trafori: Aumentano Transiti e Ricavi

Il traffico pesante torna a crescere nei trafori valdostani (e così pure i ricavi delle società), primo segno di una ripresa economica che, seppure lenta, comincia a dare qualche segnale di risveglio. Se, sul confine elvetico, il Traforo del Gran San Bernardo, gestito sul fronte italiano dalla Sitrasb (65,5% Regione Valle d’Aosta e 36,5% Sav) a fronte di una crescita complessiva dell’1,08% (da 579.043 a 585.281 veicoli) vede i camions aumentare del 4,12% (da 45.167 a 47.027, risultato ancora distante però dai 57.328 del 2008); lungo il versante francese il Tunnel del Monte Bianco vede un aumento del traffico pesante a doppia cifra con un +10,3 (dai 518.258 del 2009 ai 571.535 del 2010) e una crescita complessiva dei passaggi del 4,2%, praticamente di un soffio il secondo risultato dell’ultimo decennio.

 Per il Geie, il gruppo di interesse europeo che gestisce il traforo che collega Italia e Francia, è già tempo di bilanci in quanto il tradizionale documento contabile che fotografa per gli azionisti l’operato della dirigenza è già stato approvato dal Consiglio di Sorveglianza il 15 febbraio. I ricavi da pedaggio registrati complessivamente nel 2010 – spiegano al Geie - ammontano a 110,8 milioni di euro e sono in aumento del 14,0% (+13,6 milioni di euro) rispetto al 2009, anno in cui vi era stata una notevole flessione di introiti correlata allo sfavorevole andamento della congiuntura economica.

Per i vertici aziendali la ripresa del 2010 è da ascrivere principalmente all'aumento del traffico pesante, che ha generato maggiori introiti per 9,2 milioni di euro. L'aumento del traffico di veicoli leggeri ha generato invece circa 0,8 milioni di euro di ricavi supplementari. Non va poi dimentica che dal 1° gennaio 2010 le tariffe erano state aggiornate in base al tasso di inflazione maturato nel periodo 1° marzo 2008-31 agosto 2009 in media tra Italia e Francia, con una crescita del 2,05%. Inoltre sempre dall’inizio dell’anno, per decisione della Commissione Intergovernativa, è stato applicato ai Trafori del Monte Bianco e del Fréjus un aumento tariffario straordinario del 3,5%.

Nel 2010 il GEIE-TMB ha effettuato investimenti per 4,3 milioni oltre a manutenzioni ordinarie per 4,75 milioni e manutenzioni straordinarie per 1,02 milioni. Per il 2011 sono in corso le procedure di gara per il rinnovo del sistema di “gestione tecnica centralizzata” (il sistema informatico che controlla e permette di gestire l'insieme degli impianti tecnologici e di sicurezza dell'intero tunnel) e per il rinnovo dei veicoli antincendio.
Proseguiranno inoltre gli studi finalizzati alla valutazione di un impianto automatico di mitigazione incendi.

Per i colleghi del Gran San Bernardo l’appuntamento con l’approvazione della bozza di bilancio da parte del Consiglio di amministrazione, attualmente presieduto da Ugo Voyat, è stato annunciato per domani, venerdì 25 febbraio. Di conseguenza sui numeri la società manifesta ancora una certa qual prudenza. Di certo appare facile anche qui ipotizzare un saldo positivo dal punto di vista dei ricavi derivante dalla crescita dei passaggi e dagli aumenti tariffari. Nel frattempo procede senza intoppi il cammino della macchina Tbm (Tunnel Boring machine) della società canadese Lovat giunta in Valle d’Aosta per dare il via ai lavori di scavo meccanizzato per la realizzazione della galleria di servizio e sicurezza del Traforo che unisce Italia e Svizzera. La particolarità della Tbm consiste nel permettere l’esecuzione dell’avanzamento nell’ammasso roccioso con il contestuale montaggio in continuo del rivestimento della galleria in conci prefabbricati.

La spesa complessiva dell’intervento, suddivisa in quattro lotti per una migliore organizzazione delle fasi lavorative durante la realizzazione delle opere, è pari a 54 milioni - a carico, al 50 per cento, delle due concessionarie, l'italiana Sitrasb, società controllata dalla Regione autonoma Valle d'Aosta, e l'elvetica Tunnel G.S. Bernard - e dovrà essere ultimato entro il 2015. «Attualmente – spiega il direttore commerciale Paolo Viettila macchina perforatrice, gestita da un’équipe di quattro persone, ha già percorso i primi quattrocento metri su un totale di 5798 metri previsti, nel pieno rispetto del crono programma fissato. Al momento non sono stati segnalati ritardi». (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 23 febbraio 2011)

23 febbraio 2011

Cantine Aperte a Cogne. Avviso Last Minute

Come sempre, quando trovo un'interessante iniziativa turistica la propongo ai miei visitatori.
L'avviso è un po last minute, ma chissà che tu che mi sta leggendo in questo momento non riesca ad approfittarne.

Venerdì 25 febbraio Cogne ripropone per il secondo anno consecutivo Cantine aperte come un'originale e simpatica alternativa “après ski”. Tra le 17 e le 21 nove strutture tra alberghi e ristoranti apriranno le loro cantine per delle degustazioni animate dalle note musicali dei fisarmonicisti di Cogne e accompagnate da ricchi e appetitosi stuzzichini preparati con prodotti locali.

Un cammino enogastronomico che può esser percorso sia a piedi, accompagnati da maestri di sci, guide alpine e accompagnatori della natura, sia utilizzando il simpatico servizio gratuito di jeep navette “io guido-tu bevi”. Per accedere alle degustazioni è necessario possedere il bicchiere con relativa tasca acquistabile presso il Consorzio Operatori Turistici Valle di Cogne al prezzo di dieci Euro.

Quest'anno per la prima volta sono stati inoltre creati dei pacchetti soggiorno che permettono di pernottare in una delle strutture convenzionate a partire da 40 Euro per tutti coloro che vogliono bere in tutta tranquillità.
La manifestazione si concluderà alle 22,30 presso la Taverna Lou Ressignon di Cogne dove, tra tutti coloro che avranno percorso l'intero itinerario, verranno estratti delle bottiglie di vino Magnum.

Hanno aderito all'iniziativa le cooperative vinicole Cave du Vin Blanc, Enfer d'Arvier, La Crotta di Vigneron, Onze Communes, La Kiuva, Caves de Donnas, l'Institut Agricole Régional e 4000 mètres.

Per maggiori informazioni clicca qui.

Nicodemo Calabrese Ospite a ImpresaVda su Radio Proposta in Blu


Carissimo visitatore, metto on line la puntata del 18 febbraio di «ImpresaVda», trasmessa su Radio Proposta in Blu. Ospite della puntata Carmine Garzia, docente universitario di Economia aziendale presso la facoltà di Scienze Politiche dell'Università della Valle d'Aosta che ci ha offerto il suo punto di vista di studioso sull'economia valdostana.

Qui - se te la sei persa - puoi trovare la puntata registrata.

Venerdì 25 febbraio, alle 10, sarà invece mio ospite, Nicode Calabrese, amministratore delegato della società Arnad le Vieux operante nel comparto agroalimentare .


Ti ricordo che ImpresaVda è disponibile a dare voce ai tuoi dubbi, ai tuoi quesiti, ai tuoi commenti critici. Scrivi a: diretta@radiopropostainblu.it.

Anche a trasmissione terminata non esitare a mandare una tua impressione o a lasciare un tuo commento anche su questo blog. Sarà apprezzata anche la segnalazione di un ospite che vorresti fosse invitato in trasmissione. Anche le autosegnalazioni di imprenditori desiderosi di far conoscere i loro progetti aziendali sono ben accette. Ne farò buon uso.

Non dimenticare che è possibile ascoltare Radio Proposta anche sul tuo pc: clicca qui.

Se non conosci ancora la radio ti segnalo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0.
Buon ascolto.

22 febbraio 2011

Gli Industriali Incontrano gli Studenti

Prosegue la collaborazione tra Confindustria Valle d’Aosta e l’Istituzione Scolastica di Istruzione Tecnica Commerciale di Aosta (ragioneria – Manzetti) con l’obiettivo di offrire agli studenti informazioni e strumenti utili per coloro che entreranno nel mondo del lavoro.

Mercoledì 23 febbraio, alle 11,30, Oliviero Gobbi (nella foto), Amministratore Delegato di ABC Company S.r.l., incontrerà gli studenti delle classi 3°. Fare impresa e più in generale l'industria oggi saranno i temi della discussione.

Giovedì 24 febbraio, alle 11,30, le classi V rincontreranno sempre Gobbi, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Valle d’Aosta, insieme ad alcuni rappresentanti di imprese valdostane, per parlare di curricula e colloqui di lavoro.

«Crediamo - ha detto Gobbi -  che parlare ai ragazzi sia molto importante per far conoscere loro le realtà industriali presenti nella nostra regione, e per prepararli ad affrontare il mondo del lavoro. Si parla spesso di distanza tra scuola e mondo del lavoro, e queste iniziative tentano di dare una parziale risposta. Speriamo di poter portare iniziative simili anche in altri istituti».

«La nostra Istituzione – hanno detto i docenti responsabili di questa iniziativa - anche per quest'anno scolastico ripropone delle attività in collaborazione con Confindustria Valle d'Aosta che, in particolare per gli alunni delle classi quinte, rappresenta un importante momento di formazione in vista dell'eventuale inserimento nel mondo del lavoro. Grazie alle modalità proposte dai relatori, l'iniziativa ha sempre avuto un ottimo riscontro presso gli studenti che sono coinvolti in prima persona in un'attività di simulazione del colloquio di lavoro».

Sarebbe interessante se qualcuno dei protagonisti (ad esempio qualche studente) mi lasciasse un commento su come sono andati i due incontri.

21 febbraio 2011

Sicurezza: Accordo di Gps Standard con la Multinazionale Tedesca Gunnebo

A partire da Febbraio 2011, la multinazionale tedesca Gunnebo Perimeter Protection GmbH, ha acquisito in esclusiva fino al 2013, per la Germania, l’Austria e la Svizzera, i diritti per l'utilizzo di sistemi di protezione perimetrale dell'azienda italiana GPS Standard s.p.a.

«Come leader nella produzione e progettazione di sistemi per la protezione di edifici e siti aperti siamo sempre interessati ad espandere il nostro portfolio ed aumentare le nostre attività in modo utile» ha dichiarato Karsten Hamborg , Amministratore delegato di Gunnebo Perimeter Protection.

Le soluzioni offerte da GPS Standard, ad alto contenuto tecnologico, nell'ambito dei sistemi di protezione perimetrale da esterno, vanno ad arricchire la gamma dei prodotti di Gunnebo, rendendola più appetibile per i clienti.

Per saperne di più ti invito a leggere la notizia su Securindex, il portale italiano della sicurezza.

20 febbraio 2011

ImpresaVda su Net1News




ImpresaVda ha fatto nei giorni scorsi il suo debutto su Net1news.org, la prima Net1News italiana, il primo canale di informazione indipendente del web, dove la visibilità delle notizie è decisa, in tempo reale, dall'interesse dei lettori. 


Si tratta di un nuovo modello di organizzazione delle informazioni presenti in Rete, pensato - almeno così mi hanno scritto - per premiare gli autori più letti, divisi per categoria e regione. Visitando il sito puoi vedere come per essere inseriti bisogna far richiesta. Nel caso di ImpresaVda è arrivato un invito dove Giuseppe Rizzo, uno dei fondatori scriveva, fra le altre cose, «innanzitutto vorrei farvi i complimenti per il vostro sito. Lo monitoriamo da parecchi mesi ormai e lo riteniamo uno dei Top di categoria per completezza, autorevolezza e qualità». E' vero le mail si lasciano scrivere (e si possono inviare identiche a un milione di persone) tuttavia sono parole che (anche se un po' iperboliche) fanno piacere. 


Ecco perchè ogni tanto qualche notizia di ImpresaVda troverà ospitalità anche su questo canale che da quel che si legge sul blog sta macinando numeri interessanti. Nel video la presentazione del progetto fatta al Festival internazionale del Giornalismo di Perugia. Qui trovi il primo post. Dimmi che cosa ne pensi.

19 febbraio 2011

Delibere di Giunta: Segnalazioni per le Aziende (90): Disposizioni Elettrodotti e Fondazione Professionale Turistica

PRESIDENZA DELLA REGIONE

Io lavoro nel settore turistico-alberghiero
E’ stata decisa la partecipazione della Regione all’evento Io lavoro nel settore turistico-alberghiero e benessere, organizzato dall’Agenzia Piemonte lavoro a Torino, nei giorni 11 e 12 marzo e 7 e 8 ottobre 2011.
(delibera 362)

Programma per favore l'impiego
E’ stato adottato il programma annuale degli interventi di formazione professionale e di sviluppo delle azioni per favorire l’impiego e l’occupazione. (delibera 363)

Rappresentanti Regione
Sono stati nominati in qualità di consiglieri rappresentanti della Regione, Lale Murix per l’Associazione di viticoltori di Gressan e Jovençan, Vittorio De La Pierre per il Centro studi e cultura Walser della Valle d’Aosta, e Jean-Claude Favre e Giovanni Battista Noris per la Società italiana per Azioni per il Traforo del Monte Bianco. (delibera 361)


ATTIVITA’ PRODUTTIVE


Dora: contributo per progetto di ricerca
E’ stato inoltre concesso un contributo di 445 mila euro all’impresa Dora di Aosta per la realizzazione di un progetto di sviluppo sperimentale. (delibera 338)


TERRITORIO E AMBIENTE


Nuove disposizioni in materia di elettrodotto
L’Esecutivo ha deciso l’invio al Consiglio regionale del disegno di legge Nuove disposizioni in materia di elettrodotti. Abrogazione della legge regionale 15 dicembre 2006, n. 32. (delibera 370)



TURISMO, SPORT, COMMERCIO E TRASPORTI


Fondazione professionale turistica
E’ stato approvato l’invio al Consiglio regionale del disegno di legge Modificazioni alla legge regionale 28 giugno 1991, n. 20 Promozione di una fondazione per la formazione professionale turistica. (delibera 366)

Promozione in Italia
E’ stata deliberata la realizzazione di un’azione di comunicazione in Italia, per l’anno 2011, a sostegno dell’immagine e dell’offerta turistica della regione, con affido di incarico di collaborazione all'agenzia Maxus mc2 di Torino. (delibera 325)

Innovazione: Caccia ai Nuovi Mille (Da Wired)


Se in mille hanno fatto l'Italia, in mille possono rilanciarla. Questo il significato del progetto dei nuovi mille, che lega l'edizione 2011 del concorso Working Capital di Telecom Italia, la mostra Stazione Futuro – Qui si rifà l'Italia (curata dal direttore di Wired Italia Riccardo Luna), il Comitato Italia 150 ePNI CUBE, promotore del Premio Nazionale per l'Innovazione. Per le celebrazioni del 150° anniversario del nostro Paese nessuna celebrazione del passato, quindi, ma uno sguardo sul futuro. E qui trovi il manifesto dell'iniziativa. C'è anche una pagina su facebookLa spedizione dei nuovi mille partirà da Torino il 18 marzo, il giorno dopo l'inaugurazione di Stazione Futuro che sarà aperta dal rapporto del Censis sull'Italia del 2020. I Nuovi Mille saranno ricercatori universitari e aspiranti imprenditori. Ci si arruola partecipando al Working Capital e alle Start Cup, il confronto accademico promosso da PNI CUBE. Un motivo in più per partecipare alla Start Cup Piemonte-Valle d'Aosta. Mi auguro che fra i mille ci sia anche qualche valdostano.

Bando Pubblico per Rivitalizzare i Villaggi Rurali

La Giunta ha approvato, con deliberazione n. 3718 in data 30 dicembre 2010, il bando pubblico contenente le disposizioni tecniche e procedurali per l'attivazione delle azioni previste alle lettere b) e c) del punto 3 della misura 311 Diversificazione in attività non agricole del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013.

Il senso del bando è illustrato nella premessa del documento «Il territorio – si legge - è un bene prezioso, le porzioni edificabili sono una risorsa rara e vanno occupate con oculatezza. È molto importante, quindi, nella programmazione dello sviluppo dei territori, puntare sul recupero del patrimonio edilizio esistente, salvaguardando gli equilibri tra residenze primarie, secondarie e strutture produttive, nelle aree rurali, laddove sono stati finora conservati. Nello stesso tempo bisogna rilevare che l’agricoltura europea ha imboccato, ormai da parecchi anni, la direzione della valorizzazione delle produzioni di qualità, compatibili con l’ambiente naturale, e, più recentemente, la strada della diversificazione in produzioni non agricole».

Di conseguenza i nuovi indirizzi europei suggeriscono di pianificare la rivitalizzazione dei villaggi rurali puntando sia sull’incentivazione dell’accoglienza in azienda agricola e nei centri storici che sulla valorizzazione di circuiti naturalistici, storici, culturali, enogastronomici locali, in armonia con il riuso ecocompatibile del patrimonio edificato esistente e una migliore fruizione del territorio rurale valdostano. 

In questa logica le azioni indicate nel bando prevedono il finanziamento di attività non tradizionalmente agricole legate alla creazione di opportunità di impiego nelle aree rurali e consistono principalmente nella creazione e strutturazione di aziende agricole multifunzionali che permettano lo svolgimento di iniziative legate all'ospitalità rurale e alla diversificazione produttiva delle aziende agricole.

Tra le principali attività sostenute figurano, ad esempio, la ricettività turistica, le visite aziendali abbinate alla degustazione dei prodotti del territorio, le attività di produzione, promozione e vendita di prodotti dell'artigianato di tradizione, di manufatti artistici e di specialità enogastronomiche locali (anche attraverso l’allestimento di veri e propri punti vendita), le attività ricreative esercitate con animali domestici e altre iniziative volte a incentivare il turismo rurale, naturalistico e gastronomico.

Per il perseguimento di tali obiettivi sono ammissibili a contributo interventi di ristrutturazione ed eventuale ampliamento delle volumetrie aziendali. Si va dalle spese relative all’impiantistica, all’acquisto di arredi fino alla creazione di siti web. La disponibilità di fondi pubblici riservata al bando è di tre milioni di euro e saranno accolti, per ragioni di efficacia e necessità di concentrazione degli interventi, soltanto progetti di importo superiore a 30 mila euro fino all'ammontare consentito dal regime de minimis. Al bando possono partecipare imprenditori agricoli, in forma singola o associata, e altre persone fisiche membri della famiglia agricola.

Le domande dovranno essere presentate all'Ufficio programmi multisettoriali dell'Assessorato, in località Grande Charrière 66 a Saint-Christophe, entro le ore 12 di martedì 12 aprile 2011. Se le domande pervenute e accolte non dovessero esaurire le risorse finanziarie disponibili il bando rimarrà in vigore fino alla seconda eventuale scadenza, fissata al 17 aprile 2012. Ogni beneficiario, utilmente collocato in graduatoria, avrà a disposizione 150 giorni consecutivi dal ricevimento della comunicazione ufficiale, per presentare il progetto esecutivo cantierabile, completo della relativa documentazione,pena l’esclusione dal regime di aiuto. La raccolta e la selezione delle domande sarà gestita secondo le modalità e le procedure citate nel presente bando e dettagliate nelle linee guida che saranno a loro volta pubblicate, a cura dell’Autorità di Gestione, sul sito della R.A.V.A., sezione agricoltura “www.regione.vda.it”.

18 febbraio 2011

Start Cup: Ora c'è anche il Premio Speciale Valle d'Aosta da 7500 euro

La Start Cup Piemonte Valle d'Aosta 2011 è un concorso di progetti imprenditoriali dedicato a tutti coloro che hanno un progetto di impresa innovativa. Le imprese innovative sono quelle che apportano, in un prodotto o in un processo, nell'organizzazione o nel rapporto con il mercato, caratteristiche di novità rispetto allo stato della tecnologia riscontrabile nelle imprese piemontesi o italiane e che rappresentino una valorizzazione economica di saperi e competenze scientifiche. Il primo premio è da 25mila euro, il secondo da 20mila e il terzo da 15mila.


Da quest'anno esiste anche il premio speciale Valle d'Aosta destinato al miglior progetto di impresa che intenda insediarsi nella Pépinière d’Entreprises di Aosta o di Pont Saint Martin, messo a disposizione dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta. Si tratta di 7500 euro.

La competizione, a partecipazione gratuita, è finalizzata alla nascita di imprese innovative presso gli Incubatori degli Enti Promotori e le relative modalità di funzionamento, i criteri di ammissione e di assegnazione dei premi sono determinati dal Regolamento ufficiale del concorso.


Se vuoi saperne di più e leggerti il testo del regolamento o visitare il sito del premio clicca qui.


Mi raccomando fammi sapere se partecipi e buona fortuna.

Care Famiglie l'Istruzione Tecnica non è di Serie B

«Quali progetti per la valorizzazione dell'istruzione tecnica in Valle?». Il tema è stato dibattuto ieri da Confindustria Valle d'Aosta con un ospite d'onore: Alberto Barcella, presidente di Confindustria Lombardia e coinvolto nelle'sperienza del Club dei 15, cioè il network delle province più industrializzate in Italia. Sono intervenuti anche la presidente di Confindustria Valle d'Aosta Monica Pirovano, l'Assessore alle Attività Produttive Ennio Pastoret, il dirigente scolastico dell'Istituzione scolastica di istruzione tecnica industriale e professionale Verrès Silvana Chouquer, e Luca Minini, Presidente e Amministratore Delegato M.D.M. S.r.l.. A moderare Pierluigi Bertello nella splendida location della sala degustazioni del Salumificio Maison Bertolin, messo a disposizione con la consuetà cordialità da Guido e Marilena Bertolin.

Più che una cronaca ti propongo qualche pillola, quasi antologica.

Monica Pirovano
«Nel 2010, la domanda delle imprese è di circa 236mila diplomatici tecnici e professionali. A fronte invece di un'offerta pari a 125.712 giovani»


«Il dato fondamentale  è che occorre una maggior collaborazione tra impresa e mondo della scuola: gli studenti devono poter visitare le fabbriche, i professori devono confrontarsi con il mondo delle imprese e queste devono andare nelle scuola a farsi conoscere. L’industria è cambiata tantissimo in questi anni e occorre che i ragazzi, ma soprattutto i genitori lo sappiano».


Pirovano introducendo i lavori ha citato la Presidente dei Giovani Industriali Federica Guidi:





«I
l titolo tecnico conseguito alle superiori può offrire una "maggiore garanzia di lavoro" rispetto a  quello posseduto da chi ha deciso di proseguire gli studi per prendere magari una laurea umanistica. (...) Ci sono dei pezzi di carta che non servono a niente. Un buon perito e un buon disegnatore meccanico, che magari parlino bene inglese, possono avere oggi davanti a sé un percorso professionale più roseo. Io ho fatto il liceo classico e giurisprudenza: oggi sarei fuori dal mercato». E ancora «Se io fossi un giovane ingegnere, sarei terrorizzato non tanto dalla concorrenza dei colleghi laureati nelle altre università italiane, ma dai milioni di ingegneri sfornati ogni anno dall'India. Giovani educati a non avere paura di quello che non conoscono, pronti a viaggiare e, forse, culturalmente più evoluti dei nostri giovani».

Ennio Pastoret 
«Non si può pensare che faccia tutto la Scuola. L'alta specializzazione in particolare richiede una capacità di reazione che il mondo della scuola non può avere. Non si può pensare che le scuole possano tenere il passo dalle aziende che sono quotidianamente stimolate dal mercato a prendere decisioni rapide. Per questo stiamo lavorando con Vallée d'Aoste Structure alla creazione di un edificio, posizionato all'interno dell'Espace Aosta,  da dedicare alla formazione».

Alberto Barcella
«I giovani italiani tra i 15 e i 24 anni sono il 10% della popolazione itliana. Di questi il 30% non trova lavoro. Si tratta di una risorsa scarsa, per definizione preziosa, che non trova lavoro. Le imprese, invece, cercano giovani con professionalità acquisite e non li trovano. Non tutto però è responsabilità del mondo della scuola. In molti casi dipende dalle scelte delle famiglie. Esiste un problema di orientamento che è prima di tutto in capo alle famiglie». «In Italia l'orientamento non si fa. Dovrebbe essere fatto alle scuole medie, ma alla fine è in funzione dei risultati del ragazzo. Se hai 8 fai il liceo, se 6 le scuole professionali. Si tratta di una gerarchia delle scuole estremamente pervasiva nella mentalità delle famiglie che sono convinte così di fare il bene del proprio figlio».

«Spesso l'orientamento diventa marketing. Ed è sbagliato. Bisogna capire qual è la scuola più adatta al ragazzo. Con Confindustria Lombardia da due anni coordiniamo un'azione di orientamento per la scuola media superiore grazie alla quale cerchiamo di far capire che l'iscrizione ad un istituto tecnico non vuol dire rinunciare a priori a scuole di tipo terziario. Ci sono molti periti che sono diventati ingegneri. A 18 anni, quella che noi chiamiamo la scuola delle libertà, un ragazzo può ancora scegliere».

Silvana Chouquer
«Le famiglie non iscrivono i loro figli alle scuole professionali perchè hanno una visione sbagliata del lavoro che si fa nell'industria. E' un peccato perchè a sei mesi dal diploma tra i ragazzi usciti dagli istituti tecnici la disoccupazione è bassissima. In molti casi abbiamo un 50% di già occupati e un 50% all'università. Insomma i tecnici trovano lavoro, vanno all'università e riescono bene»

Luca Minini
«Dobbiamo trovare dei modi per raccontare alle famiglie che così è l'industria nel 2011. Oggi l'industria è ad altissima tecnologia. Il lavoro fisico è sostituito da macchine robotizzate. Si usa soprattutto il cervello. Dobbiamo però anche essere in grado di dire alle famiglie quanto siamo in grado di assorbire come manodopera specializzata»
 

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