22 febbraio 2013

Grandangolo sui #Professionisti #valdostani - 15: I #Farmacisti

La Presidente Tiziana Devoti
Questa settimana ti propongo l'intervista a Tiziana Devoti, Presidente dell'Ordine dei Farmacisti.


L’Identikit

 Iscritti totali e trend dell’ultimo triennio:
Totale iscritti n. 140 di cui 85 donne e 55 uomini
2010 - 4 iscrizioni per trasferimento da altro Ordine e 2 prime iscrizioni
2011 - 1 iscrizione per trasferimento da altro Ordine e 1 prima iscrizione
2012 - 5 prime iscrizioni

Composizione direttivo: 
Presidente - Dott.ssa Tiziana Devoti
Vice Presidente - Dott. Fabio Giacherio
Tesoriere - Dott. Ivo Gal
Segretario - Dott. Salvatore Caltabiano
Consiglieri - Dott.ssa Daniela Barrera - Dott. Sergio Faravelli - Dott. Andrea Nicola

Il trend nei prossimi anni in termini di iscritti: Sulla base dei dati inviati dall'ordine alla FOFI il fabbisogno può essere ipotizzato nell’ordine  di 15 farmacisti.

L'Ordine ha cercato ultimamente di implementare quanto più possibile l’utilizzo della posta elettronica. Ognuno degli iscritti possiede una pec che è stata acquistata dall‘ Ordine per i suoi iscritti.

Sito internet: Uno dei progetti di quest’anno prevede la realizzazione di un sito. Attualmente l’Ordine di Aosta è presente sul sito della FOFI.



Le Domande

Quali sono le principali problematiche a livello regionale e nazionale?
Problematiche a livello regionale non ne ce sono. Vi è piena collaborazione tra Ordine, Asl, Federfarma, cioè l’Associazioni dei Titolari, e Assessorato alla Sanità. La stessa composizione del Direttivo  conferma quanto sopra esposto visto che ci sono rappresentanti di farmacie urbane, rurali, della farmacia dell’Ospedale e dell’Asl. A livello nazionale siamo molto ben rappresentati. Tra noi,  presidenti delle varie province, vi è grande  collaborazione. Inoltre i  rappresentanti del nostro Comitato centrale come  il nostro presidente Andrea Mandelli, il suo vice il senatore Luigi D’ambrosio Lettieri, il segretario Maurizio De Pace sono spesso citati e sono sempre disponibili.

 Esistono possibilità di lavoro in Valle d’Aosta oppure il settore è saturo?
Potrei dire che fino all’anno scorso problemi occupazionali non ce ne erano. In generale la categoria guarda al suo futuro con molta attenzione. Vedremo cosa capiterà con il “concorsone”  (vedi box in pagina ndr),anche se, a differenza di altre regioni, da noi sarà meno impattante.

 Esistono nuovi sbocchi professionali?
Nuovi direi di no. Già tradizionalmente il profilo professionale del farmacista è quello di un operatore dell'area sanitaria che, nell'ambito delle sue competenze scientifiche e tecnologiche multidisciplinari (chimiche, biologiche, farmaceutiche, farmacologiche, tossicologiche, legislative e deontologiche) contribuisce al raggiungimento degli obiettivi definiti dal servizio sanitario nazionale, per rispondere adeguatamente alle mutevoli esigenze della società in campo sanitario.
Tuttavia con il conseguimento della laurea magistrale e della relativa abilitazione professionale, il laureato della classe svolge ai sensi della direttiva 85/432/CEE, la professione di farmacista ed è autorizzato all'esercizio di molteplici attività professionali, tra le quali: sintesi, sviluppo farmaceutico, fabbricazione e controllo di medicinali nell'industria; controllo di qualità dei medicinali in laboratori pubblici o privati; produzione e controllo di presidi sanitari, dispositivi medici e presidi medico-chirurgici;  produzione e controllo di qualità di prodotti dietetico - alimentari; produzione, analisi e controllo di qualità di prodotti cosmetici; analisi e controllo delle caratteristiche fisico-chimiche e igieniche di acque minerali;  immagazzinamento, conservazione e distribuzione dei medicinali nella fase di commercio all'ingrosso; preparazione, controllo, immagazzinamento e distribuzione dei medicinali nelle farmacie aperte al pubblico o nelle farmacie ospedaliere; e diffusione di informazioni e consigli nel settore dei prodotti per la salute.
Nella nostra realtà direi che la categoria più rappresentata è quella del farmacista territoriale. Vi sono colleghi che operano in parafarmacia, in ospedale, in laboratorio; qualcuno insegna. Diciamo che grazie alla legge sui nuovi servizi erogati dalle farmacie
 è cambiato il modo di spendere la nostra professionalità in farmacia. E ci ritroviamo a fare parte dei programmi di educazione sanitaria e facciamo campagna di prevenzione delle patologie  a forte impatto sociale.  Il raggio di azione si è ampliato. Ci sono poi anche farmacisti impegnati a livello di scuola, in laboratori o parafarmacie.

Iniziative di formazione realizzate nel 2012 e in programma nel 2013?
La formazione residenziale nella realtà della  Valle d’Aosta  è molto complessa. Numericamente noi farmacisti siamo pochi, dispersi anche in una regione con caratteristiche particolari, di conseguenza riunirci tutti insieme per dei corsi di aggiornamento rappresenta una criticità. Spesso con eventi residenziali non riusciamo a raggiungere il numero di partecipanti minimo per istituire tali corsi. Un grande aiuto ci è venuto tramite la Fad  che ha permesso al professionista di aggiornarsi a casa attraverso il computer. Due parole  merita poi la Fondazione Cannavò  e i suoi lavori che li istituisce a titolo gratuito. Per il  stiamo esaminando dei progetti in direttivo e qualche evento sarà realizzato con la collaborazione di Federfarma. Cerchiamo sempre di comunicare via mail agli iscritti tutti i corsi di cui veniamo a conoscenza.

 Consigli per chi si vuole avvicinare alla professione?
Bisogna aver sempre presente che la nostra  è una professione dalle mille sfaccettature, che richiede tantissima competenza in ambiti molto vari  e pure la formazione universitaria deve essere continuamente  implementata con lo studio. L’alto livello di informazione/disinformazione che ha il cliente/paziente che la acquisisce sempre  più frequentemente tramite internet sicuramente mette alla prova il collega più preparato. Va poi ricordato che noi non siamo medici come spesso la gente crede. Potremmo essere definiti come professionisti del farmaco che lo ricordo deriva dal termine greco “farmakon”  che ha il duplice significato di medicina e veleno.  Noi veniamo a contatto sempre più con persone che vogliono benessere e/o guarire. Con tali persone bisogna avere grande capacità di ascolto e di comprensione in un mondo in cui le conoscenze scientifiche e la normativa sono in continua evoluzione. Siamo professionisti che non possono né devono smettere di studiare mai.

Giudizio sulla riforma degli Ordini? Che cosa ha senso fare e che cosa no?
 Sicuramente Lei fa riferimento al DPR 137/2012 – Regolamento recante riforma degli ordinamenti professionali. Quella del farmacista è una professione regolamentata intendendo per essa  l’attività, o l’insieme delle attività, riservate per espressa disposizione di legge o non riservate, il cui esercizio è consentito solo a seguito di iscrizione in ordini, collegi subordinatamente al possesso di qualifiche professionali o all’accertamento di specifiche professionalità.  Gli albi territoriali relativi alle singole professioni regolamentate, tenuti dai rispettivi Consigli dell’Ordine o del Collegio territoriale, sono pubblici e recano l’anagrafe di tutti gli iscritti, con l’annotazione dei provvedimenti disciplinari adottati nei loro confronti. E proprio per questo, secondo me, sono importantissimi creando una tutela per il paziente. L’insieme degli albi territoriali di ogni professione forma l’albo unico nazionale degli iscritti, che è tenuto dal Consiglio Nazionale di ciascun Ordine o Collegio. I Consigli territoriali forniscono senza indugio per via telematica ai Consigli nazionali tutte le informazioni rilevanti ai fini dell’aggiornamento dell’albo unico nazionale. La rete intranet della Federazione sarà strutturata in modo da rendere tale obbligo tempestivamente assolto, cosicché gli Ordini non debbano compiere alcun ulteriore adempimento.
Secondo l'Art. 5  vi è Obbligo di assicurazione . Infatti E’ stato introdotto per il professionista l’obbligo di stipulare, anche per il tramite di convenzioni collettive negoziate dai Consigli Nazionali o dagli Enti previdenziali, idonea assicurazione per i danni derivanti al cliente dall’esercizio dell’attività professionale, comprese le attività di custodia di documenti e valori ricevuti dal cliente.

Qual è il rapporto con il mondo delle imprese e del credito?
E’ proprio dell’altro giorno l’incontro avuto come professionisti alla Chambre Valdôtaine con i presidenti di diversi ordini professionali. La riunione, organizzata in vista delle future operazioni di rinnovo del Consiglio della Chambre ha previsto la nomina del Presidente della Consulta. Questo è un passo in avanti. La Consulta esprime semplicemente dei pareri su richiesta degli organi istituzionali della Camera di Commercio, però per noi è importante il fatto di essere stati proiettati in un mondo che non è proprio vicinissimo al nostro. Quanto al rapporto col mondo delle imprese e del credito è scontato ricordare come la farmacia sia anche una impresa. E’ molto delicato questo aspetto in una professione che  ha al suo centro il “Ben ESSERE” dell’individuo.

Un valore da recuperare in questa nostra società sempre più sfilacciata…
Non parlerei tanto di un valore da “recuperare” ma da “ricordare”. La nostra è una professione con al centro l’uomo in tutta la sua complessità in quella che mi piace ricordare essere una versione olistica della persona.

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