23 ottobre 2013

Luca Ciancetti (#PodiumEngineering): «realizzeremo dei nostri prodotti nel settore della mobilità sostenibile»

Luca Ciancetti (Podium Engineering)
Nuovo ciclo di trasmissione su Radio Proposta in Blu per ImpresaVda, programma realizzato in
collaborazione con la Chambre valdotaine attraverso il suo sportello europeo di supporto alle imprese «Enterprise Europe Network». Quest’anno avremo poi un occhio di riguardo per imprenditoria giovanile, internazionalizzazione e innovazione. Il primo ospite è stato appunto un imprenditore under 30: Luca Ciancetti della Podium Engineering, società insediata nell’incubatore di Aosta, operante nel settore della gestione di auto da competizione. Qui ti propongo il testo dell'intervista come è stato pubblicato sull'ultimo numero del Corriere della Valle. Buona lettura!

Spieghiamo concretamente di cosa vi occupate?
La nostra attività valdostana è principalmente orientata alle vetture a bassi consumi e a basso impatto ambientale. Nello specifico ci occupiamo di sistemi elettrici ed ibridi per mobilità e con molta attenzione ai sistemi a batterie

 Da quanto tempo la vostra società è attiva?
La nostra società nasce nel maggio 2011.

 Come mai vi siete insediati in Valle?
Perché la Valle ci ha offerto delle opportunità. Prima di tutto la possibilità di avere delle infrastrutture adeguate con un’offerta molto competitiva sia dal punto di vista economico che pratico.

  In quanti siete a portare avanti l’azienda?
Siamo in sette. Tutti ingegneri. Tutti provenienti dal Politecnico di Torino. Siamo partiti in tre persone e ora siamo in sette.

 E’ un’azienda molto under 35…
Assolutamente. Quasi under 30.

Quali sono le competenze in campo?
Siamo tutti ingegneri con storie e formazioni molto diverse. Alcuni di noi hanno delle competenze nel campo della meccanica, qualcun altro dell’elettronica e diciamo che il punto di forza attuale è di riuscire molto bene ad amalgamare queste competenze create in maniera diversa chi all’estero, in Inghilterra, chi rimanendo a lavorare al Politecnico come ricercatore. L’insieme di tutte queste competenze fa sì che l’azienda possa spendere sul mercato il suo know-how in maniera efficiente.

 Chi sono i vostri clienti?
La nostra attività fino ad ora è stata prevalentemente nel campo dell’automotive e nel campo dei prototipi sia vetture da competizione in esemplare unico sia vetture da esposizione. Le aziende a cui ci rivolgiamo vogliono soluzioni high tech fatte in tempi molto brevi e che possano caratterizzare dei loro prodotti.

Un esempio?
Sicuramente possiamo ricordare un progetto che ci ha visto coinvolti in maniera molto intensa, cioè la P4/5 da competizione che è un auto costruita per correre delle gare di durata presso il circuito del Nurburing in Germania ed è l’esempio più classico del lavoro che può realizzare la nostra azienda. Realizzare esemplari unici o di piccola serie con dei contenuti particolari. La P4/5 ad esempio è la prima vettura ibrida ad aver concluso una 24 ore omologata dalla Fia.

Dal punto di vista imprenditoriale l’Italia è un paese per giovani?
Bella domanda. La risposta migliore è che, forse, è un paese un po’ confuso. Da un certo punto di vista offre delle possibilità. Noi siamo un’azienda che basa la sua competitività sulle competenze e sul know how di persone che sono state tutte formate nell’Università italiana e che sono molto competitive sotto questo punti di vista. Per contro la creazione di un’azienda e il fare imprenditoria in Italia incontra problemi legati ad una burocrazia molto pesante, a modifiche normative continue. Si spende molto tempo ad adeguarsi a queste regole che rendono di fatto l’azienda meno competitiva.

Altre difficoltà incontrate? Che cosa invece vi è stato d’aiuto?
La burocrazia rimane lo scoglio più difficile da superare per dare vita ad un’azienda che sia in grado di esprimersi sul mercato. Dall’idea di un’azienda ad un’azienda funzionante passa un periodo molto lungo. Ci sono però anche aspetti positivi come la pépinière di Aosta che ci ha offerto in maniera molto lineare la possibilità di avere una sede adatta alle nostre esigenze e allo sviluppo della nostra attività.

State sviluppando un progetto di ricerca. Ce ne può parlare?
Il significato della nostra presenza in valle è molto legato alla crescita dell’azienda e ad un progetto che si configura come un progetto di sviluppo delle nostre attività legato allo sviluppo della mobilità sostenibile e dei sistemi a batteria. In questo ambito abbiamo un planning tra i 12 e i 24 mesi e vogliamo creare un laboratorio di ricerca orientato a questa attività con l’obiettivo di migliorare competenze, know-how e avere un’ottica più orientata al mercato.

 Un sogno imprenditoriale da realizzare
In quanto ingegneri siamo molto concreti anche nei sogni. L’obiettivo principale è quello di concretizzare il nostro lavoro di sviluppo e di ricerca e di arrivare a proporre al mercato una serie di prodotti che siano molto riconoscibili e legati all’immagine della Podium Engineering e che si spera abbiano un grande successo sul mercato.

Prodotti made in Valle d’Aosta dunque…
Assolutamente si. In un settore oltretutto a forte crescita. 

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