28 dicembre 2013

Stefano Fracasso (#Rav): «Aumenti tariffari in #autostrada? Vedremo cosa sarà possibile fare con il prossimo piano finanziario»

Stefano Fracasso
Questa settimana propongo l'intervista al Presidente della Rav (Raccordo Autostradale Valle d'Aosta) Stefano Fracasso.Proponiamo questa intervista proprio in questi giorni in cui si ritorna a parlare di aumenti tariffari. Ricordo che si tratta dell'intervista proposta su Radio Proposta in Blu il 13 dicembre e la settimana successiva pubblicata sul Corriere della Valle d'Aosta.

Come nasce la RAV e qual è la sua mission?
La società è stata costituita nell’anno 1983 da Italstat 5% Edilfin 5% (entrambe del gruppo IRI) nel 1985 RAVA acquista da Italstat il 42% ed in seguito la residua quota pubblica viene privatizzata. La mission era quella di completare il collegamento tra Aosta e Traforo del monte Bianco per agevolare i transiti internazionali ed allo stesso tempo togliere traffico, soprattutto quello pesante, dalla viabilità ordinaria. Nel 1988 sono iniziati i lavori del 1° tronco (ao-morgex) terminati nel 1994 Ultimazione dei lavori dei vari lotti del 2° tronco nel 2007 (morgex-entreves)

Lei è da pochi mesi sulla tolda di comando. Quali sono le difficoltà maggiori nell’occuparsi di un simile  soggetto?
Pur essendo RAV una società di piccole dimensioni fa parte del gruppo Autostrade per l’ Italia che è una società quotata in borsa, le difficoltà sono state quindi quelle di acquisire dimestichezza con i meccanismi necessariamente più rigidi e complessi di questi grossi gruppi. Non dimentichiamoci poi che la gestione dell’infrastruttura autostradale è disciplinata dall’ente Concedente Ministero delle Infrastrutture e Trasporti - SVCA con cui ci si deve necessariamente confrontare e non sempre i contatti con gli ambienti ministeriali sono semplici.

Avete appena presentato il vostro bilancio 2012. Non è stato un anno facile …
Il 2012 no è stato un anno semplice e non lo sarà nemmeno il 2013 in quanot i traffici sono ulteriormente in calo (- 4,7 % circa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Oltre ad una congiuntura negativa il bilancio RAV è fortemente condizionato da un’anomalia derivante dall’enorme impatto degli ammortamenti finanziari che assorbono circa i 2/3 delle risorse della società quando normalmente non superano il 15/20%. Gli ammortamenti finanziari, detto in parole povere, sono il meccanismo mediante il quale i soci recuperano gli investimenti effettuati nella società nel corso della durata della concessione.

I trasporti sono un buon osservatorio dell’andamento economico di una Regione. Quali sono le sue valutazioni?
Più che dell’andamento economico di una regione direi che possono essere letti quale indicatore di un’area economica allargata a tutta l’Europa visto che la nostra autostrada si trova su una direttrice che raccoglie i traffici commerciali che vanno dall’est all’ovest del continente e viceversa. In questo senso possono essere significativi i dati riferiti al traffico dei mezzi pesanti che a tutto il mese di Novembre hanno fatto registrare un calo del 6,9% rispetto allo stesso periodo dell’ anno . Questo dato negativo, fortemente condizionato da un inizio d’anno con cali preoccupanti che hanno sfiorato il 15%, sembrerebbe registrare un rallentamento negli ultimi mesi sino ad arrivare al mese di Novembre in cui il calo di traffico si è attestato sullo 0,1%. Questa tendenza fa sperare che gli scambi internazionali ritornino ad essere stabili anche se non azzarderei giudizi di ripresa economica.

Uno dei temi caldi è indubbiamente quello delle tariffe. Le nostre autostrade sono spesso portate ad esempio come estremamente care. Ma come nasce una tariffa?
Il sistema è molto complesso, esemplificando al assimo la tariffa viene determinata con l’ Ente Concedente mediante la stesura di un piano finanziario, che copre tutta la durata della concessione, nel quale si quantificano tutti gli elementi di costo tipici della gestione autostradale e di conseguenza si determinano le tariffe da applicare per la copertura degli stessi. Rifacendomi a quanto detto prima in merito all’anomalia degli ammortamenti finanziari contenuti nel nostro piano finanziario risulta abbastanza comprensibile come dovendo ricorrere alla leva tariffaria come unico componente positivo del conto economico le tariffe risultino particolarmente elevate. L’unica soluzione per ovviare in futuro a questa anomalia sarebbe un prolungamento della concessione o altre forme tecniche che permettano di spalmare gli ammortamenti finanziari su un periodo più lungo.

Sul tema della partecipate si è scatenato in consiglio regionale un grosso dibattito. A suo avviso come la politica deve rapportarsi con l’economia?
Quando, come nella nostra regione, la politica entra a far parte del mondo economico in modo consistente a mio avviso l’istituzione che rappresenta la politica deve sapere distinguere il ruolo che ha all’interno delle proprie partecipate da quello istituzionale a tutela dei propri cittadini. Sono due ruoli completamente diversi e con finalità diametralmente opposte e che necessariamente vanno interpretati correttamente per non creare confusioni di ruoli. L’attività economica ha necessariamente come obiettivo quello di produrre dei frutti l’importante è che i frutti derivanti dalle attività economiche siano messi a disposizione della collettività. Non vedo quindi nulla di sbagliato nella scelta delle istituzioni pubbliche di investire in società che operano in campi strategici come possono essere quello dell’ energia o delle infrastrutture a condizione che gli eventuali frutti di queste gestioni siano utilizzati a beneficio dei cittadini.

Come interpreta il suo ruolo di rappresentante pubblico in un soggetto che a sua volta si relaziona con soggetti attivi in campo economico?
Il ruolo di amministratore non è da interpretare in quanto è disciplinato dalle norme del codice civile che gli impongono di operare con la cosiddetta “diligenza del buon padre di famiglia” che significa operare correttamente e nell’interesse della società. Fatto questo necessario preambolo il mio ruolo in quanto amministratore nominato dal socio RAVA è quello di tutelare gli interessi economici che il socio ha nella società, sarà poi un compito di RAVA tutelare gli interessi dei cittadini Valdostani anche attraverso l’azione che può esercitare tramite i propri rappresentanti nel Cda.

Una novità da annunciare come RAV?
L’apertura della nuova sede è stata senz’altro la novità di quest’anno che ha apportato sia un miglioramento delle condizioni di lavoro del personale sia un migliore servizio all’utenza telepass che può beneficiare di una migliore accessibilità alla struttura.

Un sogno imprenditoriale da realizzare?
Nella mia veste di amministratore più che di sogni parlerei di obiettivi, senza dilungarmi anche qui in tecnicismi, il mio obiettivo a breve termine è quello di addivenire ad un riequilibrio del piano finanziario vigente, che va in revisione entro il prossimo mese di giugno, in modo che la società possa ritrovare un equilibrio di bilancio senza dovere necessariamente ricorrere alla leva tariffaria. Per fare ciò sarà necessario confrontarsi innanzitutto con il socio di maggioranza, ma anche e soprattutto con l’ Ente Concedente che ha comunque sempre l’ultima parola.

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