31 gennaio 2013

Davide Bongiovanni e Max Chiesa (#Arsenale) Ospiti a #ImpresaVda su Radio Proposta in Blu

Carissimo visitatore, metto on line anche la  puntata numero 117 di «ImpresaVda», il programma che conduco ogni venerdì mattina, alle 9,35, su Radio Proposta in Blu. Si tratta della puntata trasmessa il 25 gennaio.

Con me in studio Monica Genestreti di Bonne Vallèe, società attiva nel settore dell'agroalimentare.

Qui sotto puoi trovare il podcast della mia intervista. 

Check this out on Chirbit

Domani Venerdì 1° febbraio, sempre alle 9,35, saranno invece miei ospiti Davide Bongiovanni e Max Chiesa della Web Agency Arsenale.  

Ti ricordo che il programma è in diretta per cui puoi intervenire sia telefonicamente (0165 - 44575) sia via mail (diretta@radiopropostainblu.it).

Come sempre ti chiedo di scrivere nell'oggetto della mail «ImpresaVda» in modo che io possa capire subito se si tratta di un lettore del blog.

Puoi naturalmente anche lasciare messaggi direttamente su ImpresaVda, possibilmente prima della trasmissione. Di che genere? E' molto semplice: domande sui temi trattati e suggerimenti sugli argomenti da trattare o gli ospiti da invitare.

Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0.

Buon ascolto.

30 gennaio 2013

Fiera di #Sant'Orso: trova lo stambecco-tatà di #ImpresaVda


Giochino. Dov'è lo stambecco-tatà, realizzato dall'artigiano di Donnas Giorgio Broglio per ImpresaVda con cui premierò Giusto Giovannetti (centro Colture sperimentali Aosta) come miglior imprenditore valdostano del 2013?

Alla #Foire de #SaintOurs debutta il personal shopper



Ha preso il via oggi l'edizione 1013 della Fiera di Sant'Orso. Sarà la prima in cui debutta la figura del “personal shopper”, una sorta di guida storico-turistico-artigianale incaricata di accompagnare gruppetti di sei persone lungo le vie del centro, alla scoperta degli artigiani-artisti che meglio interpretano gli interessi dei singoli visitatori. 

Più che di un viaggio nella fiera, sarebbe infatti più corretto parlare di infiniti viaggi personalizzati. La ricerca può infatti partire dal prodotto trattato (sculture, giocattoli, attrezzi agricoli, arredi per la casa tessuti e lavorati a mano, sabots – i tipici zoccoli di legno – pantofole, borse…) o dal materiale utilizzato (legno, pietra, ferro battuto, vimini, lana, canapa), ma può diventare più raffinata se a questi per esempio si abbinano il soggetto che lo contraddistingue, l’epoca storica a cui fa riferimento, l’utilizzo o meno del colore, l’impiego di attrezzi tradizionali o moderni.

È per questo motivo che la Valle d’Aosta, con la creazione del Personal Shopper offre la possibilità ai visitatori di diventare veri e propri cultori professionisti dell’artigianato, di trovare l’artigiano giusto per la propria aspettativa e esigenza di acquisto e di tornare a casa quali ambasciatori itineranti della Millenaria e di ciò che rappresenta.

Il tutto è collegato ad un pacchetto turistico. Sarà interessante scoprire quanti si sono fatti tentare dal fascino della millenaria. Se qualche turista vuole raccontarci come è andata lo spazio commenti è tutto suo.

28 gennaio 2013

#Vodafone potenzia la sua rete in Valle d'#Aosta

La stagione invernale è in pieno svolgimento e Vodafone Italia consente ai propri clienti di navigare ad alta velocità anche sulle piste da sci: sono oltre 40 le località sciistiche coperte da Vodafone con connettività 3G HSPA+, che consente velocità di download fino a 43.2 Mbps. 

In Valle D’Aosta gli appassionati degli sport invernali potranno utilizzare internet al massimo delle prestazioni previste dalla rete 3G nelle località di: Cervinia, Champoluc, Courmayeur, Gressan, La Salle, La Thuile, Pila, Valtournenche.

Vodafone Italia, leader di mercato con oltre 8 milioni tra tablet e smartphone attivi sulla propria rete, investe ogni anno oltre 1 miliardo di euro per il miglioramento costante della connettività. La tecnologia HSPA+ è già stata implementata in oltre 100 comuni e località turistiche, mentre grazie alla copertura GSM del 99,7% del territorio nazionale, Vodafone consente di telefonare e inviare SMS da tutta Italia. L’adozione della tecnologia Single Ran ha permesso di coniugare il potenziamento della rete con un importante riduzione dei consumi energetici e dell’impatto sul territorio.

A partire dallo scorso ottobre 2012, Vodafone ha inoltre lanciato con successo il 4G , la connettività di nuova generazione capace di raggiungere velocità di download in mobilità fino a 100 Mbps, in otto capoluoghi italiani (Milano,Torino, Genova, Padova, Roma, Napoli, Bari, Palermo), rendendo disponibili servizi innovativi su tablet, chiavette e smartphone. In Valle d’Aosta è attiva una sperimentazione 4G a Brusson.

#cmadaosta evento da #Storify

Lo Studio Arsenale in collaborazione con Aosta 2.0 (ha dato vita al primo C.M.A.D. (Community Manager Appreciation Day) in Valle d’Aosta. Un'iniziativa così riuscita che ho voluto dedicargli un mio storify.

27 gennaio 2013

#Turismok: la locazione turistica in Valle d'#Aosta

Consueto contributo degli amici di Turismok. 

Accanto alla ricettività alberghiera ed extra alberghiera esiste un mercato parallelo dalle dimensioni non proprio irrilevanti. Si tratta di proposte di locazione turistica reclamizzate da privati proprietari di alloggi, che rappresentano un ulteriore tassello dell’offerta di posti letto della nostra regione. Il processo di acquisto e vendita di questi alloggi è piuttosto artigianale e passa da molteplici canali (quasi sempre comunque dal web) con una buona componente di passaparola. Su questa tipologia di soluzione, spesso privilegiata da gruppi di giovani o famiglie, l’aspetto più delicato è, infatti, la mancanza di garanzie in termini di qualità degli stessi alloggi: purtroppo è notizia recente di alcune frodi che hanno coinvolto malcapitati turisti. Il consiglio per chi acquista è sempre quello di utilizzare la massima cautela privilegiando canali di acquisto ufficiali, evitando le inserzioni private su generici portali di annunci, in ogni caso favorendo l’offerta di appartamenti promossi da soggetti con personalità giuridica (es. Residence ed CAV).

In altre regioni nostre competitors come il Trentino Alto Adige l’aspetto locazione turistica è tutelato da alcuni marchi di controllo qualità che certificano e classificano gli appartamenti, mettendo così al riparo il turista da spiacevoli sorprese e garantendo ai proprietari una competizione più sana. Anche le tariffe sono un vero e proprio terno al lotto, se si è fortunati si possono trovare alloggi a condizioni vantaggiose, ma nei periodi di maggior richiesta i prezzi possono superare ampiamente i 1.000 euro a settimana.

Non di rado si pensa (erroneamente) a questo fenomeno come un aspetto secondario in realtà, grazie ad un attento studio condotto dal nostro centro studi, abbiamo censito il numero di proposte esistenti che hanno restituito numeri sorprendenti. I dati si basano sulle offerte pubblicate sul sito regionale della Valle d’Aosta di coloro i quali hanno mostrato disponibilità a collocare il proprio immobile sul mercato turistico. Il numero di alloggi dislocati su tutto il territorio regionale supera ampiamente il migliaio di unità mentre i posti letto disponibili sono oltre 5.700,un numero sorprendente.

Tra le località con più soluzioni private a disposizione c’è La Thuile che primeggia in cima alla classifica regionale con oltre 100 appartamenti a disposizione per la locazione turistica; segue Cogne con 96 alloggi e Courmayeur che sale invece sul gradino basso del podio con 82 proposte ed oltre 400 posti letto. Ayas e Valtournenche si collocano rispettivamente al quarto e quinto posto con Ayas che, con quasi 6 letti disponibili per appartamento, fa registrare la media più alta tra le località sopraccitate. In Valle d’Aosta ci sono mediamente 5 posti letto per alloggio disponibile, ma la distribuzione nei vari comuni non è omogenea: Aosta con 167 posti letto in 42 alloggi è tra le località con il rapporto più basso, mentre altre località più vocate ad accogliere famiglie o gruppi più numerosi si assestano quasi a 7 posti disponibili per appartamento come ad esempio Rhêmes-Saint-Georges e Chamois.

In definitiva, vista l’entità del fenomeno, è auspicabile una maggiore attenzione per meglio analizzare, monitorare e riorganizzare l’offerta anche attraverso l’istituzione di marchi di qualità e l’introduzione di canali di vendita aggregati che garantiscano una vetrina per tutti ed una transazione economica sicura per gli utenti.

26 gennaio 2013

Il mondo delle imprese si rivolge ai candidati alle elezioni politiche 2013

La Giunta della Chambre Valdôtaine, riunitasi nella mattinata di venerdì 25 gennaio, ha deciso all’unanimità la redazione di un documento che sarà sottoposto all’attenzione di tutti i candidati alle prossime elezioni politiche nella circoscrizione della Valle d’Aosta al fine di evidenziare criticità e possibile linee di intervento per supportare ed incentivare la crescita del comparto imprenditoriale valdostano.

La Chambre – spiegano dalla Giunta Camerale – è il punto di riferimento di tutte le imprese valdostane, siano esse iscritte a qualche associazione o meno, ed in tale ottica riteniamo doveroso porre in atto un’importante opera di sensibilizzazione sulle problematicità e sui possibili interventi da attuare in favore del comparto imprenditoriale nei confronti di coloro che saranno chiamati a rappresentare e difendere gli interessi della Valle d’Aosta nel Governo nazionale”.

Il documento, che sarà redatto ed inviato a tutti i candidati nel corso dei prossimi giorni, rappresenterà un compendio ed una elaborazione di tematiche ed argomentazioni emerse nel corso della attività a fianco e a supporto delle imprese e in occasione dei numerosi incontri e dibattiti svolti con le associazioni di categoria.

Dalla Doc alla Dop

L’Assessorato dell’agricoltura e risorse naturali, in collaborazione con il Comitato promotore per il cinquantenario della Doc dei vini italiani, organizza il convegno Dalla Doc alla Dop in Valle d’Aosta, in programma venerdì 8 febbraio all’Institut Agricole Régional di Aosta.

Nel corso dell’incontro, relatori esperti ripercorreranno le tappe salienti che hanno portato all’ottenimento della Doc, dalla prima legge del 1963 a oggi, e del cammino verso la Dop.


IL PROGRAMMA DELL'EVENTO

ore 14.30 Accoglienza e registrazione dei partecipanti

ore 15.00 Indirizzi di saluto

Andrea Desana, Coordinatore del Comitato promotore per il cinquantenario della DOC dei vini italiani

Vincenzo Grosjean, Presidente dei Viticulteurs Encaveurs Vallée d’Aoste

Augusto Châtel, Presidente dell’Institut Agricole Régional

Giuseppe Isabellon, Assessore regionale all’agricoltura e risorse naturali



ore 15.30 Inizio dei lavori

Moderatore: Giorgio Vola

I nomi dei vini: dalle anfore alle etichette attuali.

La DOC Valle d’Aosta.

Mario Fregoni, Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza


ore 16 Dal formaggio la nascita della DOP nella CEE.

Leo Bertozzi, consulente Consorzio Parmigiano Reggiano di Reggio Emilia



ore 16.30 Anche i vini confluiscono nella DOP, denominazione di origine nell’Unione Europea.

Problemi e prospettive anche nel mercato mondiale.

Domenico Bosco, Coldiretti, Area Economica, Responsabile Ufficio Vitivinicolo Roma


ore 17.00 Considerazioni finali

Marco Lorenzetti (#Fondimpresa): «Care aziende per formarvi utilizzate di più i nostri fondi»

Marco Lorenzetti (Fondimpresa)

Questa settimana con Marco Lorenzetti di Fondimpresa approfondiamo il tema della formazione.

Prima di tutto spieghiamo che cosa è Fondimpresa?
Fondimpresa è uno dei diciotto Fondi paritetici per la formazione continua riconosciuti dal Ministero del Lavoro e che vede tra i suoi firmatari da Confindustria a CGIL, CISL, UIL. Ovviamente vi sono altri fondi riconducibili a altre associazioni datoriali. In Valle d’Aosta come socio fondatore tra i sindacati vi è anche il SAVT. Fondimpresa è il più grande fondo interprofessionale presente sul territorio nazionale con più di 130.000 aziende aderenti, che occupano a loro volta oltre 4 milioni di lavoratori. Dal 2007 ad oggi sono stati formati circa 2 milioni di lavoratori. Lo scopo di Fondimpresa è promuovere e finanziare piani formativi aziendali individuali, territoriali e settoriali concordati tra le parti sociali al fine di accrescere la competitività delle imprese e favorire l’occupazione.

Perché nasce Fondimpresa? Un po’ di storia…
La sua nascita teorica risale al luglio 1993 quando tra Governo e Parti sociali vi fu l’Accordo di concertazione. Allora c’era la necessità di promuovere la nascita nel nostro Paese di un sistema di formazione professionale continua. Solo però con l’art. 118 della legge 388/2000 avviene l’approvazione
della norma che realmente ha avviato la costituzione dei fondi paritetici. La procedura di istituzione dei Fondi interprofessionali prevede due passaggi: la prima fase vede come protagoniste le organizzazioni maggiormente rappresentative a livello nazionale dei datori di lavoro e dei lavoratori. Esse sono chiamate a
stipulare accordi interconfederali che definiscano finalità ed obiettivi dei Fondi ed a predisporre lo statuto
ed il regolamento di funzionamento del Fondo. Successivamente il ministero del lavoro ha il compito di esercitare la vigilanza ed il monitoraggio sulla gestione dei Fondi e in caso di irregolarità o di inadempimenti,
il Ministero del lavoro può disporre la sospensione dell’operatività o il commissarimento. Ai fondi vengono devoluti mezzi finanziari, derivanti dal contributo integrativo dello 0,30% del monte salari, previsto dall’art. 25 c.c. della legge-quadro in materia di formazione professionale (L 845/1978) calcolati in proporzione alle adesioni ai Fondi espresse dai datori di lavoro. Il meccanismo di finanziamento è semplice: i datori di lavoro sono tenuti a versare uno specifico contributo per sostenere le attività di formazione professionale (lo 0.30%). Ebbene dal 2000 i datori di lavoro possono scegliere se affidare l’utilizzo di queste risorse alla Pubblica Amministrazione oppure se destinarle al Fondo bilaterale prescelto.

Chi è che può rivolgersi a Fondimpresa e come?
Tutte le aziende di tutti i settori produttivi non necessariamente riconducibili a Confindustria o un contratto
collettivo nazionale di lavoro con Confindustria firmataria. Aderiscono a Fondimpresa aziende di ogni dimensione e settore produttivo. A livello nazionale oltre il 98% appartiene alla Piccola e Media impresa.
In Valle d’Aosta sono aziende come la Cogne Acciai Speciali, la più grande azienda valdostana, ma anche
bar e piccoli esercizi commerciali con pochissimi dipendenti. Per aderire a Fondimpresa basta scegliere
nella "DenunciaAziendale" del flusso UNIEMENS, all'interno dell'elemento "FondoInterprof", l'opzione "Adesione" selezionando il codice FIMA e inserendo il numero dei dipendenti (solo quadri, impiegati e operai) interessati all'obbligo contributivo. In questo modo si indica la propria volontà di affidare a Fondimpresa il proprio contributo INPS dello 0,30%. Ogni azienda può ricevere i finanziamenti secondo due modalità: il Conto Formazione e il Conto di Sistema.

Conto formazione e conto di sistema. In che cosa consistono?
Inizierei da quello più importante. Il Conto Formazione è un conto individuale di ogni singola azienda dove confluisce una quota pari al 70% del contributo obbligatorio dello 0,30% sulle retribuzioni dei propri dipendenti versato al Fondo tramite l'INPS, ovviamente l’ammontare è in funzione al numero dei dipendenti. Le risorse finanziarie che affluiscono nel "Conto formazione" sono a completa disposizione dell'azienda , che può utilizzarle per fare formazione ai propri dipendenti nei tempi e con le modalità che ritiene più opportuni, sulla base di Piani formativi aziendali o interaziendali che devono essere condivisi dalle rappresentanze delle parti sociali. Le risorse del "Conto formazione" possono finanziare fino ai due terzi della spesa complessiva di ciascun Piano formativo, mentre il restante terzo resta a carico dell'impresa.  ricordiamo però che all’interno del 100% del piano formativo rientra anche il costo del lavoro, per cui un terzo dell’impresa normalmente è proprio questo costo. Dal 2009 questa possibilità è applicabile anche ai dipendenti in CIG. Le risorse accantonate, non utilizzate dalle rispettive aziende nei due anni successivi al loro trasferimento, confluiscono nel Conto di Sistema. Questa modifica ha lo scopo di consentire un impiego efficace delle risorse, evitando l'accumulo di residui finanziari e mettendo le risorse non utilizzate più rapidamente a disposizione. Il Conto di Sistema è invece un conto collettivo ideato per sostenere, in particolare, la formazione nelle aziende di piccole dimensioni che nel conto formazione non accumulerà molti soldi per fare la formazione, favorendo l'aggregazione di imprese su piani formativi comuni, in ambito settoriale o territoriale. Confluisce nel Conto di Sistema il 26% dei contributi versati a Fondimpresa dalle imprese aderenti. Queste risorse vengono utilizzate per finanziare piani formativi secondo una procedura di pubblicazione di Avvisi, che consente massima trasparenza e pari opportunità di accesso. Gli Avvisi, infatti, vengono pubblicati a cadenze periodiche, per venire incontro alle esigenze di programmazione delle imprese e degli Enti di formazione. Generalmente si partecipa agli Avvisi presentando piani in forma aggregata, con un capofila. Possono presentare domanda le aziende già aderenti a Fondimpresa e quelle che effettuano l'iscrizione al Fondo prima dell'avvio delle azioni formative previste dal piano presentato. Le aziende che presentano piani formativi a valere sul Conto di Sistema possono presentare anche domanda di finanziamento per piani formativi a valere sul Conto Formazione, e viceversa.

Può darci un po’ di numeri su quanto fatto da Fondimpresa a livello nazionale e regionale? 
A livello nazionale basti pensare che le aziende aderenti dal 2004 al secondo semestre del 2011 sono cresciute del 400%. Fondimpresa risulta così il primo fondo interprofessionali e molte aziende si stanno
staccando dagli altri fondi per aderirvi. I lavoratori sono invece cresciuti del 161%. In Valle d’Aosta le imprese aderenti al 31.12.2011 erano 217 e i lavoratori occupati 8.432. I Piani formativi presentati ad oggi dal 2006 sono circa una settantina. Le Azioni formative di questi Piani sono 151. Le ore di formazione previste oltre di 20.000 ore coinvolgendo 1200 lavoratori. Il costo totale dei piani è stato pari a Euro 1.500.000. E’ un dato parziale in quanto soltanto 31 piani su 59 sono già stati rendicontati. Fondimpresa ha finanziato un milione di euro di formazione.

Come si presenta il vostro 2013? La crisi ha avuto ricadute sull’andamento del fondo. 
Premesso che la sfera di cristallo non ce l’abbiamo sicuramente l’anno che verrà sarà difficile. La crisi che
ha investito i paesi occidentali non sembra averci ancora lasciato – le aziende soffrono – sicuramente anche
la formazione è vista come un surplus che non tutti possono permettersi. Fondimpresa però, a mio avviso, a questo punto è un’opportunità. Fare formazione con il nostro aiuto può sgravare l’impresa da una parte importante delle spese. Di certo bisogna dire che ci deve essere la volontà di fare formazione, di aprirsi verso
orizzonti inesplorati. Andare là dove l’azienda non aveva battuto con sufficiente vigore. Con la formazione finanziata questo è possibile. Nel nostro piccolo bisogna dire che le aziende come avete visto dalle cifre che vi ho dato investono in formazione.

Recentemente avete sottoscritto un accordo con l’Università della Valle d’Aosta per una borsa di studio…
E’ stata sottoscritta il 10 dicembre dello scorso anno una convenzione triennale di una borsa di studio con
stage (FR) in attuazione dei propri fini istituzionali che assicurano la promozione dei piani formativi e ogni altra attività necessaria allo sviluppo e alla crescita delle risorse umane. L’obiettivo che ci siamo posti è rafforzare la collaborazione tra il mondo del lavoro e l’Università della Valle d’Aosta poiché riteniamo che l’istituzione del premio, anche attraverso lo svolgimento di un periodo di tirocinio formativo e di orientamento
(stage), serva ad avvicinare il mondo dell’Università a quello del lavoro. Riteniamo inoltre che la borsa di
studio possa valorizzare e promuovere un confronto permanente con il sistema produttivo valdostano.

Un sogno associativo-imprenditoriale da realizzare… 
Un sogno legato sicuramente all’utilizzo dei fondi. Molti di questi non vengono utilizzati e scadono poiché le aziende o non conoscono le potenzialità dei fondi paritetici o non si fidano della bontà e serietà del fondo stesso. Un sogno quindi sarebbe quello di arrivare al fatidico 100% di utilizzo dei soldi accantonati dalle aziende. Per far ciò, tuttavia, bisogna anche provvedere a modificare i regolamenti di destinazione dei fondi da parte di fondimpresa nazionale. Magari assegnando una percentuale maggiore al conto formazione in  modo da poter coinvolgere nella formazione anche quelle aziende che, seppur di piccola o piccolissima dimensione, vogliono fare al loro interno azioni di formazione mirate.

25 gennaio 2013

Delibere di Giunta: Segnalazioni per le imprese (188): Mostra dedicata a Renato #Guttuso



AGRICOLTURA E RISORSE NATURALI 

Approvato Bilancio Area
La Giunta regionale ha approvato il bilancio di previsione dell’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura, per l’anno 2013, nel quale si inserisce anche il trasferimento ordinario regionale per le spese di funzionamento. L’impegno di spesa è di 1 milione di euro.

Zone Speciali di Conservazione
E’ stato dato l’assenso all’intesa, la prima che verrà siglata in Italia, tra il Ministero dell’ambiente e la Regione per la designazione delle Zone Speciali di Conservazione, determinate per il mantenimento e la tutela degli habitat e delle specie, per le quali i siti sono stati individuati.

ATTIVITA’ PRODUTTIVE

Contributo Ivat
La Giunta regionale ha concesso il contributo annuale all’Ivat (Institut valdôtain de l’artisanat de tradition), che ammonta a 470 mila euro, così come sono stati erogati i finanziamenti per il Mav di Fénis, per un totale di 300 mila euro.

Piano operativo annuale Chambre
Sono state approvate le azioni e gli obiettivi di efficienza del POA 2013, il Piano Operativo Annuale redatto sulla base della convenzione quadro tra la Regione e la Chambre.

ISTRUZIONE E CULTURA

Mostra dedicata a Renato Guttuso
E’ stata approvata la realizzazione di una mostra dedicata a Renato Guttuso, dal titolo Il realismo e l’attualità dell’immagine, che verrà ospitata al Museo Archeologico regionale di Aosta dal 27 marzo al 22 settembre 2013.

Recupero Porta Praetoria
La Giunta ha dato parere favorevole alla perizia supplettiva e alla variante del progetto di recupero e di restauro della Porta Praetoria e della Torre dei Signori di Quart, nel comune di Aosta che si inserisce nell’ambito del Programma competitività regionale 2007/2013 POR/FESR.

Giusto Giovannetti (#CentroColtureSperimentali): «la #Microbiologia rende più sano il nostro cibo»

Giusto Giovannetti
Questa settimana ad essere intervistato è Giusto Giovannetti, Amministratore delegato della Centro Colture sperimentali, 61 anni, biologo, esperto di microbiologia della radice, che ci spiegherà i nuovissimi sviluppi della sua azienda: la Centro colture sperimentali di Quart. Nonché vincitore del mio sondaggio per stabilire il miglior imprenditore valdostano del 2012. 

La sua azienda dal 2006 opera in un settore molto particolare quello della microbiologia. Proviamo a spiegare agli ascoltatori in cosa consistono i vostri prodotti?
Noi ci occupiamo da parecchi anni di biomi. Bioma è un termine tecnico-scientifico per dire un complesso, un consorzio di micro-organismi che vive in una particolare situazione. I microorganismi sono parte della nostra vita, parte del nostro corpo, parte del vivente, parte integrante nel senso che interagiscono con le piante, con l’uomo, ma soprattutto interagiscono anche a livello di espressione genica sia delle piante che dell’uomo. Sono importanti  per il metabolismo delle sostanze, per la difesa, per la vita. I microrganismi di cui ci occupiamo sono quelli che stanno tra zero e un millimetro appiccicati alle radici delle piante, cioè di quelli che si occupano soprattutto dell’assimilazione della pianta. Però questi stessi microrganismi finiscono sul cibo, cioè sui frutti delle piante coltivate e nell’intestino e fanno parte di quello che è il “turismo intestinale” dei microrganismi. Noi abbiamo ogni giorno il nostro intestino attraversato da milioni e milioni di microrganismi che occasionalmente passano ed escono.

Nel concreto cosa fanno?
Spezzano le sostanze che entrano nel tubo intestinale e le rendono assimilabili all’intestino, poi di trasformazione. Questo vale per la pianta e per l’uomo.

I vostri prodotti quindi in cosa consistono?
Noi abbiamo preso i microorganismi che vivevano sulla pianta, li abbiamo selezionati, riprodotti in condizioni artificiali e li rimettiamo vicino alle piante al momento della semina, al momento dei trapianti. In questo modo creiamo la situazione di bontà microbiologica della pianta e la pianta funziona complessivamente molto meglio. Produce di più. Resiste meglio agli stress idrici. Resiste meglio agli stress biotici e abiotici, cioè tutti gli stress che possono capitare ad una pianta. Risultato hai più produzione, migliore qualità del prodotto e miglior bioma della pianta.

Il tutto è naturale…
Sì. Il nostro intervento si limita alla selezione dei ceppi. Noi operiamo assolutamente nel biologico. Sono prodotti che arrivano dalla natura e che rimettiamo nella natura.

Voi siete possessori di un brevetto europeo? Una rarità in Valle ma anche nel panorama italiano?
Noi abbiamo brevettato l’uso di questi microrganismi nelle piante per avere una migliore qualità del prodotto finito, cioè andiamo a misurare gli antiossidanti nella filiera di prodotti ottenuti e dimostriamo che la quantità è in genere del 30% superiore a quella dei prodotti coltivati con i metodi tradizionali.

Può darci un po' di numeri della vostra azienda: dipendenti, fatturati, quantitativi di produzione?
Noi abbiamo una dozzina di dipendenti, compreso l’amministratore. La società è divisa in due grossi blocchi: ricerca e produzione. Abbiamo un mercato che fino ad oggi è stato nazionale, ma che con il nuovo anno sarà parimenti internazionale. Stiamo chiudendo dei contratti in Perù, Brasile, Algeria, Cipro e Armenia. Il prossimo anno gran parte delle nostre vendite saranno perciò all’estero.

Quante tipologie di prodotto propone la Centro Colture Sperimentali?
Noi abbiamo una ventina di prodotti caratterizzati dal tipo di pianta e dal tipo di applicazione. Il prodotto è sempre uno, cioè il consorzio di microorganismi da porre sulle radici della pianta. Però a seconda della pianta e dello scopo che si vuole ottenere cambia l formulazione del prodotto e il tipo di ceppi di microrganismi che mettiamo dentro. In Valle ad esempio noi abbiamo lavorato parecchi anni sulla difesa dalla peronospera della vite operando su un consorzio microbico da mettere alla radice che induce nella pianta una sovraesposizione del gene che dà resistenza alla pianta. Quindi non lavoriamo contro la peronospera. E’ un approccio diverso da quello normalmente utilizzato. E’ un approccio completamente rispettoso dell’ambiente perché non inseriamo prodotti chimici e che quest’anno abbiamo condiviso con alcune aziende della Valle. E abbiamo anche fatto un progetto che ci auguriamo si approvato per approfondire ancora di più questo tipo di tecnologia nella viticoltura.

Può farci qualche esempio di cliente?
A livello internazionale noi faremo molto con il mais in quanto è la pianta più coltivata al mondo. Con il nostro prodotto assicuriamo un incremento del 10% sulla granella, del 20% sulla pianta intera che è tantissimo. Normalmente con la selezione genetica fatta dalle multinazionali della chimica, dei semi, si arriva allo 0,3% all’anno di incremento. Questo ci permette di entrare nelle coltivazioni molto meccanizzate come il mais appunto

Come il dialogo con il territorio regionale? Intendo enti locali, associazioni di categoria...
Buono. Il territorio regionale è molto attento, magari un po’ conservatore, però piano piano stiamo entrando sul mercato. E’ un territorio che ha bisogno di tempi lunghi per accettarti, per entrare in una logica innovativa, però poi si cammina.

Del resto il settore in cui voi operate è appena avviato…
Completamente nuovo. Di conseguenza si tratta anche di vincere le resistenze di una cultura di 50 anni che andava in un’altra direzione.

Il vostro settore è al riparo dalla crisi?
In un certo senso sì perché è un settore innovativo. Noi abbiamo una nicchia che sta crescendo e diventando sempre più importante. La crisi colpisce tutti. Ma i settori in sviluppo un po’ meno.

Una novità da annunciare in esclusiva a ImpresaVda…
Noi abbiamo sempre lavorato in questi dieci anni con l’obiettivo di dimostrare che i microrganismi positivi per la pianta lo erano anche per l’uomo. Siamo sempre stati convinti che i microrganismi che popolano il nostro intestino arrivino da ciò che mangiamo. Può apparire una banalità ma in realtà non è così. E allora abbiamo lavorato con il Cnr e mettendo i nostri microrganismi in un sistema di ricerca sperimentale accettato, quello sui ratti, abbiamo dimostrato che inoculando i nostri microorganismi su ratti che avevano subito una dieta iperglicidica, cioè avevano l’osteotosi del fegato, per capirci il fegato grasso, con i nostri microrganismi sono tornati normali con un significativo abbattimento del colesterolo, il che è una splendida notizia.

Un sogno imprenditoriale da realizzare…
Vorrei che questo tipo di metodologia sia usato in ampie zone dell’agricoltura e che un domani si tenga sempre più bene in vista l’importanza della componente microbica nel cibo.

Grandangolo sui #Professionisti #valdostani - 12: I #Consulenti del #lavoro

Renato Marchiando
Questa settimana ti propongo l'intervista a Renato Marchiando, il presidente dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro della Valle d'Aosta.

L’Identikit

Iscritti totali e trend dell’ultimo triennio:

Numero iscritti all’Albo 88 al 31/12/2012 ( 44 donne, 44 uomini)

ENTRATI  anno 2010   5 ( 4 donne + 1 uomo)
                   anno 2011   2 ( 1 donna + 1 uomo)
                   anno 2012   1 (1 uomo)
USCITI      anno 2010   3 (1 donna + 2 uomini)
                   anno 2011   nessun movimento
                   anno 2012   nessun movimento

PRATICANTI  

ISCRITTI      anno 2010    4  (3 donne + 1 uomo)
                      anno 2011    2  (2 donne)
                      anno 2012    3 (1 donna + 2 uomini)

Composizione direttivo:
Marchiando Renato Virginio Giovanni – Presidente
Vielmi Franca – Segretaria
Bertola Alessio Carlo – Tesoriere
Comé Paola – Consigliere
Begliuomini Pierluigi – Consigliere

Composizione Collegio dei Revisori dei Conti:
Massignan Alessandro – Presidente
Viola Rosalia-  Revisore
Cestonaro Antonella – Revisore
   
Il trend nei prossimi anni in termini di iscritti:
Presumibile crescita in considerazione delle nuove iscrizioni al Registro dei Praticanti   

Mail:

Sito internet:

Le nostre domande

Principali problematiche a livello regionale e nazionale?Nonostante la nostra regione, sia per dimensioni sia per attenta amministrazione, sia stata tempestiva ed efficace nell’arginare il dilagante fenomeno recessivo rispetto il resto del territorio nazionale, la crisi che sta interessando il Paese da più di tre anni sta facendo sentire gli effetti anche sul mondo delle professioni. Purtroppo, la congiuntura economica negativa delle imprese sia a livello regionale che nazionale sta portando al conseguente effetto del ritardo dei pagamenti delle parcelle professionali. Questo fenomeno, per ragion di cose, colpisce soprattutto le fasce deboli degli iscritti agli albi professionali: i giovani e le donne.

Esistono possibilità di lavoro in Valle d’Aosta oppure il settore è saturo?A questo proposito ritengo interessante citare qualche dato numerico: il rapporto consulenti del lavoro/abitanti in Valle d’Aosta è di 1:1400 circa rispetto al dato a livello nazionale che pari ad 1:2200. Il mondo delle professioni non è sicuramente saturo, visto che rappresenta la scelta lavorativa di migliaia di laureati ogni anno.

Esistono nuovi sbocchi professionali?I Consulenti del Lavoro sono un perno fondamentale per il sistema economico perchè rappresentano la congiunzione tra imprese, lavoratori e Pubblica Amministrazione. E Considerato che per far ripartire un Paese è logico partire dal lavoro, gli specialisti del lavoro rappresentano una figura centrale. Lo scopo, sia a livello nazionale che territoriale, è quello di puntare alla qualità e alla specializzazione sia nelle materie tradizionali (risorse umane, fisco e tributario) che nelle nuove opportunità offerte dal mercato come la conciliazione nelle controversie di lavoro, la consulenza previdenziale, la mediazione.

Iniziative di formazione realizzate nel 2012 e in programma nel 2013?Affronto sempre con piacere ed un certo orgoglio il tema della formazione della nostra Categoria. I Consulenti del Lavoro sono stati tra i primi Liberi Professionisti a rendere obbligatoria la Formazione continua per l’esercizio della professione. Non potrebbe essere altrimenti, garantire la qualità della prestazione impone necessariamente un aggiornamento continuo e rigoroso. Il nostro regolamento sulla Formazione prevede in capo all’Iscritto un obbligo di maturazione di 50 crediti formativi per biennio. L’Ordine dei Consulenti del Lavoro della Valle d’Aosta ha organizzato eventi formativi, per la quasi totalità gratuiti, pari a 75 crediti per l’anno 2011 ed altrettanti per l’anno 2012.

Consigli per chi si vuole avvicinare alla professione?E' fondamentale intraprendere un percorso di studi universitario inerente la professione di Consulente del Lavoro. Inoltre, durante l'anno vengono svolti congressi, corsi di formazione ed eventi di portata nazionale come il Festival del Lavoro, divenuto appuntamento centrale per tutti gli operatori, la politica, il mondo accademico per discutere di lavoro e di professione, occasione unica per i giovani che intendono avvicinarsi alla professione. Tuttavia ciò che deve muovere i giovani verso la professione di consulente del Lavoro come peraltro verso qualsiasi altra professione o lavoro deve essere la passione per quello che si vuole fare, l’entusiasmo, la propensione e l’apertura all’innovazione.

Giudizio sulla riforma degli Ordini? Che cosa ha senso fare e che cosa no?Il D.P.R. di riforma delle professioni è da ritenersi un passo importante anche perché ha accolto le richieste e i suggerimenti proposti nei diversi incontri dal CUP e dai singoli Ordini professionali. Ora la prossima scadenza è segnata per il 31 dicembre, quando le leggi ordinamentali dovranno essere adeguate ad i nuovi principi. Inoltre, dovremo vigilare sui regolamenti di attuazione di diversi passaggi, come ad esempio quello inerente le società tra professionisti.

Qual è il rapporto con il mondo delle imprese?I Consulenti del Lavoro offrono i propri servizi proprio alle imprese, affiancandole nella gestione delle risorse umane, nelle pratiche per l'internazionalizzazione, nella gestione delle crisi aziendali. Il lavoro quotidiano del Consulente del Lavoro si svolge soprattutto a favore delle imprese e dei lavoratori. I Consulenti del Lavoro in Italia sono poco più di 28.000 e gestiscono circa 5.000.000 di rapporti di lavoro! E’ evidente da questi dati un naturale strettissimo legame con il mondo dell’impresa.

Qual è il vostro rapporto con il mondo del credito?Come tutti i professionisti, entriamo in contatto con il mondo del credito e delle banche per l'apertura degli studi professionali, per investire nelle strutture tecniche, per la formazione e per la gestione dei dipendenti degli studi professionali. Purtroppo, manca una vera politica governativa che garantisca aiuti tangibili nelle fasi di start up per l'apertura degli studi professionali da parte dei giovani iscritti. La situazione in Valle è tuttavia mitigata dall’attività del sistema confidi, per quanto riguarda in particolare i professionisti Valfidi offre significative opportunità.

Un valore da recuperare in questa nostra società sempre più sfilacciata… La Solidarietà, che non deve significare "mutuo soccorso" ma sentirsi parte di un progetto comune. Solo un comune forte spirito solidale da parte di tutti gli operatori economici, politici, sociali può, in questo particolare momento, dare slanci alla ripresa ed evitare pesanti tensioni sociali cui purtroppo assistiamo sempre più frequentemente. Investire in tutti i sensi per riaffermare la centralità del lavoro, combattere lo scoraggiamento delle imprese, dei lavoratori e dei giovani disoccupati o inoccupati questa l’unica via per lo sviluppo.

24 gennaio 2013

Monica Genestreti (Bonne Vallée) Ospite a #ImpresaVda su Radio Proposta in Blu

Carissimo visitatore, metto on line anche la  puntata numero 116 di «ImpresaVda», il programma che conduco ogni venerdì mattina, alle 9,35, su Radio Proposta in Blu. Si tratta della puntata trasmessa il 18 gennaio

Con me in studio Jean Paul Lustrissytitolare di Netbe società operante nella realizzazione di siti web, portali, applicazioni, web marketing, comunicazione per Aziende, Enti, Pubbliche Amministrazioni che vogliono utilizzare al meglio le tecnologie internet.

Qui sotto puoi trovare il podcast della mia intervista. 


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Domani Venerdì 25 gennaio, sempre alle 9,35, sarà invece mia ospite Monica Genestreti di Bonne Vallèe, società attiva nel settore dell'agroalimentare.

Ti ricordo che il programma è in diretta per cui puoi intervenire sia telefonicamente (0165 - 44575) sia via mail (diretta@radiopropostainblu.it).

Come sempre ti chiedo di scrivere nell'oggetto della mail «ImpresaVda» in modo che io possa capire subito se si tratta di un lettore del blog.

Puoi naturalmente anche lasciare messaggi direttamente su ImpresaVda, possibilmente prima della trasmissione. Di che genere? E' molto semplice: domande sui temi trattati e suggerimenti sugli argomenti da trattare o gli ospiti da invitare.

Se non conosci ancora la radio ti ricordo le sue frequenze: Courmayeur 103.8 - La Salle 93.7 - Saint-Nicolas 107.6 - Aosta 107.8 - Saint-Vincent 107.4 - Bassa Valle 107.8 - Brusson 88.5 - Ayas 107.6 - Valtournenche 107.6 - Valle del Gran San Bernardo 107.6 e Valgrisenche 88.0.

Buon ascolto.

#Agroalimentare: #Aceto di Pere #DouceVallée in anteprima alla #Fiera di Sant'Orso

Bouquet” inconfondibile, sapore agrodolce , distintivo, vivace e persistente in bocca, pieno di vigore, stimolante al palato eppure armonico e rotondo. Di grande morbidezza. Un autentico miracolo goloso. L'aceto di pere "Martin Sec" è l'ultimo nato dell'azienda "Douce Vallée": lo si potrà degustare “ in anteprima” alla Fiera di Sant’Orso , in piazza Plouves, nella struttura coperta appositamente allestita per le imprese valdostane del settore alimentare. 

Qui Paola Vittaz e Francesco Mauris, titolari dell’azienda, porteranno, in vetrina accanto all’ultimo nato, anche gli altri loro aceti ormai collaudati, di Lamponi, di More, di Mirtilli, di Ribes Nero. Prodotti con maestria e pazienza, “puntigliosi fino alla perfezione”, come ha scritto il critico enogastronomico Paolo Massobrio. E con gli aceti, le confetture e i succhi. Quasi tutti prodotti con materie prime della Valle d’Aosta, alcuni davvero a Km. zero. I piccoli frutti in particolare sono coltivati in località Boesse nel comune di Châtillon a 1.300 metri d'altezza , raccolti a mano a perfetta maturazione e lavorati freschissimi in
una baita ristrutturata a pochissima distanza dai campi.

Nata dalla volontà di coniugare innovazione e tradizione, l’azienda di Chatillon ha trovato negli aceti il suo punto di forza, essendo riuscita a costruire una nuova, particolarissima proposta gastronomica . Nelle convinzioni di molti l’aceto è sempre stato sussidiario all’olio di oliva soprattutto per condire insalate. Con Douce Vallée tutto è ribaltato: il condimento di base diventa l’aceto.

L’ultimo arrivato, l'aceto di pere "Martin Sec" può essere utilizzato sì in insalata (provare con l’indivia , preferibilmente con olio di noci) , ma anche per arricchire altre verdure crude o cotte come il cavolo verza, numerosi piatti anche tipici, per accompagnare la carne, pure di selvaggina. ed è perfetto con i formaggi, meglio se erborinati o stagionati. Con il bleu d’Aoste, sembra una scelta azzeccatissima.  

Festeggiamo Saint-François de Sales

Oggi, alle 11, presso la Cappella del Seminario Maggiore parteciperò come Presidente della sezione valdostana dell'Ucsi della Valle d'Aosta alla messa per Saint-François de Salespatrono del seminario e dei giornalisti, presieduta  dal Vescovo di Aosta, Mons. Franco Lovignana

Come ho già scritto l'anno scorso a me piace pensare che il santo in questione possa essere considerato anche il patrono dei blogger vista l'attenzione da lui dimostrata  verso i moderni mezzi di comunicazione.

Sicuramente la sua attività pastorale oggi non potrebbe fare a meno di blog e social network.

23 gennaio 2013

In Valle d'#Aosta cresce l'interesse per il #Fotovoltaico

 Cresce la sensibilità dei cittadini valdostani per il fotovoltaico. Secondo i dati più aggiornati forniti dal GSE e rielaborati in occasione di Proenergy+ (PadovaFiere, 11-13 aprile), la manifestazione professionale dedicata all’impiego delle energie rinnovabili e alla progettazione per l’efficienza energetica, nella regione sono 1.521 gli impianti in esercizio per un totale di 17.811 kW, segnando così un +32% di potenza installata rispetto al 2011, con un + 43% di impianti, pur rimanendo fanalino di coda dal punto di vista del numero degli impianti. Del resto in Valle, come si sa, è l'idrico a farla da padrone. 

Il fotovoltaico sarà protagonista a Proenergy+ con il Solar Energy Forum (10 e 11 aprile), l’appuntamento internazionale sull’energia solare fotovoltaica e termica dal tema Il futuro dell’energia solare - Oltre le politiche di incentivazione statale tra innovazione tecnologica, nuovi consumi e integrazione progettuale. Il Forum – che vuole essere punto d’incontro tra produttori, esperti internazionali, grandi committenti, decisori pubblici, progettisti, impiantisti e buyer esteri - parte dall’evidenza che la crescita del solare fotovoltaico e termico sia legata sempre più allo sviluppo tecnologico, alle nuove forme di consumo e all’integrazione progettuale e impiantistica: proprio per questo gli operatori devono avere una visione concreta dei prossimi scenari tecnologici e di sviluppo a livello europeo per essere pronti in anticipo rispetto a ciò che potrà accadere in Italia. 

Inoltre, venerdì 11 aprile presso l’Area Incontri, si terrà il convegno Fotovoltaico dopo gli incentivi, organizzato da Impianti Solari, rivista del Gruppo editoriale Tecniche Nuove, che offrirà una panoramica completa sulla situazione italiana dopo il forte ridimensionamento degli incentivi economici.

Classifica delle regioni italiane per numero di impianti installati

NUMERO IMPIANTI
POTENZA (kW)
LOMBARDIA
68.005
1.811.084
VENETO
64.561
1.474.771
EMILIA ROMAGNA
44.654
1.601.504
PIEMONTE
33.878
1.364.896
PUGLIA
33.368
2.436.654
SICILIA
31.678
1.110.146
LAZIO
26.544
1.056.425
TRENTINO ALTO ADIGE
24.619
637.993
FRIULI VENEZIA GIULIA
22.327
401.743
SARDEGNA
22.164
552.016
TOSCANA
18.297
369.350
MARCHE
17.076
976.957
CAMPANIA
16.255
536.495
CALABRIA
14.277
377.584
ABRUZZO
11.854
602.542
UMBRIA
11.370
412.783
BASILICATA
5.542
329.267
LIGURIA
4.339
73.378
MOLISE
2.561
157.459
VALLE D'AOSTA
1.521
17.811
Totale
474.890
16.300.858
 

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