30 gennaio 2015

Mathieu Champretavy (#Tascapan): #e-commerce a misura di piccolo produttore

Propongo l'intervista a Mathieu Champretavy, ideatore di Tascapan una piattaforma di  e-commerce specializzata in prodotti valdostani. L'intervista è stata trasmessa da Radio Proposta in Blu e pubblicata sul Corriere della Valle d'Aosta

Come è nata l'idea?
Stavo cercando di cambiare lavoro lo scorso dicembre e poi confrontandomi con alcuni produttori è nata l'idea di realizzare questa piattaforma. In pratica è nato tutto a partire da un'esigenza dei produttori di andare sul canale di vendita web, di avere un terzo responsabile di tutto quello che è la commercializzazione on line. Quindi prendere un pezzo della vendita e separarla. In generale si tratta di piccoli produttori, aziende familiari, tutto quello che è il prodotto di nicchia valdostano.

Bello ed evocativo il nome scelto...
Io sono partito da buon ingegnere con una bella tabella dove erano indicati tutti i nomi che mi piacevano. Ho cominciato a votarli, a sentire in giro qual era ritenuto il migliore e poi come succede sempre parlandone con mia mamma è uscito il nome Tascapan e io ho pensato subito che era quello giusto. Che non è nient'altro che il sacco che usavano i valdostani per andare in montagna.

Insomma un nome che rimane bene in memoria e si trova facilmente su Google...
Esatto

Come reagiscono i produttori quando li contatti per proporre la piattaforma?
Sta succedendo un fenomeno molto curioso. L'idea è nata già con dei produttori e quindi li ho contattati io. Adesso invece ricevo delle richieste sono gli stessi produttori che mi contattano attraverso il sito e mi chiedono di poter entrare a far parte di Tascapan. Allora io vado, li conosco e così cerchiamo di capire se è fattibile oppure no. Anche perché il produttore deve comunque avere dei requisiti intrinseci a Tascapan. Un'identità che va rispettata.

Che tipologie di prodotti proponi e quante etichette sono attualmente coinvolte?
Ci sono 15 produttori e spero entro fine mese che diventino 18. Con una gamma di circa 140 prodotti.

Un buon numero...
Sì ma deve almeno decuplicarsi. Però l'idea è di farlo piano, prendendo tempo e con un'attenta selezione. E si trova di tutto. Dal vino alla fontina, ai salumi, all'artigianato in legno. Anche di abbigliamento realizzati da Les Tisserands di Valgrisenche. Insomma c'è un po' di tutto. Andare pure a visitarlo. Sono tutti prodotti che hanno un loro spazio nella tradizione valdostana.

Tu ti occupate di tutto ciò che riguarda la commercializzazione. Sei un vero partner per l'azienda?
L'idea è proprio questa. Voglio andare oltre il rivenditore pure, ma lavorare, collaborare con il rivenditore stesso. Sia per quanto riguarda la vendita sia per quanto riguarda la promozione. Anche i rivenditori stessi mi vedono come un aiuto, un servizio che possono dare ad un loro cliente. Quando qualcuno acquista un loro prodotto alla fine della vendita molti iniziano a segnalare che il prodotto si può trovare anche online su tascapan.com.

Quali sono gli obiettivi che ti proponi con Tascapan?
Io ho aperto a fine settembre 2014. L'obiettivo è dunque continuare su questa linea e ampliare la gamma di produttori, di prodotti.

Per ora copri il territorio nazionale. Pensi ad un'espansione all'estero?
Ho deciso all'inizio di fare un periodo di rodaggio di sei mesi per il mercato italiano in modo da prendere la mano su tutto quello che è gestione magazzino, pacchi, fornitori, cioè sulla gestione della macchina dal punto di vista operativo. Ora spero tra fine maggio e inizio giugno di avere anche il multilingua e ampliare il raggio di azione all'Europa, anche se in generale l'interesse maggiore sarà per Francia e Svizzera.

Quindi francese e inglese?
Sicuramente. Per le altre si vedrà. Il problema è saper affrontare una discussione in una lingua straniera. Per francese e inglese non ho problemi. Se già andiamo su tedesco, spagnolo e svedese mi trovo un po' più in difficoltà.

Qualche aneddoto?
Tantissimi. Però ciò che da giovane mi ha colpito di più e che molto di quello che sta scaturendo da Tascapan uno può programmarlo finché vuole ma alla fine hanno un'evoluzione tutta loro. Il caso entra in una programmazione aziendale. Fa strano anche se fino ad ora si è trattato sempre di eventi positivi.

Una novità aziendale?
Il pensare alle spedizioni anche per i valdostani. Subito quando sono partito era di andare fuori subito. Invece ho constatato che c'è molto interesse anche da parte del valdostano che riconosce il prodotto e lo vuole acquistare. Per questo siamo riusciti a mettere le spese di spedizione a livello regionale a 3 euro indipendentemente dal peso.

Ci sono anche richieste di più prodotti insieme. La classica cesta...
Certamente. Questa è la potenzialità di Tascapan riuscire a mettere insieme tanti prodotti di nicchia. Adesso come adesso i pacchi che mando in giro sono tutti composti da due o tre produttori. Quello con il singolo produttore è una rarità. Andando sul sito c'è chi acquista una bottiglia di vino e un pezzo di fontina dunque i produttori sono subito due. I marchi si rafforzano a vicenda.

Un sogno imprenditoriale da realizzare?
Vorrei riuscire a creare qualcosa di utile per me ma non soltanto, anche per i produttori valdostani e per tutta la Valle d'Aosta. Tascapan è promozione del territorio, dei prodotti, dei produttori.

E' stata anche una scelta di vita la tua. Hai voluto tornare in Valle anche se un lavoro a Milano ce l'avevi...
E' vero. Voglio fare qualcosa in Valle e per la Valle.

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