29 giugno 2016

Maxiappalto: botta e risposta tra #Cna Valle d'#Aosta e Comune di #Aosta



Botta e risposta tra CNA e Comune di Aosta sul maxiappalto

La nota di CNA

Le micro e le piccole imprese rappresentano il tessuto economico e produttivo più vivace della nostra Regione: l’articolo 51 del nuovo Codice degli appalti, entrato in vigore il 19 aprile 2016, intende tutelare la concorrenza e valorizzare queste realtà produttive e imprenditoriali tramite l’obbligo di suddivisione dell’appalto in lotti.

Le linee guida per la nuova gara per i servizi scolastici del Comune di Aosta, presentate ieri mattina in III Commissione consiliare dall'assessore comunale all'Istruzione Andrea Edoardo Paron, vanno nella direzione opposta rispetto a queste indicazioni.
L’appalto, infatti, non riguarda solamente la refezione: nei prossimi 3 anni, per 1 milione 500 mila euro l’anno, il vincitore della gara dovrà occuparsi anche della manutenzione ordinaria delle aree esterne, delle aree verdi, senza dimenticare lo sgombero neve e lo spargimento del sale. Inoltre, a questi, si aggiungono i servizi extrascolastici, con la gestione delle due ludoteche comunali e dei centri estivi, il coordinamento del personale ausiliario, i servizi di trasporto tra Arpuilles, Excenex e Gignod e l’assistenza al pedibus in città.

CNA Valle d’Aosta sottolinea che concentrando la domanda e aumentando la taglia dell’appalto, non si determinano automaticamente risparmi: al contrario, come dimostrato da diverse esperienze, spesso l’unico risultato è rappresentato dalla vittoria di figure di impresa attrezzate più per fare eseguire, che per eseguire direttamente i lavori, oppure di imprese lontane dal territorio, talvolta autentiche scatole vuote.

CNA Valle d’Aosta esprime la propria preoccupazione per la linea adottata e invita l’Amministrazione comunale a favorire il principio della pertinenza e della specializzazione delle imprese e a valorizzare le realtà valdostane che offrono professionalità, qualità dei servizi, competenze e specificità e che pagano i tributi alle casse regionali.


CNA Valle d’Aosta si chiede inoltre con quale criterio i pluripremiati dirigenti comunali abbiano valutato la pertinenza del servizio di refezione con tutte le altre prestazioni inserite nel bando e quali saranno le ricadute economiche sulle famiglie che usufruiranno della mensa. 

La risposta del Comune

L’obiettivo dell’Amministrazione comunale è quello di fornire una serie di servizi alle scuole e alle famiglie della città in modo funzionale, integrato e coordinato, privilegiando, in sede di gara, valutazioni di competenza, esperienza, professionalità e progettualità, anziché basarsi esclusivamente sul ribasso economico, cosa che avverrebbe proprio se dividessimo i servizi tra di loro, in lotti che necessariamente, trattandosi di servizi standardizzati, sarebbero oggetto soltanto di massimo ribasso.

La logica è quella di guardare al mondo scolastico aostano nella sua complessità, con le sue molteplici esigenze e sfaccettature, dalla cura degli ambienti al doposcuola, dal pasto alla fruizione delle aree esterne, al fine di fornire risposte sempre più puntuali alla scuola pubblica, che riveste una centralità fondamentale nel programma di Governo.
L’esperienza di questi anni ci suggerisce di proseguire sulla strada dei servizi integrati, già intrapresa nel 2012, in quanto decisamente più funzionale per dare risposte rapide alle richieste di scuole e famiglie, rispetto alle situazioni del passato, disfunzionali e dispendiose in termini di gestione contrattuale, con servizi gestiti per lo più da imprese di fuori Valle e non coordinati tra loro, pur rivolgendosi alla medesima utenza.

Una suddivisione in lotti, nel caso specifico e in un’ottica di servizi integrati, non garantirebbe una visione complessiva del mondo scolastico, né gli stessi lotti potrebbero essere indipendenti tra loro in progettualità, garantendo al contempo l’economicità e la funzionalità complessiva dell’appalto.

E’ proprio invece nell’ottica di valorizzare le esperienze, la specificità e la conoscenza del territorio e delle sue esigenze, nonché offrire nuove opportunità di lavoro, che sono state elaborate le linee guida insieme alla 3° Commissione consiliare, cui seguiranno tutti gli atti di gara in collaborazione con la CUC, che terranno evidentemente conto di tutte le normative in vigore.

Opinione personale
Le dimensioni dell'appalto mi appaiono davvero enormi. L'unica possibilità è che le imprese valdostane si consorzino. Comunque in base a come andrà l'appalto si capirà chi aveva ragione. 

1 commenti:

ImpresaVda on 29 giugno 2016 alle ore 18:11 ha detto...

Sul tema bandi CNA Valle d'Aosta si era già espressa l'11 maggio 2016. Qui di seguito la nota.

In relazione alla vicenda del servizio gestione degli impianti pubblicitari in affissione diretta nel comune di Aosta, che in questi ultimi giorni è stata al centro delle cronache, CNA – Valle d’Aosta intende sottolineare la necessità che la Pubblica Amministrazione proponga dei bandi che creino economia e che permettano a coloro che si accollano i servizi di poter continuare ad onorare il contratto secondo i principi di efficacia ed efficienza.
L’azienda che presta un servizio per la Pubblica Amministrazione deve quindi poter essere in grado di continuare a perseguire le proprie finalità istituzionali, perdurando nel tempo, e di impiegare razionalmente le risorse, trovando il giusto rapporto tra risorse consumate e risultati ottenuti.

Se da un lato, secondo il principio costituzionale di buon andamento dell'azione amministrativa (previsto dall’art. 97 della Costituzione), la Pubblica Amministrazione è tenuta a rispettare il criterio di economicità che impone la realizzazione del massimo risultato in relazione ai mezzi a sua disposizione, dall’altro questo non può mettere in difficoltà l’iniziativa delle imprese che devono essere poste nelle condizioni di fornire un servizio continuando a essere efficienti sul piano economico e di competere sul mercato.

Nella fattispecie, la mancata partecipazione al bando da parte delle aziende del settore era stato, a suo tempo, un chiaro segnale del fatto che le condizioni proposte non fossero sostenibili senza modificare le due clausole vessatorie presenti, ovvero il minimo garantito fisso e il pagamento dei tributi sulla pubblicità tramite il sistema vuoto per pieno.

Inoltre, alla luce dei recenti sviluppi della vicenda, CNA – Valle d’Aosta ritiene poco conveniente la richiesta di smantellare le strutture per le affissioni che, se messe a reddito, potrebbero portare nuove entrate da destinare a servizi per l’intera collettività.

 

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