21 aprile 2017

#Coldiretti: settore lattiero-caseario valorizzato dall'etichettatura d'origine obbligatori


Al via ufficiale, dal 19 aprile 2017, l’obbligo di indicare in etichetta l’origine del latte a lunga conservazione e dei suoi derivati che rende operativo il decreto “Indicazione dell'origine in etichetta della materia prima per il latte e i prodotti lattieri caseari, in attuazione del regolamento (UE) n. 1169/2011”, firmato dai ministri delle Politiche Agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.15 del 19 gennaio 2017.
Il provvedimento per il latte Uht è stato accolto positivamente dal 76% degli italiani e per yogurt e formaggi dal 91%, secondo quanto è emerso dalla consultazione on online del Ministero delle Politiche Agricole.
Due confezioni di latte a lunga conservazione su tre sono già in regola con la nuova etichetta di origine che consente di smascherare il latte straniero spacciato per italiano. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti che ha raccolto i campioni di latte in vendita nei principali supermercati e nei negozi italiani.

La Coldiretti Valle d'Aosta plaude all'importante conquista - frutto delle tante battaglie della propria Organizzazione a livello nazionale ed internazionale - sulla strada della trasparenza dell’informazione ai consumatori e della valorizzazione dei prodotti Made in Italy.
Un risultato che andrà a giovamento anche del settore lattiero-caseario valdostano - al di là della tracciabilità già garantita nella produzione della Fontina - permettendo alle aziende agricole locali di vedere riconosciuto in etichetta il loro lavoro: d’ora in poi, infatti, andrà specificato il paese di mungitura, quello di confezionamento e di trasformazione”.

Il provvedimento riguarda l'indicazione di origine del latte o del latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari e prevede l'utilizzo in etichetta delle seguenti diciture:
a) “Paese di mungitura”: nome del Paese nel quale è stato munto il latte;
b) “Paese di condizionamento o di trasformazione”: nome del Paese nel quale il latte è stato condizionato o trasformato.
Qualora il latte o il latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari sia stato munto, condizionato o trasformato, nello stesso Paese, l'indicazione di origine può essere assolta con l'utilizzo della seguente dicitura: “origine del latte”: nome del Paese. Se invece le operazioni indicate avvengono nel territorio di più Paesi membri dell'Unione europea, per indicare il luogo in cui ciascuna singola operazione è stata effettuata, possono essere utilizzate le seguenti diciture: “latte di Paesi UE” per l'operazione di mungitura, “latte condizionato o trasformato in Paesi UE” per l'operazione di condizionamento o di trasformazione. Infine qualora le operazioni avvengano nel territorio di più Paesi situati al di fuori dell'Unione europea, per indicare il luogo in cui ciascuna singola operazione è stata effettuata, possono essere utilizzate le seguenti diciture: «latte di Paesi non UE» per l'operazione di mungitura, «latte condizionato o trasformato in Paesi non UE» per l'operazione di condizionamento o di trasformazione. Per le violazioni si applicano le sanzioni di cui all'art. 4, comma 10, della legge 3/2/2011, n. 4.


L’ETICHETTA DI ORIGINE SULLA SPESA DEGLI ITALIANI
Cibi con l'indicazione origine
E quelli senza
Carne di pollo e derivati
Salumi
Carne bovina
Carne di coniglio
Frutta e verdura fresche
Carne trasformata
Uova
Frutta e verdura trasformata
Miele
Derivati del pomodoro diversi da passata
Passata di pomodoro
Sughi pronti
Pesce
Pane
Extravergine di oliva
Latte/Formaggi
Pasta in itinere

Riso in itinere




Fonte: Elaborazioni Coldiretti

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