22 aprile 2017

I vertici di #Adava hanno incontrato i colleghi francesi e svizzeri: #Airbnb, Progetti Interreg e Tunnel del Piccolo San Bernardo al centro della discussione del Meeting Hôtellerie de Montagne


È stata la Val d’Isère a ospitare, martedì 18 aprile, il tradizionale incontro transfrontaliero tra le associazioni di albergatori di Savoia e Alta-Savoia, Svizzera Romanda e Valle d’Aosta: la fine della stagione ha rappresentato l’occasione per tracciare un primo bilancio dell’inverno appena concluso e per approfondire diverse problematiche comuni agli operatori delle Regioni confinanti.
Airbnb e la tassa di soggiorno hanno ancora una volta aperto i lavori. In Francia, qualcosa si sta muovendo: visto l’esito positivo dell’esperimento di Chamonix, infatti, a partire da questa primavera, i colleghi francesi hanno ottenuto l’estensione della raccolta della tassa di soggiorno da parte di Airbnb in altre 14 destinazioni turistiche tra le più gettonate, alle quali se ne aggiungeranno presto altre 31.
Per quanto riguarda gli affitti turistici, il presidente Adava Filippo Gérard ha poi illustrato la proposta contenuta nel Def (Documento di economia e finanza) relativa all’introduzione della cedolare secca con ritenuta di acconto al 21%: “Si tratta di un primo passo importante, al quale speriamo ne seguano altri: la cedolare secca rappresenta una risposta adeguata dal punto di vista fiscale, ma rimangono irrisolte altre problematiche, quali l’imposta di soggiorno o la possibilità di fornire asciugamani e lenzuola”.
A questo proposito, da tempo l’ADAVA sta cercando di portare avanti nei confronti delle Istituzioni e della comunità un’azione di sensibilizzazione su tali tematiche.
«Come categoria – ha ricordato Gérard – riteniamo che gli appartamenti affittati ad uso turistico possano rappresentare una risorsa importante per una destinazione turistica a patto che vengano garantite regole certe nell’interesse sia della nostra categoria che degli stessi proprietari degli immobili. Su questo aspetto stiamo lavorando in maniera propositiva insieme al nostro Assessore regionale al Turismo».

I rappresentanti francesi e svizzeri hanno evidenziato che negli ultimi tempi sempre più albergatori stanno utilizzando il sito Airbnb per vendere le camere delle loro strutture, facendo pagare al cliente la maggior parte della commissione, come accade con Booking.com.
«Il massiccio che ci divide geograficamente, in realtà ci unisce in quanto ci troviamo ad affrontare gli stessi problemi e le medesime difficoltà che si incontrano gestendo delle attività ricettive in montagna – ha spiegato Roger Machet, presidente dell’Umich Savoia e Alta-Savoia – per questo motivo è importante confrontarsi: insieme possiamo salvare il turismo nelle quattro stagioni, cercando delle soluzioni e avanzando delle proposte di collaborazioni, come ad esempio la creazione di circuiti turistici transfrontalieri. Il turismo è l’unico veicolo grazie al quale le nostre valli possono continuare a essere abitate e frequentate».

E, a proposito di circuiti, la delegazione francese ha presentato la “Route des vignobles alpins”, progetto in corso di definizione che fa parte del programma Interreg Alcotra 2014-2020: «Si tratta di una proposta per valorizzare nuovi itinerari turistici sui versanti delle Alpi occidentali, piemontese, valdostano e savoiardo – ha precisato il vicepresidente dell’Umich Pierre Demarchi, ricordando che il turismo estivo in Francia subisce una flessione annua pari al due percento – mettendo in evidenza le particolarità enologiche, gastronomiche, geografiche, storiche e culturali dei tre territori. Il capofila del progetto è la Città metropolitana di Torino, supportata dai Comuni di Carema e di Pomaretto, dalla Regione Valle d’Aosta e dall’Institut agricole régional e il Cervim e, dal lato francese, dal Conseil de Savoie-Mont-Blanc e dalle Commmunautés de Communes Cœur-de-Savoie et du Bourget e Savoie-Mont-Blanc tourisme».

Sulla proposta dei circuiti è intervenuto anche il presidente dell’Hôtellerie Suisse Romande Philippe Thuner, che ha sottoposto ai presenti un progetto di collaborazione a una ricerca universitaria sul turismo itinerante.
La riunione si è poi concentrata sul tema dei collegamenti: «Le statistiche ci dicono che la media dei soggiorni è sempre più breve – ha sottolineato Roger Machet – e, facendo vacanze corte, i turisti non sono disposti ad affrontare viaggi lunghi: bisogna quindi trovare delle soluzioni che permettano tragitti più brevi. Per quanto ci riguarda, una di queste potrebbe essere un tunnel che collega La Thuile con la Savoia. Per discutere del problema dei trasporti e dei collegamenti, sarebbe interessante riuscire a organizzare un incontro al quale invitare anche gli eletti nei Parlamenti delle tre Regioni, in modo da riuscire a creare un fronte comune anche a livello istituzionale».
La riunione è poi proseguita nel cuore del comprensorio sciistico della Val d’Isère, che ha purtroppo riservato un brutto incidente per Roger Machet, scivolato su una lastra di ghiaccio: il presidente e il direttore dell’Adava, a nome di tutti gli associati, fanno i migliori auguri di pronta guarigione al presidente dell’Umich.
I rappresentanti delle associazioni di albergatori di Savoia e Alta-Savoia, Svizzera Romanda e Valle d’Aosta si sono dati appuntamento per il prossimo mese di ottobre alla Scuola alberghiera di Losanna. 

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