6 aprile 2017

Tiziana Monaco (#Fornettosiciliano): «In Valle d'#Aosta abbiamo ritrovato la voglia di fare impresa»


Questa settimana proponiamo l'intervista a Tiziana Monaco, la cui famiglia è titolare del Fornetto siciliano di via Sant’Anselmo.

Un po’ di storia della vostra attività...
E’ nata dodici anni fa. Venimmo in vacanza in Valle d’Aosta e il posto ci piacque molto. E così ci siamo ripromessi di aprire prima o poi un’attività in Valle d’Aosta. Due anni fa’ è nata questa avventura e da Catania siamo venuti in Valle aprendo prima il Fornetto siciliano su Roma e via Innocenzo Papa. La risposta della clientela è stata positiva e così abbiamo aperto anche il Bar Bellini in via Sant’Anselmo e anche lì con buoni risultati. Ci siamo resi conto che la Valle d’Aosta è ancora una realtà dove, se si ha voglia di fare si possono avere delle risposte positive. Io invece vengo da una zona dove anche se hai tanta voglia di fare non sempre riesci.

Quindi non è la vostra prima esperienza imprenditoriale?
Noi eravamo panificatori da tre generazioni. Ma ad un certo punto abbiamo deciso di fare qualcosa di nuovo in modo che almeno ci fosse la mattina la soddisfazione di andare a lavorare. E qui l’abbiamo trovata.

Quindi il nome Fornetto siciliano nasce da questa precedente esperienza?
Certamente.

La vostra clientela è composta più da turisti o da locali?
Locali tantissimi. La prima risposta l’abbiamo avuta proprio da questo tipo di clientela. Prima si sono avvicinati con curiosità e poi abbiamo instaurato un buon rapporto con la clientela. E oggi anche il turista. Lavoriamo bene con entrambi proponendo tutti i nostri prodotti tipici della cucina siciliana, a partire dagli arancini. La nostra offerta è chiaramente la prima cosa che il cliente coglie ed è per questo che ritorna in quanto si stanno un po’ perdendo questi sapori tipici della gastronomia italiana offerti in maniera artigianale.

Un suggerimento che dareste all’amministrazione comunale per aiutare l’attività del commercio locale, in particolare dei piccoli esercizi?
E’ da troppo poco tempo che siamo in Valle per esprimere giudizi. Anche se, secondo me, soprattutto per quanto riguarda via Sant’Anselmo, la presenza significativa di turisti fa pensare che alle spalle ci sia un buon lavoro per farli venire in Valle.

Quali sono le maggiori difficoltà che incontra un esercizio commerciale come il vostro?
La burocrazia. Che sia sia ad Aosta o a Catania cambia poco. Non si sa mai da dove cominciare a sbrigare i documenti. Dal punto di vista nostro abbiamo avuto difficoltà a comprendere la normativa sanitaria, a capire che cosa si poteva fare e cosa no. Servirebbe più chiarezza. Diciamo che trattandosi di una realtà piccola si è un po’ aiutati. Se però si proiettano questi problemi in una grande città si rischia di essere schiacciati. Io conosco imprese che hanno rinunciato a portare avanti la loro attività per colpa della burocrazia. Anche io quando ho aperto ci sono stati dei mesi in cui uscivano soltanto soldi. E’ chiaro che puoi spaventarti. Però abbiamo tenuto duro e siamo stati premiati.

Il problema sono le tante leggi…
Esattamente. Il tempo per mettersi in regola si sottrae a quello del lavoro. Non è stato semplice.

Progetti per il 2017 e per il 2018?
Il lavoro fino ad ora ha già preso molte delle nostre energie sia fisiche che economiche. In un prossimo futuro mi piacerebbe un ristorante-pizzeria siciliano. Per ora si tratta soltanto di un’idea.

Un sogno imprenditoriale da realizzare?
Se devo sognare in grande direi un franchising del Fornetto siciliano legato ai prodotti tipici siciliani. In fondo i sogni non costano nulla. 

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