18 ottobre 2017

#MaisonBertolin: Pane, Lardo & una grande famiglia

La salatura del lardo
Cresce l’interesse sui mercati esteri per i prodotti alimentari valdostani a tal punto che il senatore valdostano Albert Lanièce nei giorni scorsi ha dovuto presentare un’interrogazione per chiedere al governo italiano di intervenire per bloccare la commercializzazione in supermercati esteri (sono stati segnalati casi in Danimarca e Stati Uniti) di fontine che del formaggio made in Vallée hanno soltanto il nome. Tra il 2015 e il 2016 l’export dei prodotti alimentari è cresciuto di oltre il 50% (da 8,8 milioni a 13,4), e il trend è proseguito nel primo trimestre 2017 (dai 3,1 milioni del 2016 ai 3,4 di quest’anno). Ma si tratta di numeri che non dicono tutto e non tengono conto, ad esempio, di tutti quei prodotti che abbandonano il territorio valdostano nelle valige dei tanti turisti stranieri in costante crescita. L’ultimo mese di luglio per presenze straniere (e anche italiane) è stato il migliore degli ultimi dieci anni. Il Presidente degli albergatori valdostani Filippo Gerard, sa bene quanto prodotti tipici e ristorazione di qualità siano due pilastri fondamentali di una buona offerta turistica. 

Il ruolo di Maison Bertolin
E anche il salumificio Maison Bertolin di Arnad (che nei giorni scorsi ha festeggiato i suoi primi 60 anni con la presentazione del libro Pane&Lardo di Giacomo Sado, edito da Musumeci), azienda per la produzione del Lardo di Arnad Dop svolge quotidianamente la sua parte. Il 15% dei suoi 6 milioni di fatturato arrivano direttamente dal punto vendita, denominato «Scrigno dei Sapori», che negli ultimi anni è stato ampliato su due livelli, dando così la possibilità di fare degustazioni personalizzate e aumentando l’offerta dei prodotti, promuovendo tutti i giorni a 360° tutta l’enogastronomia della Valle d’Aosta. 

«Tra i prodotti il lardo – spiega Guido Bertolin che con la mamma Marilena Péaquin e il fratello Alexandre ha preso le redini dell’azienda dalla scomparsa del papà Rinaldo, personaggio centrale per l’azienda e capace di straordinarie intuizioni imprenditoriali - la fa sicuramente da padrone coprendo il 32% circa del fatturato totale, a seguire le mocette e le varie tipologie di salami. Ogni anno si produce oltre mezzo milione di chili di Salumi delle varie tipologie». La Grande Distribuzione Organizzata (GDO) copre il 43,6% del fatturato annuo totale, mentre i negozi e i ristoranti della Valle formano più del 36% del fatturato. La Valle d’Aosta si conferma il primo mercato assorbendo il 62% delle vendite mentre il mercato estero si mantiene su valori inferiori al 3% ed è composto principalmente da Paesi dell’UE tra cui spicca la Francia. L’azienda conta al suo interno 35 collaboratori, tutti Valdostani e alcuni di essi fanno parte della grande famiglia Bertolin da più di 25 anni. 

Un po' di storia
Anni '60: Guido Bertolin
La storia del Salumificio Maison Bertolin comincia nel 1957 come piccola macelleria a gestione familiare nel centro del paese di Arnad. Guido Bertolin e Francesca Joly cominciano la loro avventura da imprenditori in un momento delicato come quello del dopoguerra Italiano, in un Paese povero, legato principalmente alla sua tradizione agraria a cui si affiancano le prime fabbriche. La macelleria cresce sempre più e il piccolo “Gabiot” in loc. Clos de Barme non basta più, obbligando i
due giovani imprenditori a trasferirsi nella nuova casa ad Extraz assieme ai due figli Rinaldo e Lorenzo. Con la morte di Guido, Rinaldo a soli 14 anni, si carica sulle spalle la responsabilità della macelleria sviluppandola sempre di più grazie soprattutto all’aiuto sporadico di qualche Arnayot amico di famiglia. Nel 1977 sposerà poi Marilena, che non sarà solamente una compagna nella vita, ma anche nel lavoro. 
Anni '80: Rinaldo Bertolin



Negli anni ’80 la macelleria diventa principalmente laboratorio di produzione di salumi della “Tradition Valdôtaine” e avrà un ruolo fondamentale negli anni a venire per la comunità di Arnad, soprattutto con la figura di Rinaldo che guiderà la conquista alla tanto agognata DOP (Denominazione di Origine Protetta) per il Lardo di Arnad. 



Anni '90: La famiglia Bertolin
All’inizio degli anni ’90 il primo figlio Guido (a cui fu dato lo stesso nome del nonno) entra anima e corpo in azienda e nel frattempo nasce anche Alexandre, il secondogenito di Rinaldo e Marilena. 

Nel 2000 il grande passo, la realizzazione di un sogno, con la costruzione del nuovo stabilimento in loc. Champagnolaz. 2500MQ di locali adibiti alle diverse lavorazioni, asciugature e stagionature per i prodotti, uffici amministrativi con punto vendita annesso, studiato per dare la possibilità agli ospiti di visitare l’azienda. 

Nel 2006 la vita si prende Rinaldo a soli 49 anni ma da buoni Arnayot i Bertolin non si danno per vinti continuando a migliorarsi qualitativamente e aumentando il valore del brand, sempre con l’obiettivo che da sempre li contraddistingue, promuovere non solo se stessi ma la Valle d’Aosta nel mondo. Gli ultimi anni sono un susseguirsi di cantieri in azienda, prima con l’allargamento del punto vendita e di parte dei locali di produzione e in seguito con alcuni progetti relativi a nuovi prodotti, primo fra tutti il FranBon, prosciutto crudo al Genepy.

Sinergie e Recupero del Territorio

La Maison Bertolin da sempre collabora con aziende agricole del territorio dove acquista regolarmente patate e barbabietole per la produzione dei Boudin, piante ed erbe aromatiche utilizzate per la salature del lardo, le noci per la produzione dell’olio e piante di genepy per aromatizzare il
FranBon. Tutto questo ha permesso ai giovani agricoltori Valdostani di aprire nuove aziende agricole e di recuperare appezzamenti di terreno precedentemente abbandonati. Inoltre, da circa un anno Bertolin ha intrapreso una collaborazione con un’azienda locale che alleva suini allo stato semibrado nelle “traverse”, le montagne di Arnad, i numeri piccoli consentono solo una produzione di nicchia, ma l’obbiettivo è quello di sensibilizzare altre aziende a intraprendere questo tipo di allevamento, in modo da riuscire un domani ad avere una linea di prodotti con filiera totalmente Valdostana da proporre con continuità. Per il momento questa sinergia ha permesso di recuperare terreni boschivi altrimenti abbandonati rendendo continuamente viva la montagna.

Alpi e Sapori, Valle d’Aosta da Gustare
Il FranBon

Da sempre Maison Bertolin ha creduto nella collaborazione con altri produttori del territorio, lo dimostra il progetto “Sapori della Valle d’Aosta”, iniziato nel 2003 con la Cooperativa Fontina, forse i tempi non erano ancora maturi e il consorzio chiuse qualche anno dopo, nonostante ciò ancora
oggi le due aziende partecipano insieme a fiere in Italia di rilievo Internazionale come Cibus di Parma e TuttoFood a Milano. La difficoltà di affrontare mercati esteri e la volontà di fare rete con il territorio ha portato Maison Bertolin a intraprendere un nuovo progetto, costituendo il 23 marzo 2017 un Contratto di Rete d’Imprese Valdostane con altre 5 aziende. La rete si chiama Valle d’Aosta da Gustare sotto il logo ALPI&SAPORI. L'obiettivo della rete è quello di accrescere la competitività delle singole imprese e la capacità di penetrazione delle stesse sul mercato internazionale, con iniziative promozionali condivise e programmate, realizzando progetti e obiettivi comuni per promuovere al meglio territorio, aziende e prodotti.

Lo Sviluppo Aziendale, certificazioni e Novità 2018
In questi anni Maison Bertolin ha continuamente migliorato i processi produttivi e la qualità dei prodotti ottenendo nuove certificazioni e confermando quelle già ottenute nel passato come ISO 9001:2015, ISO 22000:2005 e IFS Food. Queste a maggior garanzia per i prodotti Bertolin tra cui spicca il Valle d’Aosta Lard d’Arnad a Denominazione di Origine Protetta, già certificato in tutte le sue fasi di lavorazione da INEQ (Istituto Nord-Est Qualità) e dal MIPAF (Ministero Interno delle Politiche Agricole e Forestali). La linea “Cuisine de la Maison” verrà momentaneamente sospesa per dedicare maggiori energie a nuovi progetti. Essendo un’azienda dinamica e attenta alle esigenze del mercato il 2018 vedrà la produzione di una nuova linea di salumi Biologici certificati prodotti con
soli bovini Valdostani e Suini certificati Bio. Da pochissimo, inoltre, è stata ultimata una nuova linea di confezionamento innovativa che permetterà di presentare i prodotti Bertolin con un packaging all’avanguardia, più sicuro e più funzionale; il tutto finalizzato al connubio tra alti standard produttivi e alla valutazione dei rischi per la salute e la tutela dei collaboratori. 

Una grande Famiglia
«Il traguardo dei 60 anni per un’azienda - scrivono i Bertolin - non è cosa da tutti i giorni soprattutto nel periodo storico attuale, dove l’imprenditore non può puntare solo a “tirare avanti” ma ha su di se la responsabilità delle famiglie dei suoi collaboratori che aspettano il tanto agognato stipendio alla fine del mese per avere qualche sicurezza in più. Nonostante le mille problematiche che questo lavoro e questo settore comportano, la Maison Bertolin è riuscita con investimenti e sacrifici a crescere e migliorarsi anno dopo anno. L’obiettivo è sempre stato, e sarà sempre, quello di promuovere la Valle d’Aosta nel Mondo con tutte le sue particolarità e specialità enogastronomiche, turistiche, naturalistiche e culturali. Gli Imprenditori di oggi devono essere ancor più forti e motivati di una volta, sempre pronti a migliorarsi a investire su se stessi e sulla propria azienda. Questo grande risultato, però, non può essere ottenuto da soli ma solamente con l’aiuto di tutti i collaboratori che in questi anni hanno fatto parte di questa grande famiglia e a cui la Maison Bertolin vuole porgere un sentito ringraziamento».

Un ultimo pensiero
La presentazione del libro per i 60 anni
«Possiamo ottenere produzioni di altissimo livello solo nelle se nelle nostre aziende si lavora sempre tutti in squadra, con grande flessibilità e con grandissima responsabilità. Se l’imprenditore può contare su un team capace, esperto, affiatato, che lavora per fare ottimi prodotti. Solo a queste condizioni e sempre passo dopo passo noi possiamo crescere. Che è la condizione essenziale per continuare». Su quest’ultima frase di Guido Bertolin si chiude «Pane&Lardo», un vero e proprio romanzo nel quale il giornalista Giacomo Sado, amico di famiglia, racconta 60 anni di storia e di storie legate al salumificio Bertolin. 








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